Zacconi Benedicto (De Moraes Menezes Benedicto): differenze tra le versioni

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A volte si trova come "Zaccone". Jolly, nato a Rio de Janeiro (Brasile) il [[10 Febbraio]] [[1910]].
A volte si trova come "Zaccone". Jolly, nato a Rio de Janeiro (Brasile) il [[10 febbraio]] [[1910]].
Conosciuto in Brasile con il nome di Benedicto de Moraes Menezes o più semplicemente Benedicto, inizia la carriera nel Brasil de Pelotas. Nel 1927 passa al Botafogo con cui vince i campionati di Rio del 1930 e 1932, partecipando con la nazionale verde-oro ai Mondiali del 1930 in Uruguay. Dopo una parentesi al Fluminense, arriva in Italia come oriundo acquistato dal Torino dove rimane per due stagioni (57 presenze e 7 reti), prima di trasferirsi nel [[1935]] alla Lazio. Con i biancocelesti capitolini rimane per quattro stagioni collezionando 110 presenze e 4 reti (fra cui una storica: il 15.01.1939 un suo gol e uno di [[Busani Umberto|Busani]] consentono alla Lazio di vincere il derby e di espugnare per la prima volta il campo romanista di Testaccio).
Acquistato nel [[1935]] dal [[Torino]].
Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste.
Nel [[1939]] torna in Sudamerica.
Nel [[1939]] torna in Sudamerica.
Con la Lazio colleziona 110 presenze e 4 reti in [[Campionato]].

[[Categoria:Biografie|Zacconi, Benedetto]]
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[[Categoria:Calciatori|Zacconi,Benedetto]]
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Versione delle 17:01, 6 set 2008

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A volte si trova come "Zaccone". Jolly, nato a Rio de Janeiro (Brasile) il 10 febbraio 1910. Conosciuto in Brasile con il nome di Benedicto de Moraes Menezes o più semplicemente Benedicto, inizia la carriera nel Brasil de Pelotas. Nel 1927 passa al Botafogo con cui vince i campionati di Rio del 1930 e 1932, partecipando con la nazionale verde-oro ai Mondiali del 1930 in Uruguay. Dopo una parentesi al Fluminense, arriva in Italia come oriundo acquistato dal Torino dove rimane per due stagioni (57 presenze e 7 reti), prima di trasferirsi nel 1935 alla Lazio. Con i biancocelesti capitolini rimane per quattro stagioni collezionando 110 presenze e 4 reti (fra cui una storica: il 15.01.1939 un suo gol e uno di Busani consentono alla Lazio di vincere il derby e di espugnare per la prima volta il campo romanista di Testaccio). Nel 1939 torna in Sudamerica.