Andersson Bernt Kennet: differenze tra le versioni

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Attaccante, nato a Eskilstuna (Svezia) il [[6 ottobre]] [[1967]], meglio noto come Kennet Andersson.
Attaccante, nato a Eskilstuna (Svezia) il [[6 ottobre]] [[1967]], meglio noto come Kennet Andersson.


Milita nell'IFK Goteborg, Malines, Norrkoping, Lilla, Caen e [[Bari]]. Viene acquistato dal presidente [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] all'inizio della stagione [[1999/00]] dal Bologna. Disputa solo 2 partite di [[Campionato]] - è dunque [[1999/00|Campione d'Italia 1999/2000]] - prima di rientrare a stagione in corso nella squadra felsinea. E' parte della formazione turca del [[Fenerbahçe]] sino al [[2002]], anno del suo ritiro. Ha preso parte ad 83 gare e segnato 31 reti con la maglia della Svezia, di cui è stato simbolo per un decennio, contribuendo in maniera determinante allo storico terzo posto conquistato dalla selezione scandinava in occasione dei Mondiali di Usa '94.
Milita nell'IFK Goteborg, Malines, Norrkoping, Lilla, Caen e Bari.
Lasciato il calcio giocato, Andersson è stato opinionista per i media del suo Paese, rimanendo a contatto con il mondo del calcio. Entrato nei quadri dirigenziali dell'IFK Goteborg nel 2018, ha ricoperto per un breve periodo anche il ruolo di direttore sportivo.
Viene acquistato dal presidente [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] all'inizio della stagione [[1999/00]] dal Bologna.


Centravanti di sfondamento abilissimo nel gioco aereo ("Il giocatore che mi ha fatto soffrire di più", raccontò anni dopo Fabio Cannavaro; per Carlo Ancelotti, Kennet di testa era letteralmente immarcabile) forte del suoi 193 centimetri Kennet è stato un attaccante generoso, che non si risparmiava mai per mettersi al servizio della squadra; molti giocatori offensivi (fra cui [[Signori Giuseppe|Beppe Signori]] a Bologna) si sono giovati infatti delle doti fisiche e atletiche dello svedese, bravissimo a proteggere il pallone e ad aprire spazi di gioco per gli inserimenti dei suoi compagni. Andersson non è riuscito a lasciare il segno a Roma, anche a causa della folta concorrenza di una squadra composta da tanti grandi campioni.
Gioca solo 2 partite di [[Campionato]] prima di rientrare, a stagione in corso, nella squadra felsinea. Successivamente milita nel Fenerbahçe (Turchia). [[1999/00|Campione d'Italia 1999/2000]].


== Palmares ==
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File:K.Andersson 5.jpg|Protagonista con la Svezia ad Usa '94
Immagine:Andersson1.jpg|Kennet Andersson
File:K.Andersson 2.jpg|Con la maglia del Bologna
Immagine:Andersson2.jpg|Una figurina di Kennet Andersson
Immagine:AnderssonFigurina.jpg|Una figurina di Kennet Andersson
Immagine:Andersson.jpg|thumb|left|200px|In posa nell'anno dello Scudetto
Immagine:Andersson1.jpg|Nel giorno della presentazione
File:K.Andersson 8.jpg|A colloquio col connazionale Sven
Immagine:Andersson2.jpg|Una figurina del calciatore
Immagine:AnderssonFigurina.jpg|Una'altra figurina dello svedese
File:K.Andersson 9.jpg|Ritorna a Bologna dopo tanti anni...
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Versione delle 21:52, 17 set 2022

Kennet Andersson

Attaccante, nato a Eskilstuna (Svezia) il 6 ottobre 1967, meglio noto come Kennet Andersson.

Milita nell'IFK Goteborg, Malines, Norrkoping, Lilla, Caen e Bari. Viene acquistato dal presidente Cragnotti all'inizio della stagione 1999/00 dal Bologna. Disputa solo 2 partite di Campionato - è dunque Campione d'Italia 1999/2000 - prima di rientrare a stagione in corso nella squadra felsinea. E' parte della formazione turca del Fenerbahçe sino al 2002, anno del suo ritiro. Ha preso parte ad 83 gare e segnato 31 reti con la maglia della Svezia, di cui è stato simbolo per un decennio, contribuendo in maniera determinante allo storico terzo posto conquistato dalla selezione scandinava in occasione dei Mondiali di Usa '94. Lasciato il calcio giocato, Andersson è stato opinionista per i media del suo Paese, rimanendo a contatto con il mondo del calcio. Entrato nei quadri dirigenziali dell'IFK Goteborg nel 2018, ha ricoperto per un breve periodo anche il ruolo di direttore sportivo.

Centravanti di sfondamento abilissimo nel gioco aereo ("Il giocatore che mi ha fatto soffrire di più", raccontò anni dopo Fabio Cannavaro; per Carlo Ancelotti, Kennet di testa era letteralmente immarcabile) forte del suoi 193 centimetri Kennet è stato un attaccante generoso, che non si risparmiava mai per mettersi al servizio della squadra; molti giocatori offensivi (fra cui Beppe Signori a Bologna) si sono giovati infatti delle doti fisiche e atletiche dello svedese, bravissimo a proteggere il pallone e ad aprire spazi di gioco per gli inserimenti dei suoi compagni. Andersson non è riuscito a lasciare il segno a Roma, anche a causa della folta concorrenza di una squadra composta da tanti grandi campioni.

Palmares





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