Pisa (I) Silvestro


Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 4 aprile 1916 e ivi deceduto il 16 dicembre 1975. Figlio di piemontesi emigrati in Argentina esordisce nel campionato argentino nel 1935 con la maglia del Lanus dove rimane due stagioni. Nel 1937 passa all'Indipendiente dove rimane un anno per poi vestire la maglia del Platense. Nel 1939 ritorna alla squadra di Avellaneda da dove la Lazio lo acquista ad inizio stagione 1939/40. Arriva in Italia sulla motonave Oceania assieme a molti altri giocatori oriundi in cerca di ingaggi in Italia. Esordisce con una rete contro il Modena e il primo anno segna 9 reti. Pur avendo svolto il servizio militare in Argentina fu arruolato, assieme a Flacco Flamini nei bersaglieri per dare dimostrazione di italianità. Disputò 4 stagioni in maglia biancoceleste. E' stato uno dei migliori oriundi arrivati nella Lazio e, insieme a Piola, costituì un duo d'attacco pericolosissimo per ogni difesa avversaria. Alla fine del 1943 con la guerra ormai alle porte lascia la Lazio e ritorna in Argentina assieme all'inseparabile amico Flamini, Fazio, Pantò ed il fratello Anselmo. Ripararono a Barcellona, ma la cittadinanza italiana precluse loro la possibilità di essere tesserati nella gloriosa squadra locale. Dopo circa due mesi rientrò in Argentina dove trovò impiego presso il Ministero delle Opere sanitarie di Buenos Aires. Sposatosi con una ragazza anch'essa figlia di emigranti italiani originari di Napoli, ebbe due figli. Per un breve periodo è stato allenatore del Nacional Argentino di Mendoza. Poi siede sulla panchina del Deportivo italiano portandolo dalla terza alla seconda divisione nel 1960. La sua vita in Argentina scorre tranquilla fino alla sua morte rimanendo sempre legato a Roma ed alla Lazio di cui raccontava che ogni domenica ne seguiva le gesta tramite la radio italiana di Buenos Aires.
Con la Lazio colleziona 82 presenze e 32 reti in Campionato.
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Silvestro Pisa
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Una lettera di Pisa all'amico Aldo De Pierro: l'attaccante dopo 30 anni ricorda con immutato affetto i suoi vecchi compagni di squadra
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dal "Corriere dello sport" del 9 novembre 1961