Manzini Maurizio: differenze tra le versioni
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Team Manager, nato a Roma il [[25 novembre]] [[1940]]. Unico Laziale in una famiglia di accesi sostenitori giallorossi. |
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Alla Lazio in veste ufficiale dal [[1988]] ma come collaboratore dal [[1971]]. |
Alla Lazio in veste ufficiale dal [[1988]] ma come collaboratore dal [[1971]]. Ha il primo impatto con i biancocelesti a Lugano, nell'albergo che ospitava la squadra prima di una partita di [[Coppa delle Alpi]] e lui, che lavora a Milano nella compagnia aerea BEA e tifoso laziale, era lì per salutare i giocatori. Trasferitosi a Roma in qualità di direttore delle vendite per il Centro Italia della compagnia aerea Itavia, si accorge che tra i clienti della sua azienda c'è anche la Lazio. Organizza per i biancocelesti una trasferta a Bergamo. Manzini diventa molto amico del segretario [[Vona Fernando|Fernando Vona]] e rappresenta ormai il punto di riferimento per i viaggi della squadra. Gode progressivamente della fiducia di tutto l'ambiente laziale e lega con [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]], che comincia ad invitarlo sempre più spesso a [[Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli|Tor di Quinto]]. Manzini nota presto la poca organizzazione della società specie dal punto di vista dell'ordinaria amministrazione. Così, a titolo gratuito, Maurizio risolve i tanti piccoli grandi problemi che quella Lazio a conduzione familiare presentava. Nel frattempo il suo lavoro presso la compagnia aerea diviene sempre più impegnativo: Manzini dirige ben cinque agenzie. Nonostante ciò, anche la sua collaborazione con la società biancoceleste si fa sempre più continua finché nel [[1988]] il vice presidente [[Calleri Giorgio|Giorgio Calleri]] gli propone di divenire Team Manager, figura innovativa nelle società di calcio di allora. Dovendo scegliere tra il suo gratificante lavoro nell'aviazione civile e quello sempre incerto in una squadra di calcio, Maurizio inizialmente tentenna e rifiuta la proposta di Calleri. Seguita comunque a dare un utilissimo aiuto alla Società. |
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| ⚫ | All'inizio del [[Campionato|campionato]] [[1988/89]] la dirigenza gli rinnova la proposta e questa volta Manzini, confortato dalla maggiore solidità finanziaria della Lazio, accetta. Da allora è il fedelissimo ed efficiente accompagnatore dei biancocelesti su tutti i campi d'Italia e del mondo. Elemento preziosissimo di raccordo tra atleti e società, si è fatto apprezzare dal punto di vista professionale e umano da tutti i dirigenti e allenatori che si sono alternati alla guida dei biancocelesti. Carismatico, serissimo, riservato, ma anche simpatico e alla mano, Manzini sa risolvere ogni problema di una realtà così complessa come quella di una moderna società di calcio. In panchina la sua presenza è stata sempre contrassegnata dal rispetto per i regolamenti e i rappresentanti arbitrali. Maurizio è molto stimato dai calciatori di tutte le squadre (un ex capitano famoso della [[Roma]] si professa suo amico) e letteralmente adorato da tutti quelli della Lazio. Manzini parla perfettamente cinque lingue e anche per questo è fondamentale il suo ruolo anche in ambito internazionale. Maurizio è anche una vera e propria memoria storica della Lazio e ancor oggi è elemento distintivo e peculiare della migliore tradizione sportiva biancoceleste. Pur continuando a collaborare con la Società, a partire dalla stagione [[2014/15]] Maurizio lascia progressivamente i suoi incarichi al più giovane [[Derkum Stefan|Stefan Derkum]], il nuovo Team Manager biancoceleste. |
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Manzini si accorse subito della grande improvvisazione in cui viveva la società soprattutto dal punto di vista della gestione operativa e, a titolo gratuito, intervenne brillantemente risolvendo i tanti problemi che quella Lazio a conduzione familiare presentava. Nel frattempo il suo lavoro presso la compagnia aerea diveniva sempre più impegnativo e Manzini arrivò ad assumere la responsabilità di ben cinque agenzie. Nonostante ciò, anche la sua collaborazione con la società biancoceleste si faceva sempre più continua finché nel [[1988]] il vice presidente [[Calleri Giorgio|Giorgio Calleri]] gli propose di divenire Team Manager, figura innovativa nelle società di calcio di allora. Dovendo scegliere tra il suo gratificante lavoro nell'aviazione civile e quello sempre incerto in una squadra di calcio, ebbe dei dubbi che lo portarono a rifiutare la proposta di Calleri, pur seguitando a dare un utilissimo aiuto alla Lazio. |
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| ⚫ | All'inizio del [[Campionato|campionato]] [[1988/89]] |
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Parla perfettamente cinque lingue e anche per questo è fondamentale il suo ruolo anche in ambito internazionale. Maurizio Manzini è una memoria storica della Lazio e ancor oggi è elemento distintivo e peculiare della migliore tradizione sportiva biancoceleste. Pur continuando a collaborare con la Lazio, a partire dalla stagione [[2014/15]] Maurizio lascia progressivamente i suoi incarichi al più giovane [[Derkum Stefan|Stefan Derkum]], il nuovo Team Manager biancoceleste. |
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Versione delle 21:58, 20 nov 2023

Team Manager, nato a Roma il 25 novembre 1940. Unico Laziale in una famiglia di accesi sostenitori giallorossi.
