Lunedì 7 maggio 2001 - Genova, stadio Luigi Ferraris - Sampdoria 1990/91-Lazio 1999/00 "Mancio Day" 5-5

Da LazioWiki.

Stagione

7 maggio 2001 - Incontro amichevole - Mancio Day - inizio ore 20.45

SAMPDORIA 1990/91:

LAZIO 1999/00:

Arbitro: Sig. Nicchi (Arezzo).

Marcatori:

Note:

Spettatori: 40.000 circa.


Il biglietto della gara
La coreografia della curva blucerchiata in onore di Roberto Mancini
Roberto Mancini con l'ex compagno blucerchiato Gianluca Vialli

Tratto dal sito ufficiale di Roberto Mancini:

Dopo una straordinaria carriera, culminata con la conquista dello scudetto proprio nel giorno del suo addio al calcio giocato, il 7 Maggio 2001, Roberto Mancini riceve il tributo ufficiale nella emozionante cornice dello stadio Luigi Ferraris a Genova. Un giorno speciale... il "Mancio Day"! In suo onore, per la partita di addio al calcio giocato, si riuniscono le sue due squadre "storiche" in formazione originale: la Sampdoria dello scudetto degli anni d'oro al completo (fra gli altri Vialli e Cerezo ) e la Lazio dello scudetto '99/2000. 40.000 tifosi gremiscono gli spalti, con la curva sud compatta a inneggiare come ai vecchi tempi "Bobby goal" e i suoi compagni di tante vittorie. Tutti lì, in piedi ad applaudire Roberto nel "suo" stadio. Tra i tantissimi amici, svetta un tifoso davvero "speciale": è il mitico Paolo Mantovani, che appare sorridente sugli schermi giganti, tra l'emozione collettiva, per unirsi simbolicamente a questa grande festa dello sport. Anche lui a rivedere e gustarsi le gesta del "suo" Mancio, ancora una volta in quello stadio, ancora con i colori della Samp. Un'emozione davvero unica! Ma l'emozione più forte forse la prova proprio il festeggiato, Roberto Mancini, che nell'occasione riesce a coronare il suo sogno più bello e impossibile: far giocare a nel mitico Stadio Marassi i suoi figli Filippo e Andrea, per fargli provare quella gioia che soltanto da lì, calpestando quell'erba si può capire. Ma Roberto, si sa, è uno che i sogni sa trasformarli in realtà...


Da La Stampa dell'8 maggio 2001:

E' stata più una recita che una esibizione la partita dell'addio di Mancini al calcio, con i figli, Filippo e Andrea, che hanno giocato gli ultimi minuti, uno con la Samp dello scudetto '91, l'altro con la Lazio campione l'anno scorso. I ragazzini, come da copione, hanno segnato, impresa che non è riuscita al padre né a Vialli nonostante i molti tentativi. Per una sera Marassi (almeno 25 mila gli spettatori presenti) ha rivisto gli eroi di una stagione irripetibile.Mancini ha voluto che arbitrasse Nicchi, con il quale ebbe un litigio violentissimo in un Atalanta-Sampdoria che gli costò 4 giornate di squalifica. Ieri si sono abbracciati. E Pagliuca ha preso posto tra gli applausi sotto la curva sampdoriana: l'ultima volta, in Coppa Italia, con il Bologna, gli piovvero addosso persino i rubinetti. L'unica riappacificazione mancata è quella con la famiglia Mantovani, che ha snobbato l'invito: il filmato d'omaggio al vecchio presidente Paolo ha riempito abbondantemente il vuoto.


Da La Repubblica dell'8 maggio 2001:

Era la sua festa e se l'è gustata sino in fondo. Roberto Mancini ha dato l'addio definitivo al calcio giocato, divertendosi e divertendo come ai bei tempi nel match esibizione tra la Samp del '91 e la Lazio che ha conquistato lo scudetto lo scorso anno. Trentamila persone a Marassi come all'epoca dello scudetto blucerchiato, cori e applausi per il tecnico della Fiorentina, che per una serata ha potuto dimenticare le amarezze del campionato dopo la sconfitta di Verona. Mancini a tratti ha deliziato con colpi di tacco a aperture illuminanti, cercando il gol ad effetto. Nel finale con lui hanno giocato anche i due figli Andrea e Filippo (uno con la maglia della Samp e uno con la Lazio) che hanno segnato un gol per parte, dopo le reti di Cerezo, Simeone, Mihajilichenko e Ravanelli e prima del sigillo di Conceicao. Lui, Roberto, dopo 20 minuti del secondo tempo ha smesso la maglia della Samp per indossare quella della Lazio.



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