Caroletta Alberto: differenze tra le versioni

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Difensore, nato a Roma il [[28 marzo]] [[1948]].
Difensore, nato a Roma il [[28 marzo]] [[1948]].
Dopo gli esordi con il Bettini Quadraro, viene acquistato dalla Lazio nell'estate del [[1965]] insieme al compagno di squadra [[Giammei Antonio|Giammei]]. Inserito nella formazione Primavera, prende parte al campionato di categoria e ai numerosi tornei a cui è iscritta la compagine biancoceleste. Nel [[1965/66]] partecipa alle finali nazionali del campionato [[Primavera - 1965/66|Primavera]] e si aggiudica i Trofei [[Torneo Città di Roma - Trofeo Cin Casoni - 1966|Cin Casoni]] e [[I° Trofeo Agostini - 1966|Agostini]]. L'anno successivo è protagonista dei successi nei Trofei di [[Torneo Internazionale Juniores Saint Ouen - 2° Trofeo Saint Ouen - 1967|Saint Ouen]] e [[Torneo Internazionale Città di Riccione - 1967|Città di Riccione]].
Dopo gli esordi con il Bettini Quadraro, dove ha come compagno di squadra [[Gagliardi Roberto|Gagliardi]] e come allenatore il padre di quest'ultimo, viene acquistato dalla Lazio nell'estate del [[1965]] insieme al mediano [[Giammei Antonio|Giammei]]. Inserito nella formazione Primavera, prende parte al campionato di categoria e ai numerosi tornei a cui è iscritta la compagine biancoceleste. Nel [[1965/66]] partecipa alle finali nazionali del campionato [[Primavera - 1965/66|Primavera]] e si aggiudica i Trofei [[Torneo Città di Roma - Trofeo Cin Casoni - 1966|Cin Casoni]] e [[I° Trofeo Agostini - 1966|Agostini]]. L'anno successivo è protagonista dei successi nei Trofei di [[Torneo Internazionale Juniores Saint Ouen - 2° Trofeo Saint Ouen - 1967|Saint Ouen]] e [[Torneo Internazionale Città di Riccione - 1967|Città di Riccione]].
Nel [[1967/68]], con la Lazio retrocessa in serie B, viene promosso nella squadra De Martino, contribuendo in modo determinante alla conquista del [[Campionato "De Martino" 1967-68|titolo italiano di categoria]]. Segue un'altra stagione con la "Dem" e poi, con il servizio di leva, il passaggio in prestito a L'Aquila. Tornato a fine stagione alla Lazio, è ancora nella De Martino e nuovamente protagonista, con 25 presenze su 29 complessive, della cavalcata trionfale con cui i biancocelesti conquistano per la seconda volta il [[Campionato "De Martino" 1967-68|titolo nazionale]] (ultimo prima della definitiva soppressione del torneo stesso).
Nel [[1967/68]], con la Lazio retrocessa in serie B, viene promosso nella squadra De Martino, contribuendo in modo determinante alla conquista del [[Campionato "De Martino" 1967-68|titolo italiano di categoria]]. Segue un'altra stagione con la "Dem" e poi, con il servizio di leva, il passaggio in prestito a L'Aquila. Tornato a fine stagione alla Lazio, è ancora nella De Martino e nuovamente protagonista, con 25 presenze su 29 complessive, della cavalcata trionfale con cui i biancocelesti conquistano per la seconda volta il [[Campionato "De Martino" 1967-68|titolo nazionale]] (ultimo prima della definitiva soppressione del torneo stesso). L'ultima giornata di campionato, con la Lazio ormai retrocessa, viene convocato per la trasferta di Milano a casa dell'[[Domenica 23 maggio 1971 - Milano, stadio San Siro - Inter-Lazio 1-1|Inter]] ed entra in ballottaggio con [[Wilson Giuseppe|Wilson]] (che è reduce da un infortunio) per la maglia di titolare. All'ultimo momento però, l'allenatore [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] decide di spedirlo in tribuna.


Viene successivamente convocato dal nuovo tecnico [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] per il ritiro precampionato del [[1971]] a [[Padula]] e partecipa a quasi tutte le amichevoli estive. A novembre però viene ceduto in prestito alla Salernitana. La stagione successiva torna inizialmente alla Lazio e poi, a novembre, nuovamente un traferimento in prestito, questa volta al Trani. Nel [[1973/74]] inizia la stagione con il Frosinone, ma dopo sei partite di campionato, ricevendo la lettera di assunzione da parte dall'ENEL, decide di abbandonare il calcio professionistico.
Partecipa al ritiro precampionato nel [[1971]] a [[Padula]] e a novembre è ceduto alla Salernitana. Giocherà in seguito con Barletta e Frosinone.





Versione delle 22:10, 2 apr 2009

Alberto Caroletta
Un primo piano di Caroletta
Caroletta in formazione

Difensore, nato a Roma il 28 marzo 1948. Dopo gli esordi con il Bettini Quadraro, dove ha come compagno di squadra Gagliardi e come allenatore il padre di quest'ultimo, viene acquistato dalla Lazio nell'estate del 1965 insieme al mediano Giammei. Inserito nella formazione Primavera, prende parte al campionato di categoria e ai numerosi tornei a cui è iscritta la compagine biancoceleste. Nel 1965/66 partecipa alle finali nazionali del campionato Primavera e si aggiudica i Trofei Cin Casoni e Agostini. L'anno successivo è protagonista dei successi nei Trofei di Saint Ouen e Città di Riccione.

Nel 1967/68, con la Lazio retrocessa in serie B, viene promosso nella squadra De Martino, contribuendo in modo determinante alla conquista del titolo italiano di categoria. Segue un'altra stagione con la "Dem" e poi, con il servizio di leva, il passaggio in prestito a L'Aquila. Tornato a fine stagione alla Lazio, è ancora nella De Martino e nuovamente protagonista, con 25 presenze su 29 complessive, della cavalcata trionfale con cui i biancocelesti conquistano per la seconda volta il titolo nazionale (ultimo prima della definitiva soppressione del torneo stesso). L'ultima giornata di campionato, con la Lazio ormai retrocessa, viene convocato per la trasferta di Milano a casa dell'Inter ed entra in ballottaggio con Wilson (che è reduce da un infortunio) per la maglia di titolare. All'ultimo momento però, l'allenatore Lorenzo decide di spedirlo in tribuna.

Viene successivamente convocato dal nuovo tecnico Maestrelli per il ritiro precampionato del 1971 a Padula e partecipa a quasi tutte le amichevoli estive. A novembre però viene ceduto in prestito alla Salernitana. La stagione successiva torna inizialmente alla Lazio e poi, a novembre, nuovamente un traferimento in prestito, questa volta al Trani. Nel 1973/74 inizia la stagione con il Frosinone, ma dopo sei partite di campionato, ricevendo la lettera di assunzione da parte dall'ENEL, decide di abbandonare il calcio professionistico.