Di Carpegna Nolfo

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Velocista della Sezione di Atletica Leggera. Nato a Roma il 6 febbraio 1913. Era un pronipote del fondatore dell'ASCI (Associazione Scautistica Cattolica Italiana), il conte Mario di Carpegna, che nel 1916 volle creare questa organizzazione giovanile di matrice cattolica in contrapposizione al CNGEI, che aveva un'impostazione laica e finalità pedagogico-educative, fondato nel 1913 da Colombo Carlo Giovanni.

Mal sopportato dal regime fascista, l'ASCI fu abolita definitivamente in due momenti tra il 1927 e il 1928 e sostituito con l'Opera Nazionale Balilla. Nolfo entrò a far parte dell'ASCI nel periodo immediatamente precedente allo scioglimento. In seguito svolse attività clandestina tra il 1928 e il 1930 nel gruppo Roma V come caposquadriglia delle Aquile. Tale attività clandestina seguitò fino al 1931 quando la sorveglianza del regime si fece più stringente. Tuttavia riuscì ad assistere, come esterno, al 5º Jamboree mondiale dello scautismo che si tenne a Vogelenzang, Bloemendaal nei Paesi Bassi dal 31 luglio 1937 al 9 agosto 1937.

Giovane aitante e fisicamente preparato, Nolfo si iscrisse alla neonata Sezione di Atletica leggera della S.S. Lazio e a partire dal 1933 partecipò a diverse competizioni con ottimi risultati nella velocità. Nella Lazio ebbe modo di stringere amicizia sia con Vindice Cavallera che con Edgardo Contini, anch'essi validi atleti e di comuni idee antifasciste. La brevissima vita della Sezione biancoceleste costrinse Nolfo, al pari di Vindice ed Edgardo, a competere nelle gare universitarie di regime come i Giochi Goliardi e gli Agonali con la maglia della facoltà di Giurisprudenza. Le sue prestazioni, a livello cittadino e regionale, furono ottime. SEGUE.