Governato Nello: differenze tra le versioni
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Governato Nello. Centrocampista. E' nato a Torino il 14/09/1038. Cominciò la sua carriera nel 1954 nelle squadre giovanili del Torino dove giocò sia nel ruolo di centrocampista che di attaccante. Nel 1957/58 fu ceduto al Como dove rimase per ben quattro stagioni e dove si fece molto apprezzare per le sue ottime qualità di regista. Nella squadra lariana giocò 80 partite in serie B segnando 23 reti di cui 20 negli ultimi due campionati in cui interpretò brillantemente il ruolo di mezzala offensiva. La Lazio lo acquistò,fortemente voluto dal Presidente Giovannini, nel suo primo campionato di serie B nel 1961/62 ma il giocatore risentì negativamente del clima di incertezza societario e dei cambi di allenatore che contrassegnarono quelo sfortunato campionato che culminò nel famoso episodio del goal "fantasma" di Seghedoni che costrinse ingiustamente la Lazio a restare nella serie cadetta per un altro anno. Il giocatore fu impiegato per sole 11 gare, con 2 reti, lasciando perplessi i tifosi biancocelesti per la fragilità fisica e la mancanza di temperamento. Con l'avvento di Juan Carlos Lorenzo il giocatore trovò la sua posizione ideale in campo. Regista con spiccate capacità di lettura delle gare e abile nel distribuire palloni precisi e intelligenti ai suoi compagni d'attacco. Divenne uno degli artefici della sospirata promozione giocando 35 partite di altissimo livello. Il successivo campionato di serie A vide Governato giocare in un ruolo che Lorenzo seppe ritagliargli perfettamente. In marcatura sul regista avversario ma senza mai rinunciare ad impostare l'azione offensiva. Giocatori come Rivera, Bulgarelli, Suarez, |
Governato Nello. Centrocampista. E' nato a Torino il 14/09/1038. Cominciò la sua carriera nel 1954 nelle squadre giovanili del Torino dove giocò sia nel ruolo di centrocampista che di attaccante. Ammirevole, per quei tempi, fu il suo desiderio di non tralasciare gli studi svolti al Liceo Classico. Nel 1957/58 fu ceduto al Como dove rimase per ben quattro stagioni e dove si fece molto apprezzare per le sue ottime qualità di regista. Nella squadra lariana giocò 80 partite in serie B segnando 23 reti di cui 20 negli ultimi due campionati in cui interpretò brillantemente il ruolo di mezzala offensiva. La Lazio lo acquistò,fortemente voluto dal Presidente Giovannini, nel suo primo campionato di serie B nel 1961/62 ma il giocatore risentì negativamente del clima di incertezza societario e dei cambi di allenatore che contrassegnarono quelo sfortunato campionato che culminò nel famoso episodio del goal "fantasma" di Seghedoni che costrinse ingiustamente la Lazio a restare nella serie cadetta per un altro anno. Il giocatore fu impiegato per sole 11 gare, con 2 reti, lasciando perplessi i tifosi biancocelesti per la fragilità fisica e la mancanza di temperamento. Con l'avvento di Juan Carlos Lorenzo il giocatore trovò la sua posizione ideale in campo. Regista con spiccate capacità di lettura delle gare e abile nel distribuire palloni precisi e intelligenti ai suoi compagni d'attacco. Divenne uno degli artefici della sospirata promozione giocando 35 partite di altissimo livello. Il successivo campionato di serie A vide Governato giocare in un ruolo che Lorenzo seppe ritagliargli perfettamente. In marcatura sul regista avversario ma senza mai rinunciare ad impostare l'azione offensiva. Giocatori come Rivera, Bulgarelli, Suarez, Maschio, ecc., trovarono in Governato un avversario ostico, raffinato e al tempo stesso corretto, che faceva valere la sua tecnica elegante senza alcun timore reverenziale. Da ricordare, in quella stagione, anche uno splendido goal di testa contro il Bari, ottenuto con un ottimo stacco, da distanza notevole e con il pallone finito sotto la traversa. Le due stagioni successive confermarono le ottime credenziali di Governato che divenne uno dei pezzi pregiati della Lazio.Giocò 57 gare mettendo a segno 6 reti. La società romana non potè però opporsi, per motivi economici, al trasferimento del calciatore all'Inter euromondiale di Moratti nel campionato 1966/67. Governato, di indole tranquilla e dal carattere gentile, non riuscì ad affermarsi in quella compagine composta da fuoriclasse assoluti dalla personalità esuberante. Non riuscì a giocare nemmeno una gara e nel novembre 1966 fu ceduto al L.R. Vicenza dove riuscì a riprendersi disputando 16 partite. Molto avvilito e demoralizzato, accettò con entusiasmo di ritornare a Roma per contribuire alla risalita