E l'aquila volò sul prato dell'Olimpico...

Da LazioWiki.

Stagione

PAGINA IN FASE DI ALLESTIMENTO DA F.M. & G.C.


21 settembre

Dalla prossima partita in casa della Lazio, mercoledì prossimo sullo Stadio Olimpico (Roma), la Società Sportiva ha annunciato che sarà fatta volteggiare un’aquila affittata appositamente dalla squadra portoghese del Benfica. La LAV ha quindi chiesto l’intervento del Corpo Forestale dello Stato e delle Polizie Provinciale e Municipale a tutela delle norme in vigore.

"Siamo contrari per chiari motivi etici ma anche perché si tratterebbe di un’esibizione illegale in base al Regolamento del Comune di Roma per la tutela degli animali, che vieta l’esposizione di volatili selvatici e qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche, nonché per il potenziale reato di bracconaggio visto che l’animale predatore addestrato potrebbe uccidere altri uccelli in un ambito vietato come quello urbano - ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV - inoltre deve essere verificato se l’animale è entrato in Italia con le necessarie certificazioni e se viene detenuto secondo le norme minime vigenti. Insomma, una serie di controindicazioni che dovrebbero indurre invece la S.S.Lazio ad incentivare la presenza dei tifosi allo stadio con altre iniziative, ad aiutare le aquile minacciate dalla caccia illegale, dalla violazione delle aree protette e dall’inquinamento, quei simboli di libertà e fierezza che sono proprio il contrario di un animale addestrato, legato, e dei valori storici della S.S.Lazio".

Corriere della Sera 22 Settembre

Capitale divisa tra fede sportiva e fede ambientalista. Piccolo giallo nel pomeriggio di mercoledì sul previsto volo - la sera del 22 settembre allo stadio Olimpico - della grande aquila che dovrebbe simboleggiare il rinnovato slancio della Ss. Lazio verso i suoi tifosi. Il viaggio sul campo sportivo del maestoso uccello è previsto, secondo il progetto del presidente Claudio Lotito (guarda il video), un quarto d’ora prima dell’inizio della sfida con il Milan (20.30). Ma in mattinata si era diffusa la voce (i maligni dicono messa in giro dai rivali romanisti) che le proteste degli animalisti avessero messo in crisi il Comune di Roma. Ma il dubbio è stato sciolto alle 15.40: il volo ci sarà.

L'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo ha firmato l'autorizzazione: secondo gli ambientalisti una deroga alla legge nazionale sulla protezione degli animali e alle stesse norme comunali che vietano l’esibizione in pubblico di animali sia selvatici che domestici. Ma l'assessorato sostiene che di deroga non si tratta: «In realtà l'articolo 16 del regolamento comunale non è così chiaro - spiegano dall'assessorato all'Ambiente -: parla di divieto di sfruttamento degli animali in attività a pagamento. Ma quella all'Olimpico non ricade in questa casistica: i tifosi pagano per vedere la partita, non l'aquila in volo». Così, in base anche al comma 6 dello stesso articolo 16, «che lascia aperta la possibilità di far esibire animali previa autorizzazione», le carte sono state firmate.

In realtà il dubbio che il volo del rapace addestrato - fatto venire apposta dal Canada - potesse essere fermato dalla legge serpeggiava anche tra i tifosi laziali. Alimentato anche da notizie contrastanti. «Il permesso c'è - ribatteva la Ss. Lazio in mattinata - le carte sono a posto da martedì sera: il volo si farà». Eppure dall'assessorato all'ambiente capitolino non arrivava la stessa versione: «Problemi? Non ci risulta - spiegava l'ufficio stampa - le autorizzazioni sono state firmate mercoledì mattina». Confusione, tante voci, poi la conferma: l'assessore De Lillo ha autorizzato il volo.

In casa Lazio è tutto pronto: l’aquila già portata a Roma, e diretta in serata allo stadio. Da sempre simbolo del più antico club capitolino, il grande rapace ha addirittura fatto le «prove generali» prima a Formello e poi all'Olimpico. In giornata si è cominciato a sfoltire le proposte dei tifosi, invitati a darle un nome, per battezzarla: oltre 4 mila email sono giunte sul sito ufficiale della società. L’iniziativa ha riscosso un successo superiore alle aspettative. L'uccello non volerà altissimo, forse per tener fede all'esortazione dell'allenatore Reja alla vigilia della partita contro i rossoneri: «La Lazio deve volare a bassa quota». Attesa tra i quasi 50 mila spettatori che riempiranno lo stadio Olimpico. L'aquila - secondo la coreografia studiata nei dettagli - planerà dall'alto fin al centro del campo, dove l'attende un grande scudetto della Lazio. Via libera, dunque, alla grande operazione voluta dal presidente Lotito per cercare riavvicinare i tifosi a squadra e società dopo il crollo degli abbonamenti biancocelesti. Spera, Lotito, di far vivere ai suoi tifosi emozioni che li aiutino a riscoprire quel senso di appartenenza che, visti i contrasti tra gran parte della tifoseria ed il numero uno biancoceleste, si sta perdendo.

