Cacciola Martina


Pro Reggina 97 (2013/14)

Pro Reggina 97 (Giugno 2012)

Pro Reggina 97 (2011/12)

l'Olimpia Bagnara (2010/11)
Martina Cacciola, nata a Scilla in provincia di Reggio Calabria il 24 marzo 1992, è un portiere di Calcio a 5 Femminile.
Ha iniziato a coltivare la sua passione per il calcio proprio nella piccola cittadina dove è cresciuta, Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, All'età di 5 anni inizia il suo percorso calcistico nella scuola calcio del "Pro Bagnara". Dopo una parentesi nell'Under 14 dell'"Olimpia Pallavolo", comincia a giocare a livello agonistico al Calcio a 5 nell'Olimpia Bagnara, sotto la guida del padre, e diventa Capitano della squadra conquistando la Coppa Calabria CSI. Nel Dicembre 2010, con la stagione 2010/11 in corso, approda alla Pro Reggina disputando il "Campionato Regionale Calabro di Serie C" nel ruolo di portiere e conquista la Coppa Regionale e la Promozione in Serie A (istituita la stagione successiva). Il 29 maggio 2012 conquista lo Scudetto con la Pro Reggina e il 29 settembre 2012 la Supercoppa Italiana, giocata al Pala Botteghelle contro il Kick Off Milano. Rimane alla Pro Reggina per altri due anni (3 stagioni e mezzo totali), dopodichè veste la maglia della Lazio C5 Femminile nella stagione 2014/15 centrando immediatamente il primo obiettivo stagionale (Supercoppa Italiana 2014) nell'incontro molto particolare disputato contro la Ternana. Anche se durante la sua prima stagione biancoceleste non ha avuto molto spazio a disposizione, ha confermato la sua presenza alla Lazio C5 Femminile per la stagione successiva (2015/16).
Luglio 2011 - Ingaggio alla Pro Reggina
Martina Cacciola, una calciatrice da Serie A Il capitano dell'Olimpia Bagnara, Martina Cacciola, e' stata ingaggiata dalla Pro Reggina di Mister Enzo Tramontana, appena approdata alla Serie A. La sua candidatura era stata "caldeggiata" dall'amica e compagna di squadra Pamela Presto, sapendo che Martina ha classe da vendere e che, nonostante la giovane età, ha già l'esperienza di un veterano. Infatti, Martina ha già vinto con la maglia della Pro Reggina, anche se in porta, ruolo da lei non proprio graditissimo, anche se, vista la sua padronanza coi piedi, può conferire il vantaggio dell’uomo in più pur giocando tra i pali, cosa non incomune nel Calcio a 5 (ricordiamo che Feller, portiere della nazionale, ha fatto svariati gol). Il commento del suo allenatore nonchè padre, Raimondo Cacciola: “Questa è una situazione che mi rende contento e scontento allo stesso tempo. Sono contento per lei perché è una grande possibilità, ma sono anche scontento perché mi mancherà una pedina fondamentale per l’Olimpia. Comunque, spero sappia sfruttare quest’occasione al meglio e si faccia valere sul campo”. Martina ha designato Concetta Tripodi come sua erede, tecnicamente parlando, anche se “deve aggiustarsi la testa e migliorare tanto”, dicendo anche che la squadra, nonostante la sua assenza, può ancora farsi valere, grazie anche all’apporto di alcune giovani che stanno pian piano esplodendo, prima su tutte Ylenia Soldano, che possiede carattere, combattività ed anche dei bei numeri. Presto consegnerà la sua fascia di capitano, quella fascia con cui ha portato la squadra sulla piazza d’onore nel campionato provinciale dello scorso anno e alla vittoria in Coppa Calabria pochi giorni fa. In bocca al lupo, capitano. Vincenzo Laurendi.
