S.S. Lazio Pallavolo

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Storia

Il primo torneo nazionale di pallavolo fu organizzato dalla FIPAV nel 1946. A Roma splendè la stella della formazione Ospedalieri. La Lazio Pallavolo nacque nel 1951 proprio dalle ceneri di quella squadra, grazie all'iniziativa di Giovanni Jommi, che diventò d.s., in un team composto da Renato Marsicola presidente ed Ernesto Calcagni allenatore. Rilevando il titolo della disciolta Ospedalieri, la Lazio partì subito dalla serie A con giocatori provenienti in parte dalla Ospedalieri e in parte dalla Siusi Pallavolo: nella prima stagione 1951-52 si classificò al 6° posto. La stagione successiva vide la Lazio classificarsi al 9° posto e quindi la retrocessione in serie B. Successivamente le defezioni di molti atleti, dello stesso Marsicola e la carenza di strutture idonee furono fattori che contribuirono alla scomparsa della squadra e della sezione Pallavolo. Dovettero trascorrere cinque anni perchè Gianni Turella si presentasse da Gian Casoni proponendogli di rifondare la sezione. Così, con Marsicola nuovamente presidente assieme a Giovanni Capobianco, Gian Casoni vice, Turella nella duplice veste di allenatore e giocatore, la Lazio rilevò il titolo sportivo della Kratos e ripartì dalla serie B. La promozione nella massima serie fallì di un soffio, a causa di un set nel girone finale tra le squadre vincenti i vari gironi della serie B. Il 1963 segnò una svolta determinante: arrivarono Pietro, Giuseppe e Gianni Arrigo assieme ad un gruppo di liceali. Pietro Arrigo divenne allenatore e poi dirigente, passando il testimone a suo fratello Giuseppe, detto "Pippo". Costui resterà alla guida della pallavolo per dodici anni, sfiorando nel 1966-67 la promozione in A, mancata a causa della sconfitta nello spareggio decisivo. Nella stagione successiva, 1967-68, Gian Casoni rilevò Marsicola nella presidenza e la Lazio vinse tutte le partire conquistando nuovamente la serie A. Il 1968-69 ai apre con la sponsorizzazione della Buscaglione e nel mese di settembre la Lazio sconfisse a Firenze i Campioni d'Italia in carica della Ruini. Tuttavia la stagione si concluse con un 10° posto in classifica che costò la retrocessione. A questo si aggiunsero problemi economici e organizzativi che portarono alla fusione con la Canottieri Roma, e si ripartì dalla serie C. In appena due anni si festeggiò il ritorno in B, ma nel 1975-76 e nel 1976-77 il Cus Roma ne rilevò il titolo e ne prese il posto nel torneo cadetto. La sezione pallavolo tornò nuovamente in vita solo grazie ad Ezio Petruccioli, che ne divenne presidente, a Gian Casoni e a Pippo Arrigo. Stavolta per quattro anni; gli ultimi tre videro come allenatore l'ex Bruno Montanari. Nel 1981 la crisi della Lazio calcio coinvolse anche la pallavolo: Gian Casoni dovette mollare per soccorrere la Lazio calcio e solo Petruccioli continuò nelle serie inferiori, al fine di non perdere il titolo sportivo. Nel 1984 un'insegnate di Liceo, Lidia Calò, mise assieme un gruppo di ragazzi e ragazze che grazie alla collaborazione di Gian Casoni e Petruccioli, diedero linfa vitale alla sezione.