Domenica 3 settembre 1967 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Perugia 0-0 (d.t.s. sorteggio vince Lazio): differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 18: | Riga 18: | ||
Centoventi minuti di gioco non bastano per decidere la squadra che tra Lazio e Perugia debba passare al turno successivo della Coppa Italia che inaugura la stagione ufficiale [[1967/68]]. Alla fine la monetina lanciata da De Robbio premia la Lazio tra il giubilo dei suoi atleti e dei suoi tifosi. Le indicazioni del match con gli umbri non sono però molto confortanti considerando che i biancocelesti partono con i favori del pronostico alla vigilia del campionato cadetto. Se la difesa appare robusta e ben registrata, il centrocampo mostra lacune nella fase d'impostazione con un [[Gioia Bruno|Gioia]] impreciso e spesso fuori posizione. L'attacco desta ancor di più molte preoccupazioni. Out per menisco [[Bagatti Romano|Bagatti]], ci si affida a [[Sassaroli Gianni|Sassaroli]] nella speranza che egli possa dare un contributo significativo in fase realizzativa. Ma la nota più stonata riguarda [[Morrone Giancarlo|Morrone]] a cui [[Gei Renato|Gei]] affida la maglia numero 9. Il "gaucho" è uomo di manovra, non una prima punta come vorrebbe il tecnico, e la prova statica e priva di guizzi dell'argentino conferma le molte perplessità sollevate dalla critica nelle settimane del ritiro estivo. La partita, giocata a buon ritmo e con un agonismo a tratti un po' fuori dalle righe, vede un Perugia che non sfigura e che si lascia anche preferire quanto a razionalità di manovra. Tra i laziali in evidenza [[Ronzon Pierluigi|Ronzon]], impeccabile nel ruolo di battitore libero, mentre tra i grifoni il migliore appare l'interno Piccioni, infaticabile motorino a centrocampo. |
Centoventi minuti di gioco non bastano per decidere la squadra che tra Lazio e Perugia debba passare al turno successivo della Coppa Italia che inaugura la stagione ufficiale [[1967/68]]. Alla fine la monetina lanciata da De Robbio premia la Lazio tra il giubilo dei suoi atleti e dei suoi tifosi. Le indicazioni del match con gli umbri non sono però molto confortanti considerando che i biancocelesti partono con i favori del pronostico alla vigilia del campionato cadetto. Se la difesa appare robusta e ben registrata, il centrocampo mostra lacune nella fase d'impostazione con un [[Gioia Bruno|Gioia]] impreciso e spesso fuori posizione. L'attacco desta ancor di più molte preoccupazioni. Out per menisco [[Bagatti Romano|Bagatti]], ci si affida a [[Sassaroli Gianni|Sassaroli]] nella speranza che egli possa dare un contributo significativo in fase realizzativa. Ma la nota più stonata riguarda [[Morrone Giancarlo|Morrone]] a cui [[Gei Renato|Gei]] affida la maglia numero 9. Il "gaucho" è uomo di manovra, non una prima punta come vorrebbe il tecnico, e la prova statica e priva di guizzi dell'argentino conferma le molte perplessità sollevate dalla critica nelle settimane del ritiro estivo. La partita, giocata a buon ritmo e con un agonismo a tratti un po' fuori dalle righe, vede un Perugia che non sfigura e che si lascia anche preferire quanto a razionalità di manovra. Tra i laziali in evidenza [[Ronzon Pierluigi|Ronzon]], impeccabile nel ruolo di battitore libero, mentre tra i grifoni il migliore appare l'interno Piccioni, infaticabile motorino a centrocampo. |
||
{{-}} {{-}} |
|||
<Gallery> |
|||
| ⚫ | |||
<center> |
|||
| ⚫ | |||
<Gallery perrow=3 caption="Galleria di immagini" widths=270px heights=270px> |
|||
| ⚫ | |||
| ⚫ | |||
| ⚫ | |||
| ⚫ | |||
| ⚫ | |||
| ⚫ | |||
Image:3set67d.jpg|Alcune fasi di gioco |
Image:3set67d.jpg|Alcune fasi di gioco |
||
Image:pierin151.jpg|Dal Corsport del 4/9/67 Il lancio della monetina |
Image:pierin151.jpg|Dal Corsport del 4/9/67 Il lancio della monetina |
||
</Gallery> |
</Gallery> |
||
</center> |
|||
{{-}} {{-}} {{-}} |
|||
{{incontro| |19670903|1967/68| |196768}} |
{{incontro| |19670903|1967/68| |196768}} |
||
Versione delle 23:20, 7 ago 2023
3 settembre 1967 - Coppa Italia.
LAZIO: Cei, Marchesi, Castelletti (46' Carosi), Ronzon, Pagni, Governato, Sassaroli, Cucchi, Morrone, Gioia, Fortunato. A disp. 12° Di Vincenzo. All. Gei.
PERUGIA: F.Cacciatori, Panio, Olivieri, Azzali, Polentes, Bacchetta, Lolli (46' Cartasegna), Turchetto, Balestrieri, Piccioni, Dugini. A disp. 12° Magnanini. All. Mazzetti.
Arbitro: De Robbio (Torre Annunziata).
Note: serata calda, terreno ottimo. Ammonito Pagni per scorrettezze. Incidenti di varia entità a Pagni, Dugini, Cucchi e Cartasegna. Nel 2° tempo grave incidente a Bacchetta che in uno scontro con Cucchi riportava la sospetta frattura del perone destro. La Lazio ha giocato con il lutto al braccio per la recente morte di un fratello del presidente Lenzini. Calci d'angolo: 9-1 per la Lazio.
Spettatori: 20.000 circa con 16.255 paganti per un incasso di £. 16.761.400.


Centoventi minuti di gioco non bastano per decidere la squadra che tra Lazio e Perugia debba passare al turno successivo della Coppa Italia che inaugura la stagione ufficiale 1967/68. Alla fine la monetina lanciata da De Robbio premia la Lazio tra il giubilo dei suoi atleti e dei suoi tifosi. Le indicazioni del match con gli umbri non sono però molto confortanti considerando che i biancocelesti partono con i favori del pronostico alla vigilia del campionato cadetto. Se la difesa appare robusta e ben registrata, il centrocampo mostra lacune nella fase d'impostazione con un Gioia impreciso e spesso fuori posizione. L'attacco desta ancor di più molte preoccupazioni. Out per menisco Bagatti, ci si affida a Sassaroli nella speranza che egli possa dare un contributo significativo in fase realizzativa. Ma la nota più stonata riguarda Morrone a cui Gei affida la maglia numero 9. Il "gaucho" è uomo di manovra, non una prima punta come vorrebbe il tecnico, e la prova statica e priva di guizzi dell'argentino conferma le molte perplessità sollevate dalla critica nelle settimane del ritiro estivo. La partita, giocata a buon ritmo e con un agonismo a tratti un po' fuori dalle righe, vede un Perugia che non sfigura e che si lascia anche preferire quanto a razionalità di manovra. Tra i laziali in evidenza Ronzon, impeccabile nel ruolo di battitore libero, mentre tra i grifoni il migliore appare l'interno Piccioni, infaticabile motorino a centrocampo.
- Galleria di immagini
-
Una foto a colori della formazione
-
Dal Corsport del 4/9/67 Il titolo in prima pagina
-
Dal Corsport del 4/9/67 La monetina decide l'incontro
-
Dal Corsport del 4/9/67 Intervista dopogara
-
Alcune fasi di gioco
-
Dal Corsport del 4/9/67 Il lancio della monetina