Fonte: www.costaviolaonline.it (commento del 29/07/2011)
Giugno 2012 - Scudetto con la Pro Reggina
Intervista a Martina Cacciola, Campionessa d'Italia di Calcio a 5. Classe '92, appassionata al calcio fin da bambina, Martina Cacciola puo' essere definita una rarita', qui a Bagnara. Ha giocato in tutti i ruoli, dotata tecnicamente e di una sicurezza tale da effettuare giocate di fino come colpi di tacco o dribbling, tiro preciso, micidiale in fase realizzativa, ma sa anche mettere le compagne davanti alla porta. Ha un approccio mentale da vincente, difficilmente sbaglia le partite, dato che si impegna e rimprovera le compagne di squadra anche nella partitella d’allenamento. Comincia a giocare a livello agonistico nell’Olimpia Bagnara, sotto la guida del padre, Raimondo Cacciola, e nel 2011 viene chiamata nella Pro Reggina. Conta nel suo palmarès il secondo posto nel campionato del 2010, la Coppa Calabria nel 2011 ed il terzo posto nel Campionato 2012 per quanto riguarda l’Olimpia Bagnara, vince lo scudetto con la Pro Reggina, come portiere. In quest’intervista ci racconta il percorso calcistico ma anche le emozioni, e ci tiene a precisare: “dedico questa vittoria alla mia squadra, che nonostante le difficoltà si è dimostrata la più compatta, alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, in particolar modo ai miei genitori che hanno fatto mille sacrifici per accompagnarmi agli allenamenti, al mio ragazzo che mi è stato sempre vicino e soprattutto a mio zio che adesso non c'è più.” Com'è stato il primo anno di Serie A? Il primo anno di Serie A è un anno da incorniciare sia per me che per la mia squadra perchè ci fa entrare di diritto nella Storia. Vincere un campionato di Serie A, nella sua prima edizione, se si pensa che l'obiettivo principale era la salvezza è un qualcosa di straordinario. Uno scudetto vinto meritatamente dal gruppo, contro ogni pronostico ma soprattutto contro tutto e tutti. Quali sacrifici hai dovuto affrontare? Bene o male i sacrifici li abbiamo dovuti affrontare tutti. Io, Politi, Violi e Trovato Mazza eravamo le cosiddette "straniere" visto che non siamo di Reggio. I quattro allenamenti settimanali facevano sì che io mi dividessi durante la settimana tra università e campo, senza aggiungere le lunghe trasferte con partenza al sabato. Fortunatamente le mie compagne si sono dimostrate sempre disponibili nell'ospitarci a dormire. Quindi, durante la settimana vedevo pochissimo la mia famiglia. Qualche racconto particolare? Ci sarebbe tanto da raccontare di questo anno fantastico. Oltre a compagne di squadre ho trovato anche delle vere amiche che mi vogliono bene come una sorella. Tutto è iniziato il 24 agosto col ritiro di Mannoli e fino all'ultimo giorno abbiamo lottato una per l'altra, abbiamo gioito ed esultato insieme. Ognuno di noi ha dato il suo contributo nella conquista di questo scudetto. Cosa potevamo chiedere di più di questo sogno che si è realizzato? Com’è nata la tua passione per il calcio? La mia passione per il calcio nasce da bambina, andavo a scuola calcio ed ero l'unica femmina. Non me ne sono mai vergognata perchè per me il calcio è la più grande passione ed il più bello sport che ci sia. Ricordo ancora quando giocavo in piazzetta con i miei compagni che preferivano me ad altri ragazzi. Sono ricordi di cui ne vado fiera perché sono cresciuta con sani valori e non davanti a dei videogiochi che rendono i bambini e ragazzi di oggi schiavi. Il calcio ti insegna molti valori e ti aiuta a crescere, e poi anche se giochi a calcio non vuol dire perdere la femminilità, la Pro Reggina l'ha dimostrato facendo il calendario con il quale ha voluto mandare un forte messaggio a tutte le ragazze. Da 5 anni a questa parte ho conosciuto questo sport, il calcio a 5, e me ne sono innamorata. Io amo vedere le partite di calcio e soprattutto la mia amata Juventus ma preferisco giocare a Calcio a 5, uno sport che va valorizzato e seguito maggiormente. A chi ti ispiri quando giochi? Alla Pro Reggina, visto il mio ruolo non potrei che ispirarmi al più forte portiere del mondo di Calcio a 5, Stefano Mammarella, capitano della nazionale azzurra. Sarebbe facile dire a Buffon da buona juventina, ma il Calcio a 11 e il Calcio a 5 sono due sport completamente diversi, con movimenti diversi, spazi diversi. Un grazie lo devo a mister Politi che ha sempre creduto in me e nelle mie potenzialità e che soprattutto si è dedicato a me durante la stagione. Ma vorrei anche ringraziare il mio ragazzo che, essendo anche lui portiere di Calcio a 5 ormai da diversi anni, mi ha dato molti consigli che mi sono serviti. In realtà, preferisci fare il portiere o il giocatore di movimento? Io nasco come giocatrice di movimento, ho sempre giocato avanti anche quando frequentavo la scuola calcio, ma il ruolo del portiere è stata più una sfida con me stessa. In porta mi trovo a mio agio, è un ruolo che richiede molta responsabilità e sicurezza, non nascondo che ho ancora molto da imparare, ma penso sia logico per una ragazza che non ha mai giocato in questo ruolo. Io in porta ci sto come se fosse da una vita che ci gioco. Nel Calcio a 5 il portiere è un ruolo molto delicato e molto importante ma questa sfida non mi ha mai spaventata. Finora ho avuto ragione io, diamo tempo al tempo, ma se dovessi tornare a giocare avanti non mi dispiacerebbe affatto. A chi ti sei affezionata di più? Onestamente ho un bellissimo rapporto con tutte le mie compagne di squadra. Ma non posso nascondere il mio attaccamento a Pamela Presto che va al di là del rettangolo di gioco. Se anch'io faccio parte di questo gruppo, lo devo pure a lei, perchè è stata lei che mi ha portata alla Pro Reggina. Pamela per me è ormai come una sorella, abbiamo un bellissimo rapporto. Non di meno è quello che ho con il capitano Valentina Siclari. A loro due mi lega una profonda amicizia, siamo sempre insieme. Per me giocatrici e persone come loro non ce ne sono molte, più uniche che rare. Qual è il tuo più bel ricordo? I ricordi sono tanti e tutti belli non saprei quale scegliere tra tutti…è veramente difficile. Forse il più recente, la conquista dello scudetto e l'abbraccio con le mie compagne. Un giorno veramente incredibile. Cosa si prospetta nel tuo futuro calcistico? Il mio futuro è ancora incerto, spero di poter giocare ancora in Serie A chissà forse ancora nella Pro Reggina. Adesso mi godo questo momento, per il mio futuro c'è ancora tempo. Vincenzo Laurendi.
