De Pierro Aldo: differenze tra le versioni

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Difenso sinistro, nato a Roma il [[3 maggio]] [[1923]]. Entrato nel vivaio biancoceleste all'età di 9 anni, ha percorso tutta la trafila delle giovanili. Alternava il calcio con il suo impiego all'Immobiliare. Ha avuto come allenatori [[Canestri Dino|Canestri]], [[Popovich Alessandro|Popovich]], Alt [[Sturmer Karl|Sturmer]] e Cargnelli. Ha disputato 2 stagioni in maglia biancoceleste in prima squadra a partire dal [[1943/44]]. Dotato di un fisico scattante e di un calcio potente, divenne presto un elemento molto affidabile della difesa e venne premiato come il migliore terzino del girone I della serie C. La guerra lasciò un segno profondo nella vita di Aldo in quanto la sua famiglia, con il padre Oreste che faceva il barbiere in Via Clitunno, ospitava ebrei ricercati e prigionieri di guerra evasi, rischiando così la rappresaglia tedesca. Chiamato alle armi nell'Aeronautica, partecipò al campionato militare. Nel [[1943]] tornò alla Lazio e disputò il campionato misto romano. Nel [[1947]] passò al Sora, dove rimase due stagioni e successivamente alla Viterbese, dove giocava in coppia con il giornalista [[Ciotti Sandro|Sandro Ciotti]]. Infine tornò al Sora e concluse la carriera a 33 anni con l'Artiglio.
Difenso sinistro, nato a Roma il [[3 maggio]] [[1923]]. Entrato nel vivaio biancoceleste all'età di 9 anni, ha percorso tutta la trafila delle giovanili. Alternava il calcio con il suo impiego all'Immobiliare. Ha avuto come allenatori [[Canestri Dino|Canestri]], [[Popovich Alessandro|Popovich]], [[Alt Walter|Alt], [[Sturmer Karl|Sturmer]] e [[Cargnelli Toni|Cargnelli]]. Ha disputato 2 stagioni in maglia biancoceleste in prima squadra a partire dal [[1943/44]]. Dotato di un fisico scattante e di un calcio potente, divenne presto un elemento molto affidabile della difesa e venne premiato come il migliore terzino del girone I della serie C. La guerra lasciò un segno profondo nella vita di Aldo in quanto la sua famiglia, residente in Via Clitunno e con il padre Oreste che faceva il barbiere , ospitava prigionieri di guerra evasi, rischiando così la rappresaglia tedesca del vicino Comando delle SS. Chiamato alle armi nell'Aeronautica, partecipò al campionato militare. Nel [[1943]] tornò alla Lazio e disputò il campionato misto romano. Nel [[1947]] passò al Sora, dove rimase due stagioni e successivamente alla Viterbese, dove giocava insieme al giornalista [[Ciotti Sandro|Sandro Ciotti]]. Infine tornò al Sora e concluse la carriera a 30 anni con l'Artiglio.
Con la Lazio ha collezionato 15 presenze in [[Campionato]]. Oggi è pensionato e vive a Roma ma non segue con particolare attenzione le vicende calcistiche pur facendo parte dell'Associazione Vecchie Glorie di [[Roma AS|Roma]] e Lazio.
Con la Lazio ha collezionato 27 presenze in [[Campionato]]. Oggi è pensionato e vive a Roma insieme alla moglie Ione e non segue con particolare attenzione le vicende calcistiche pur facendo parte dell'Associazione Vecchie Glorie di [[Roma AS|Roma]] e Lazio. Ritiene, infatti, che il gioco odierno sia troppo tattico e privo di spettacolorità. Nel tempo libero Aldo si dedica alla falegnameria artistica e costruisce mirabili miniature. Alla fine degli anni 80 fu osservatore della Lazio e, pur lavorando a titolo gratuito, gli fu ritirata, unitamente ad altre Vecchie Glorie laziali, la tessera gratuita per assistere alle partite. Fu una decisione presa dall'allora presidente [[Calleri Giammarco|Calleri]]. A tale assurda e irriconoscente decisione pose rimedio il presidente [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] che restituì saggiamente a questi generosi ex atleti il titolo di accesso allo stadio.


[[Categoria:Biografie|De Pierro, Aldo]]
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De Pierro, l'ultimo a sinistra, protegge la difesa nella partita Mater-Lazio (2-4) nell'Aprile 1944.

Difenso sinistro, nato a Roma il 3 maggio 1923. Entrato nel vivaio biancoceleste all'età di 9 anni, ha percorso tutta la trafila delle giovanili. Alternava il calcio con il suo impiego all'Immobiliare. Ha avuto come allenatori Canestri, Popovich, [[Alt Walter|Alt], Sturmer e Cargnelli. Ha disputato 2 stagioni in maglia biancoceleste in prima squadra a partire dal 1943/44. Dotato di un fisico scattante e di un calcio potente, divenne presto un elemento molto affidabile della difesa e venne premiato come il migliore terzino del girone I della serie C. La guerra lasciò un segno profondo nella vita di Aldo in quanto la sua famiglia, residente in Via Clitunno e con il padre Oreste che faceva il barbiere , ospitava prigionieri di guerra evasi, rischiando così la rappresaglia tedesca del vicino Comando delle SS. Chiamato alle armi nell'Aeronautica, partecipò al campionato militare. Nel 1943 tornò alla Lazio e disputò il campionato misto romano. Nel 1947 passò al Sora, dove rimase due stagioni e successivamente alla Viterbese, dove giocava insieme al giornalista Sandro Ciotti. Infine tornò al Sora e concluse la carriera a 30 anni con l'Artiglio. Con la Lazio ha collezionato 27 presenze in Campionato. Oggi è pensionato e vive a Roma insieme alla moglie Ione e non segue con particolare attenzione le vicende calcistiche pur facendo parte dell'Associazione Vecchie Glorie di Roma e Lazio. Ritiene, infatti, che il gioco odierno sia troppo tattico e privo di spettacolorità. Nel tempo libero Aldo si dedica alla falegnameria artistica e costruisce mirabili miniature. Alla fine degli anni 80 fu osservatore della Lazio e, pur lavorando a titolo gratuito, gli fu ritirata, unitamente ad altre Vecchie Glorie laziali, la tessera gratuita per assistere alle partite. Fu una decisione presa dall'allora presidente Calleri. A tale assurda e irriconoscente decisione pose rimedio il presidente Cragnotti che restituì saggiamente a questi generosi ex atleti il titolo di accesso allo stadio.