Articolo del giorno

11 gennaio
Romeo Gallenga Stuart
Dirigente. Nato a Roma il 27 febbraio 1879 ed ivi deceduto l'11 gennaio 1938.
Figlio del Conte Romeo senior e di Mary Montgomery Stuart (lontana discendente di Maria Stuarda). Laureato in Lettere e Filosofia fu autore di alcuni scritti e importanti studi di critica d'arte. Grande organizzatore di eventi sportivi, venne eletto vicepresidente della Sezione Sportiva nell'Assemblea societaria del febbraio 1913. Diede il via alle prime gare podistiche, ciclistiche ed automobilistiche a Roma e in tutta la regione Umbria. Organizzò i primi campionati sportivi universitari nel 1910, disputati a Perugia, e divenne presidente della neonata Associazione Calcio Perugia.
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Anzio Mancini
Attaccante, nato a Roma il 19 febbraio 1944. Gioca con le giovanili nel 1960/61. Muore tragicamente alcuni anni più tardi l'11 gennaio 1970 quando, con la maglia della Tevere Roma, sta disputando una partita di campionato contro la Tharros ad Oristano in Sardegna, a causa di un edema polmolare acuto. Al 32' del primo tempo si accasciava al suolo, nonostante i soccorsi del massaggiatore e dei medici, moriva durante il trasporto in ospedale.
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10 gennaio
Giorgio Scalia
Nuotatore e pallanuotista. Nato a Roma il 18 aprile 1917. Morto in combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale il 10 gennaio 1941 nel canale di Sicilia.
E' con gli allievi della S.S. Lazio (piccola enciclopedia dello sport) nel 1933; inizialmente si applica sui 200 e 400 stile libero. Passa quindi al dorso dove ottiene ottimi risultati. E' secondo ai Campionati Italiani nella prova individuale e vince due titoli con le staffette Artistiche 3 x 100 tre stili,sia tra gli Juniores quanto con i Seniores. Con 1'18"2 ha il quarto tempo in Italia. Vince agli Agonali del GUF Romano e contribuisce alla vittoria societaria nella Coppa Federale A. Nel 1935 non migliora il suo personale, ma riesce comunque ad ottenere ai Campionati nazionali un terzo posto nei 100 dorso e un secondo con la staffetta.
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9 gennaio
La Fondazione della Società Podistica Lazio
Egregiamente raccontata da Mario Pennacchia nel suo libro "Storia della Lazio" edito nel 1969, è molto probabile che la storia della Società Podistica non inizi il 9 gennaio 1900, ma sia da retrodatare di almeno due anni. Da fonti giornalistiche si apprende che già dal 1898 alcuni futuri cofondatori della società biancoceleste, Luigi Bigiarelli, suo fratello Giacomo Bigiarelli, Alberto Mesones e Galileo Massa, partecipavano a gare di nuoto e podismo sotto i colori dell'"Associazione della Gioventù cristiana", un movimento liberale evangelico, anticlericale e con venature massoniche.
Infatti, la creazione di una società ex-novo, la ricerca di una sede sociale e la raccolta di fondi per il mantenimento della stessa, all'inizio del XX secolo non erano un'impresa facile e i ragazzi che la fondarono, per la maggior parte studenti, non erano certo così ricchi se non di animo e di spirito sportivo che in quegli anni aveva cominciato a diffondersi fra i coetanei. Nel 1896 si erano svolti ad Atene i primi Giochi Olimpici dell'era moderna che avevano portato a gareggiare, nella patria di Aristotele, atleti di ogni parte del mondo arrivati con ogni mezzo e dopo viaggi avventurosi. A Roma l'anno 1900 era iniziato con l'apertura della Porta Santa. Papa Leone XIII, pur rinchiuso in Vaticano, aveva indetto l'Anno Santo che portò nella Capitale migliaia di pellegrini.
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Sergio Cragnotti
Presidente, nato a Roma il 9 gennaio 1940 nel quartiere Appio-Latino nei pressi di Porta Metronia.
La data di nascita di Sergio Cragnotti sembra un segno del destino anche per il papà Marcello, che è tifoso laziale in un quartiere prevalentemente giallorosso. L'infanzia è vissuta in una Roma in guerra, tra bombardamenti e l'occupazione tedesca, ma il ragazzino non sembra accorgersene curato e seguito dai genitori insieme ai fratellini e sorelline. Sergio Cragnotti frequenta le scuole fino a diplomarsi all'Istituto Tecnico Commerciale "Leonardo da Vinci", ma non è uno studente modello, anzi preferisce le corse campestri dove vince un titolo studentesco e il calcio all'oratorio. Conosce in quegli anni Flora, una ragazza mora, che diventerà poi sua moglie.
Laureatosi, ha la prima grande occasione della vita nel 1969 quando si trasferisce in Brasile per seguire tre fabbriche di cemento vicino Sao Paulo. Qui, operando bene, aumenta il fatturato facendosi conoscere come valente uomo di finanza ed entra nell'orbita di Serafino Ferruzzi, grande magnate italiano. Nel 1982 si trasferisce a Parigi dove aggancia la Beghin Say, un'azienda del ramo zuccherifici, su richiesta di Raul Gardini. Nel 1988 raggiunge il vertice della Montedison prima come vicepresidente, poi come amministratore delegato. Lo chiamano il "Re delle plusvalenze": comprare società a poco e venderle a tanto, è ciò che gli riesce meglio. Vende a prezzo doppio di mercato i grandi magazzini Standa a Silvio Berlusconi e tratta con Romano Prodi la cessione di Eni. Enrico Cuccia, grande manovratore di finanze in quegli anni, dice di lui: "Cragnotti sarebbe capace di vendere i frigoriferi agli eschimesi."
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