Alla Lazio in veste ufficiale dal 1988 ma come collaboratore dal 1971. Ha il primo impatto con i biancocelesti a Lugano, nell'albergo che ospitava la squadra prima di una partita di Coppa delle Alpi e lui, che lavora a Milano nella compagnia aerea BEA e tifoso laziale, era lì per salutare i giocatori. Trasferitosi a Roma in qualità di direttore delle vendite per il Centro Italia della compagnia aerea Itavia, si accorge che tra i clienti della sua azienda c'è anche la Lazio. Organizza per i biancocelesti una trasferta a Bergamo. Manzini diventa molto amico del segretario Fernando Vona e rappresenta ormai il punto di riferimento per i viaggi della squadra. Gode progressivamente della fiducia di tutto l'ambiente laziale e lega con Tommaso Maestrelli, che comincia ad invitarlo sempre più spesso a Tor di Quinto. Manzini nota presto la poca organizzazione della società specie dal punto di vista dell'ordinaria amministrazione. Così, a titolo gratuito, Maurizio risolve i tanti piccoli grandi problemi che quella Lazio a conduzione familiare presentava. Nel frattempo il suo lavoro presso la compagnia aerea diviene sempre più impegnativo: Manzini dirige ben cinque agenzie. Nonostante ciò, anche la sua collaborazione con la società biancoceleste si fa sempre più continua finché nel 1988 il vice presidente Giorgio Calleri gli propone di divenire Team Manager, figura innovativa nelle società di calcio di allora. Dovendo scegliere tra il suo gratificante lavoro nell'aviazione civile e quello sempre incerto in una squadra di calcio, Maurizio inizialmente tentenna e rifiuta la proposta di Calleri. Seguita comunque a dare un utilissimo aiuto alla Società.
All'inizio del campionato 1988/89 la dirigenza gli rinnova la proposta e questa volta Manzini, confortato dalla maggiore solidità finanziaria della Lazio, accetta. Da allora è il fedelissimo ed efficiente accompagnatore dei biancocelesti su tutti i campi d'Italia e del mondo. Elemento preziosissimo di raccordo tra atleti e società, si è fatto apprezzare dal punto di vista professionale e umano da tutti i dirigenti e allenatori che si sono alternati alla guida dei biancocelesti. Carismatico, serissimo, riservato, ma anche simpatico e alla mano, Manzini sa risolvere ogni problema di una realtà così complessa come quella di una moderna società di calcio. In panchina la sua presenza è stata sempre contrassegnata dal rispetto per i regolamenti e i rappresentanti arbitrali. Maurizio è molto stimato dai calciatori di tutte le squadre (un ex capitano famoso della Roma si professa suo amico) e letteralmente adorato da tutti quelli della Lazio. Manzini parla perfettamente cinque lingue e anche per questo è fondamentale il suo ruolo anche in ambito internazionale. Maurizio è anche una vera e propria memoria storica della Lazio e ancor oggi è elemento distintivo e peculiare della migliore tradizione sportiva biancoceleste. Pur continuando a collaborare con la Società, a partire dalla stagione 2014/15 Maurizio lascia progressivamente i suoi incarichi al più giovane Stefan Derkum, il nuovo Team Manager biancoceleste.
- Galleria di immagini
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Maurizio in divisa sociale
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In panchina con Fascetti
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Zoff, Manzini e Gascoigne
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Nel suo ufficio
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Nella stagione 2007/2008
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Nel 2009 ad Auronzo di Cadore
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Col gagliardetto fra le mani
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Al cimitero di Ixelles in onore di Bigiarelli
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Ad un evento per parlare di Lazio
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In una immagine recente
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Con l'aquilotto-portafortuna Ale
- Rassegna stampa
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Il Corriere dello Sport del 9 luglio 2009 dedica una pagina a Maurizio Manzini
- Libri
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La copertina del libro di Maurizio
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