In casa Lazio non hanno gradito le tante polemiche che l'iniziativa ha suscitato tra gli ambientalisti, e non solo. Dal giorno del suo arrivo dalle Americhe nella capitale il rapace ha provato il suo numero con i falconieri per tre ore al giorno sulle note dell’inno della Lazio. Il volo doveva durare circa tre minuti. Nei giorni scorsi la Lav, la Lega anti vivisezione, si era detta contraria per motivi etici all’iniziativa della Lazio, chiedendo al Corpo Forestale dello Stato di impedire lo spettacolo. E la Lega italiana per la protezione degli uccelli aveva scritto a Lotito: «Eviti un’inutile spettacolarizzazione del calcio e, invece, aderisca ai progetti di salvaguardia dei rapaci promossi dalla Lipu». Appelli inascoltati.

Da Repubblica 23 settembre:

Ancora polemiche sul volo dell'aquila, simbolo biancoceleste, alo stadio Olimpico prima delle partite della Lazio. Appena appresa la notizia dai media il Corpo forestale dello Stato ha iniziato i controlli sulla regolarità dell'iniziativa. Le verifiche sulla regolare importazione dell'esemplare di aquila dalla testa bianca, tipica dei grandi laghi dell'America del nord, ai sensi della Convenzione di Washington che regola il commercio internazionale di animali protetti minacciati di estinzione, sono scattate verso le 14 di ieri, con l'acquisizione di documenti e la verifica dell'esemplare di casa a Formello.

Intanto il Nucleo Investigativo contro i reati in danno agli animali (Nirda) della Forestale ha verificato l'esistenza del rilascio delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti in materia di benessere animale e, in particolare, il rispetto del regolamento del Comune sulla tutela degli animali, approvato dal Consiglio Comunale il 24 ottobre 2005 che, ha spiegato la Forestale in una nota, vieta "su tutto il territorio comunale qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale, l'utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche" ma, ha sottolineato ancola il Cfs, "prevede un'eccezione al divieto, per casi specifici, previo parere dell'ufficio competente per la tutela degli animali, debitamente autorizzate". Le verifiche sono andate avanti fino al tardo pomeriggio a Formello, anche con l'aiuto di un veterinario.

Nel tardo pomeriggio è poi arrivata la lettera del Comune di Roma - dipartimento "Tutela ambientale e del verde" che autorizzava l'utilizzo dell'animale alla presenza costante di un veterinario. Il Corpo forestale dello Stato ha comunque voluto controllare sul campo, che tutto si svolgesse con regolarità. Gli accertamenti continueranno nei prossimi giorni per verificare che tutti gli aspetti connessi al rispetto del regolamento comunale e soprattutto, anche avvalendosi di esperti riconosciuti, per verificare eventuali incompatibilità dell'esibizione dell'animale con le sue caratteristiche etologiche.

Il Messaggero: 23 Settembre:

Proseguirà fino alla fine del mese il sondaggio lanciato dalla Lazio per decidere il nome dell'aquila biancoceleste, che ieri sera si è esibita per la prima volta all'Olimpico prima del match con il Milan.

«La S.S. Lazio, visto il grande successo dell'iniziativa vota il nome dell'aquila, ha deciso di affidare ai tifosi la scelta del nome tramite sondaggio sul proprio sito internet. I quattro nomi più gettonati , scelti sulla base delle preferenze ricevute dai propri tifosi, sono: 1) Libera; 2) Olimpia; 3) Vittoria; 4) Skeggia», fa sapere il club biancoceleste. Il sondaggio sarà on line a partire da domani. Tutti i tifosi potranno votare il nome preferito fino a fine mese.

Il volo dell'aquila ieri sera sull'Olimpico a giudicare dalla mole dei controlli fatta dal Corpo forestale è stato quasi un affare di Stato. Il Cfs ha parlato di «giornata frenetica» per gli agenti speciali anti-maltrattamento, chiamati a garantire che al rapace biancoceleste non fosse torta una piuma. I forestali hanno dapprima verificato la regolare importazione dell'esemplare di aquila dalla testa bianca, tipica dei Grandi Laghi dell'America, ai sensi della Convenzione di Washington che norma il commercio di animali a rischio estinzione. Poi c'è stato il controllo delle autorizzazioni in materia di benessere animale.

Le verifiche si sono protratte fino al tardo pomeriggio a Formello dove, informa il Corpo, «era detenuto l'animale». In extremis è poi arrivato l'ok del Comune di Roma ma «alla presenza costante di un veterinario». Gli agenti del Cfs hanno voluto verificare, sul campo, che tutto si svolgesse con regolarità. Nella task force anti-maltrattamento doveva esserci evidentemente anche qualche supporter della Lazio, visto che i forestali - dopo il volo - si sono messi in posa per una foto con il rapace. Ma, ammonisce il Cfs, l'aquila resta un «sorvegliato speciale» e gli accertamenti continueranno anche nei prossimi giorni per verificare che l'animale non soffra durante le esibizioni.