Salas Melinão José Marcelo: differenze tra le versioni
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Comincia nelle squadre giovanili del Santos Temuco in cui gioca dal 1983 al 1991. Nell'estate del 1991 viene acquistato dall'Universidad de Chile dove rimane 2 stagioni nelle giovanili, per poi passare in prima squadra dove gioca, tra il 1994 e il 1996, 62 partite, mettendo a segno 49 reti in totale e vincendo due titoli di Prima Divisione. Nelle stagioni 1996/97 e 1997/98 milita nella squadra argentina del River Plate, che lo acquista per 3,7 milioni di dollari, e qui s'impone all'attenzione di tutti gli esperti giocando 53 gare con 24 reti totali. Vince due titoli nazionali di Apertura e uno di Chiusura. Inoltre nel 1997 vince il corrispondente sudamericano del Pallone d'oro europeo come miglior giocatore di squadre di club. |
Comincia nelle squadre giovanili del Santos Temuco in cui gioca dal 1983 al 1991. Nell'estate del 1991 viene acquistato dall'Universidad de Chile dove rimane 2 stagioni nelle giovanili, per poi passare in prima squadra dove gioca, tra il 1994 e il 1996, 62 partite, mettendo a segno 49 reti in totale e vincendo due titoli di Prima Divisione. Nelle stagioni 1996/97 e 1997/98 milita nella squadra argentina del River Plate, che lo acquista per 3,7 milioni di dollari, e qui s'impone all'attenzione di tutti gli esperti giocando 53 gare con 24 reti totali. Vince due titoli nazionali di Apertura e uno di Chiusura. Inoltre nel 1997 vince il corrispondente sudamericano del Pallone d'oro europeo come miglior giocatore di squadre di club. Nel Gennaio del 1998 il presidente laziale Cragnotti, che lo aveva ammirato nelle qualificazioni del Campionato del Mondo del 1998, lo strappa alla squadra argentina e lo porta in biancoceleste sotto la guida di Eriksson. A Roma rimane tre stagioni, gioca 79 partite e segna 34 reti in campionato e 48 reti in 117 gare totali. Nelle tre stagioni laziali vince una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea (in cui segna il goal della vittoria nella finale con il Manchester United), una Coppa Italia, uno Scudetto e una Coppa delle Coppe. All'inizio della stagione 2001/2002 la Juventus, battendo la concorrenza del Real Madrid e del Valencia, convince Cragnotti a cedere il calciatore, in cambio di una considerevole cifra (circa 25 miliardi di lire e il centravanti Darko Kovacevic). A Torino il giocatore milita per 2 stagioni ma, anche a causa di un grave infortunio al ginocchio, gioca solo 18 gare con appena 2 reti all'attivo. Ciononostante in bianconero vince due Scudetti e una Supercoppa Italiana. La Juventus decide di dare in prestito il giocatore che torna in Argentina, dove lo accoglie di nuovo il River Plate. Con i Platensi gioca per 2 stagioni e totalizza 32 presenze, segnando 10 reti. Nel 2005 torna a giocare in Cile con la maglia della squadra che lo aveva lanciato, l'Universidad de Chile. Alla fine del 2008 annuncia il suo ritiro dal calcio. |
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Viene acquistato nel [[1998]] dal [[River Plate]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste per poi trasferirsi alla [[Juventus FC|Juventus]]. Con la Lazio colleziona 79 presenze e 34 goal in [[Campionato]]. [[1999/00|Campione d'Italia 1999/2000]]. |
Viene acquistato nel [[1998]] dal [[River Plate]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste per poi trasferirsi alla [[Juventus FC|Juventus]]. Con la Lazio colleziona 79 presenze e 34 goal in [[Campionato]]. [[1999/00|Campione d'Italia 1999/2000]]. |
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Versione delle 22:17, 9 mar 2009

Attaccante, nato a Temuco (Cile) il 24 dicembre 1974, meglio noto come Marcelo Salas.
Comincia nelle squadre giovanili del Santos Temuco in cui gioca dal 1983 al 1991. Nell'estate del 1991 viene acquistato dall'Universidad de Chile dove rimane 2 stagioni nelle giovanili, per poi passare in prima squadra dove gioca, tra il 1994 e il 1996, 62 partite, mettendo a segno 49 reti in totale e vincendo due titoli di Prima Divisione. Nelle stagioni 1996/97 e 1997/98 milita nella squadra argentina del River Plate, che lo acquista per 3,7 milioni di dollari, e qui s'impone all'attenzione di tutti gli esperti giocando 53 gare con 24 reti totali. Vince due titoli nazionali di Apertura e uno di Chiusura. Inoltre nel 1997 vince il corrispondente sudamericano del Pallone d'oro europeo come miglior giocatore di squadre di club. Nel Gennaio del 1998 il presidente laziale Cragnotti, che lo aveva ammirato nelle qualificazioni del Campionato del Mondo del 1998, lo strappa alla squadra argentina e lo porta in biancoceleste sotto la guida di Eriksson. A Roma rimane tre stagioni, gioca 79 partite e segna 34 reti in campionato e 48 reti in 117 gare totali. Nelle tre stagioni laziali vince una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea (in cui segna il goal della vittoria nella finale con il Manchester United), una Coppa Italia, uno Scudetto e una Coppa delle Coppe. All'inizio della stagione 2001/2002 la Juventus, battendo la concorrenza del Real Madrid e del Valencia, convince Cragnotti a cedere il calciatore, in cambio di una considerevole cifra (circa 25 miliardi di lire e il centravanti Darko Kovacevic). A Torino il giocatore milita per 2 stagioni ma, anche a causa di un grave infortunio al ginocchio, gioca solo 18 gare con appena 2 reti all'attivo. Ciononostante in bianconero vince due Scudetti e una Supercoppa Italiana. La Juventus decide di dare in prestito il giocatore che torna in Argentina, dove lo accoglie di nuovo il River Plate. Con i Platensi gioca per 2 stagioni e totalizza 32 presenze, segnando 10 reti. Nel 2005 torna a giocare in Cile con la maglia della squadra che lo aveva lanciato, l'Universidad de Chile. Alla fine del 2008 annuncia il suo ritiro dal calcio.
Viene acquistato nel 1998 dal River Plate. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste per poi trasferirsi alla Juventus. Con la Lazio colleziona 79 presenze e 34 goal in Campionato. Campione d'Italia 1999/2000. Nel Novembre 2008 annuncia il suo addio al calcio giocato