in serie A di una Lazio nuovamente retrocessa. In questa seconda fase con la maglia biancoceleste giocò quattro campionati, due in serie B e due in A, ridiventando quel superbo punto di riferimento che era stato in precedenza per altre 108 gare con 7 reti che portano il totale a 237 partite con 16 reti in campionato, 14 in Coppa Italia con 1 rete e 2 prestazioni nella Coppa delle Fiere. L'avvento di Maestrelli e l'età non più giovane causarono la cessione di Governato al Savona in serie C dove la classe cristallina del calciatore si impose nel campionato 1971/72 quando diventò il perno del centrocampo dei biancoblù di Volpi per 29 gare. L'anno seguente giocò solo 6 gare anche a causa dei tanti acciacchi che una carriera lunga e impegnativa avevano determinato nel fisico del calciatore. |
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Versione delle 19:31, 28 lug 2007
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Governato Nello. Centrocampista. E' nato a Torino il 14/09/1038. Cominciò la sua carriera nel 1954 nelle squadre giovanili del Torino dove giocò sia nel ruolo di centrocampista che di attaccante. Ammirevole, per quei tempi, fu il suo desiderio di non tralasciare gli studi svolti al Liceo Classico. Nel 1957/58 fu ceduto al Como dove rimase per ben quattro stagioni e dove si fece molto apprezzare per le sue ottime qualità di regista. Nella squadra lariana giocò 80 partite in serie B segnando 23 reti di cui 20 negli ultimi due campionati in cui interpretò brillantemente il ruolo di mezzala offensiva. La Lazio lo acquistò,fortemente voluto dal Presidente Giovannini, nel suo primo campionato di serie B nel 1961/62 ma il giocatore risentì negativamente del clima di incertezza societario e dei cambi di allenatore che contrassegnarono quelo sfortunato campionato che culminò nel famoso episodio del goal "fantasma" di Seghedoni che costrinse ingiustamente la Lazio a restare nella serie cadetta per un altro anno. Il giocatore fu impiegato per sole 11 gare, con 2 reti, lasciando perplessi i tifosi biancocelesti per la fragilità fisica e la mancanza di temperamento. Con l'avvento di Juan Carlos Lorenzo il giocatore trovò la sua posizione ideale in campo. Regista con spiccate capacità di lettura delle gare e abile nel distribuire palloni precisi e intelligenti ai suoi compagni d'attacco. Divenne uno degli artefici della sospirata promozione giocando 35 partite di altissimo livello. Il successivo campionato di serie A vide Governato giocare in un ruolo che Lorenzo seppe ritagliargli perfettamente. In marcatura sul regista avversario ma senza mai rinunciare ad impostare l'azione offensiva. Giocatori come Rivera, Bulgarelli, Suarez, Maschio, ecc., trovarono in Governato un avversario ostico, raffinato e al tempo stesso corretto, che faceva valere la sua tecnica elegante senza alcun timore reverenziale. Da ricordare, in quella stagione, anche uno splendido goal di testa contro il Bari, ottenuto con un ottimo stacco, da distanza notevole e con il pallone finito sotto la traversa. Le due stagioni successive confermarono le ottime credenziali di Governato che divenne uno dei pezzi pregiati della Lazio.Giocò 57 gare mettendo a segno 6 reti. La società romana non potè però opporsi, per motivi economici, al trasferimento del calciatore all'Inter euromondiale di Moratti nel campionato 1966/67. Governato, di indole tranquilla e dal carattere gentile, non riuscì ad affermarsi in quella compagine composta da fuoriclasse assoluti dalla personalità esuberante. Non riuscì a giocare nemmeno una gara e nel novembre 1966 fu ceduto al L.R. Vicenza dove riuscì a riprendersi disputando 16 partite. Molto avvilito e demoralizzato, accettò con entusiasmo di ritornare a Roma per contribuire alla risalita in serie A di una Lazio nuovamente retrocessa. In questa seconda fase con la maglia biancoceleste giocò quattro campionati, due in serie B e due in A, ridiventando quel superbo punto di riferimento che era stato in precedenza per altre 108 gare con 7 reti che portano il totale a 237 partite con 16 reti in campionato, 14 in Coppa Italia con 1 rete e 2 prestazioni nella Coppa delle Fiere. L'avvento di Maestrelli e l'età non più giovane causarono la cessione di Governato al Savona in serie C dove la classe cristallina del calciatore si impose nel campionato 1971/72 quando diventò il perno del centrocampo dei biancoblù di Volpi per 29 gare. L'anno seguente giocò solo 6 gare anche a causa dei tanti acciacchi che una carriera lunga e impegnativa avevano determinato nel fisico del calciatore.