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Vincenzo D'Amico
Un'immagine di Vincenzo D'Amico nei primi anni '80

5 novembre

Vincenzo D'Amico

Vincenzo D'Amico nasce a Latina il 5 novembre 1954 e da molti addetti ai lavori è considerato l'ultima bandiera biancazzurra per il suo attaccamento alla maglia e alla Società. Un divertente aneddoto riguarda la sua data di nascita. Il padre lo registrò all'anagrafe solo il giorno dopo scordandosi di specificare che era nato il 5. L'addetto comunale registrò la data con il giorno 6, per questo molti almanacchi riportano questa data e non quella vera. Già in adolescenza il pallone è parte indissolubile delle sue giornate dopo la scuola. Ci si accorge subito che il ragazzo ha talento, ma è anche irrequieto e ogni tanto, come è giusto per i bambini della sua età, compie qualche monelleria per la disperazione dei genitori. La classe cristallina lo porta a giocare giovanissimo per la squadra degli allievi provinciali C.O.S. Latina e poi nell'Almas e, dopo un interessamento della Roma, giunge alla Lazio nel 1970 dove segue la solita trafila delle giovanili mettendosi in mostra per il tocco di palla vellutato ed una visione di gioco fuori dal comune per un ragazzino così giovane. E' però molto indisciplinato e tende ad ingrassare e non sono poche le volte in cui viene messo a dieta ed invitato a fare una vita da atleta. Ma la gola a volte è più forte e a tavola non si sa contenere. Ma sono peccati veniali per un giocatore che da solo riesce a risolvere le partite più difficili con i pari età.

Il giovane Vincenzo si fa largo progressivamente nelle squadre minori ma subisce un primo serio infortunio. Comunque viene segnalato a Tommaso Maestrelli che va a visionarlo rimanendo incantato dal suo modo di giocare sopraffino ed intelligente. Nell'ultima parte della stagione 1971/72 viene aggregato alla prima squadra e il 21 maggio 1971 esordisce da titolare in Serie B contro il Modena con la maglia numero 11 e gioca una bella gara. Non ha ancora 17 anni. Viene poi convocato nella nazionale Juniores dove disputa 5 partite. Sembra così lanciato per il grande salto ma un secondo infortunio al ginocchio, più grave del precedente e riportato il 5 ottobre 1972 nel corso di un'amichevole a Rieti, lo costringe a saltare tutta la stagione 1972/73 rischiando di finire anticipatamente la carriera. Solo grazie alle cure mediche e alla forte fibra questo pericolo viene scongiurato. ► Clicca qui per continuare la lettura




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