Articolo del giorno

17 settembre
Giuseppina Crugnola
Nuotatrice. Nata il 17 settembre 1920. Soprannominata "Puccia". Era considerata tra le più efficienti quattrocentiste italiane dei primi anni '40. Giuseppina Crugnola ottenne il record italiano sulla distanza dei 1500 metri stile libero il 3 luglio 1937 con il tempo 28'40"6. Campionessa d'Italia 1941 sui 400 metri stile libero con il tempo 6'05"9 a Trieste il 13-14 settembre. ► Clicca qui per continuare la lettura

Roberto Sesena
Difensore e allenatore, nato a Reggio Emilia il 17 settembre 1956.
Dopo aver militato nella Polisportiva Risorgimento viene acquistato dalla Sassolese. Durante una partita amichevole disputata dalla Lazio il 14 agosto 1973 contro la squadra emiliana, viene notato dai tecnici laziali e chiamato a giocare l'amichevole Anguillara-Lazio Mista 0-6 dell'8 novembre successivo. La prova è positiva e viene acquistato. ► Clicca qui per continuare la lettura

16 settembre
René Van de Kerkhof
Attaccante, nato a Helmond (Olanda) il 16 settembre 1951. Nome completo: Reinier Lambertus.
Nazionale olandese (insieme al fratello gemello Willy), due volte vicecampione del mondo nel 1974 e 1978, fu acquistato nell'estate 1980 dal direttore generale della Lazio Luciano Moggi di concerto con il presidente Umberto Lenzini smanioso di rilanciare la Lazio dopo lo scandalo del Calcioscommesse. ► Clicca qui per continuare la lettura

15 settembre
Fausto Coppi
Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il 15 settembre 1919 e deceduto a Tortona, probabilmente per malaria, il 2 gennaio 1960.
La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la S.S. Lazio Ciclismo prese il via nei primi giorni del 1945. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il 9 gennaio con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del Corriere dello Sport Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche Pietro Chiappini, un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia. Fausto rivela che in due anni passati in guerra sul fronte africano, quasi completamente trascorsi in prigionia, non ha mai messo i piedi sui pedali di una bicicletta. Solo da pochi giorni utilizza una vecchia Legnano che uno sportivo di Somma Vesuviana, Giuseppe D'Avino, gli ha messo a disposizione a seguito di un suo appello pubblicato su un giornale. La bici però ha un telaio da 56 centimetri e a lui occorre una più grande, da 60, per potersi allenare nel miglior modo possibile. Nel campo britannico, il campione (vincitore del Giro nel 1940 e detentore del record mondiale dell'ora) gode di una naturale, immensa popolarità tra i suoi compagni e notato questo il Tenente Towel, che lo comanda, gli ha promesso qualche licenza per potersi allenare. ► Clicca qui per continuare la lettura
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