Poborsky Karel: differenze tra le versioni

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File:Poborsky 1.jpg| Con la Repubblica Ceca
File:Poborsky 1.jpg| Con la Repubblica Ceca <br> Foto Getty Images
File:Poborsky 2.jpg| Con il suo proverbiale look al Man United
File:Poborsky 2.jpg| Con il suo proverbiale look al Man United <br> Foto Getty Images
Immagine:Poborsky presentazione.jpg|Nel giorno della presentazione con Mister Zoff
Immagine:Poborsky presentazione.jpg|Nel giorno della presentazione con Mister Zoff
File:Poborsk 6.jpg|In azione allo stadio Olimpico
File:Poborsk 6.jpg|In azione allo stadio Olimpico <br> Foto Getty Images
Immagine:Poborsky.jpg|Stagione 2001/2002
Immagine:Poborsky.jpg|Stagione 2001/2002
Immagine:Poborsky2.jpg|thumb|Durante il pre-campionato
Immagine:Poborsky2.jpg|thumb|Durante il pre-campionato

Versione delle 01:42, 24 ott 2022

Karel Poborsky

Centrocampista, nato a Jindichuv-Hadec (Rep. Ceca) il 30 marzo 1972.

Inizia nella Dynamo Ceske Budejovice per passare poi alla Viktoria Zizkov. Nella stagione 1995/96 passa allo Slavia Praha e la stagione successiva viene acquistato dal Manchester Utd. Rimane in Inghilterra per un campionato e nell'estate 1998 lo ingaggia il Benfica dove resta per tre stagioni. E' proprio dalla squadra portoghese che viene acquistato nel gennaio del 2001 dalla Lazio. Disputa due stagioni in maglia biancoceleste per poi tornare in patria e giocare nello Sparta Praha e poi nella Dynamo Ceske Budejovice. Quest'ultima squadra è quella dove Karel aveva esordito a livello professionistico, nel 1991, e di cui è divenuto anche presidente. Nel 2007 si ritira dall'attività agonistica. Nel 2016 contrae la malattia di Lyme, una grave forma di infezione dovuta al morso di una zecca, dalla quale si rimette, seppur dopo aver passato giorni drammatici, fra cui un breve periodo in coma. Candidatosi alla guida della Ferdercalcio della Repubblica ceca, persa la campagna politica Poborsky decide di entrare nei quadri tecnici federali, in qualità di collaboratore.

Con la Lazio colleziona 46 presenze e 5 reti in Campionato. Ha disputato 118 partite nella Nazionale ceca, segnando 18 volte.

Esterno d'attacco veloce e tecnico, gioca in maniera molto razionale e sa tenere la posizione. Non tralascia, grazie un tiro forte e preciso, di tentare la via della rete. Suoi due dei quattro gol che la Lazio segna all'Inter il 5 maggio 2002 e che privano i nerazzurri di uno scudetto pressoché sicuro. Poborsky, lontano dalla mentalità calcistica italiana in base alla quale, per fare un favore o dare un dispiacere qualcuno, si può pensare di perdere una partita, giocò al massimo contro i nerazzurri indispettendo una larga fetta dei sostenitori laziali, legati a quelli nerazzurri da uno storico gemellaggio.



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