Fonte: www.costaviolaonline.it (commento del 04/06/2012)
Agosto 2014 - Arrivo alla Lazio C5 Femminile
Dalla Pro Reggina arriva anche Martina Cacciola. E' la quinta calabrese che approda alla Lazio, altra pedina fondamentale nello scacchiere della ex Pro Reggina ufficialmente non iscritta al prossimo campionato di Serie A, vincitrice dello scudetto tre stagioni fa. Quindi, ricapitolando, dopo il capitano Pamela Presto, Valentina Siclari, Marcella Violi e da quest’anno Antonella Corio, ecco Martina Cacciola, classe ’92, portiere di grande valore e prospettiva. La Lazio così può chiudere anche il reparto dei portieri al top, con tre giocatrici che farebbero gola a chiunque. "Ringrazio la Lazio, Valerio Piersigilli e Leonardo Schiavoncini per avermi dato la possibilità di giocare nella squadra più forte d’Italia – ha dichiarato Martina Cacciola. Per me è un sogno che si realizza giocare con alcune tra le giocatrici più forti del mondo. Sarà da stimolo allenarsi con Giustiniani e Silva Pereira Ana Catarina, due portieri che stimo e considero molto forti da cui posso solo imparare. Da loro e con loro cercherò di migliorarmi il più possibile per crescere ancora di più. Ci tengo a ringraziare il mio ex preparatore Paolo Rosi che in due anni mi ha insegnato tantissime cose che mi hanno portato, oggi, a giocare con i colori biancocelesti. Qui mi sento a casa conoscendo già quasi tutte le ragazze e spero di non deludere le aspettative loro e della società che ha puntato su di me”.
Fonte: SS Lazio C5 Femminile (commento del 24/08/2014)
Agosto 2015 - Conferma
Martina Cacciola pronta al riscatto: "Alla Lazio per dimostrare chi sono". Continuano le conferme in casa Lazio e stavolta il si arriva dalla “porta” e più precisamente, geograficamente parlando, dalla Calabria. Martina Cacciola dopo un anno difficile e complicato soprattutto a causa di problemi di salute, è pronta a rimettersi in gioco. Tanti anni alla Pro Reggina e ora il secondo in biancoceleste. “Qui faccio parte di una realtà consolidata e illustre come la Lazio e di un gruppo ormai stabilizzato e unito. Insomma, era facile decidere di rimanere”. Quest’anno tra problemi fisici e scelte tecniche è stato un anno non semplice per te. Obiettivi per la prossima stagione? “Nonostante le difficoltà dell’anno passato ho deciso di rimanere a maggior ragione per darmi una seconda possibilità. La speranza è di avere più spazio e poter dimostrare le mie qualità”. L’arrivo di Roberto Lelli è stato importante secondo te per la Lazio? “Sicuramente. Alla squadra mancava una guida tecnica capace di gestire il gruppo e di aiutare ogni singola individualità. Spero e penso che Lelli sia capace di tirar fuori da ognuna di noi il meglio, poi il resto dovremo farlo noi. Quest’anno ci sono tutti i presupposti per lavorare bene e aiutarsi l’uno con l’altro sarà importante”. E poi qualche nuovo innesto, cosa ne pensi? “Per quanto riguarda la rosa è innegabile che ci sia stato un ridimensionamento ma questo non precluderà il fatto di lottare per obiettivi importanti. Non sempre servono “i nomi” per vincere, il gruppo è più importante”. Due gironi e un campionato che si preannuncia interessante, come la vedi? “Senza dubbio quest’anno assisteremo a un campionato molto più competitivo e imprevedibile ma la mia speranza è vedere prima o poi una serie A con un unico girone. Una vera e favolosa serie A”.
Fonte: SS Lazio C5 Femminile (commento del 19/08/2015)
Palmares
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Supercoppa Italiana nel 2014/15
Scheda aggiornata a Agosto 2015.
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