Fiorini Giuliano

Attaccante, nato a Modena il 21 gennaio 1958 e deceduto a Bologna il 5 agosto 2005.
La carriera di Fiorini decolla nel Bologna, con il quale esordisce a diciassette anni in Serie A. Tra il 1974 e il 1980 Giuliano viene ceduto in prestito nelle serie minori prima al Rimini e al Brescia poi, dopo una nuova breve parentesi con i rossoblu, si trasferisce in comproprietà al Foggia e al Piacenza in serie C1. Con gli emiliani Fiorini vince la classifica cannonieri 1979/80 segnando 21 reti in 34 partite. A seguito di quella grande stagione il Bologna lo riscatta, tenendolo con sè in Serie A. L'esperienza di Fiorini con i felsinei si conclude nel 1982 con una amara retrocessione in Serie B. L'attaccante rimane nel massimo campionato passando al Genoa, con cui rimane sotto contratto per tre anni, intervallati da un campionato con la Sambenedettese nel torneo cadetto. La Lazio lo acquista nel 1985 dai liguri. Fiorini disputa due stagioni in Serie B con i biancoceleste: 48 presenze e 10 reti in Campionato. Nel 1987 - all'epilogo della drammatica stagione dei "-9",nella partita terminata 1-0 contro il L.R. Vicenza - Giuliano segna sotto la Curva Nord il gol che permette alla Lazio di accedere agli spareggi di Napoli e continuare a sperare nella salvezza, poi ottenuta grazie a una vittoria contro il Campobasso. Ceduto al termine della stagione, il centravanti modenese passa al Venezia SSC e quindi al Siena. Chiude la carriera agonistica nel 1990 con la Ternana. Dopo una breve, e fallimentare, esperienza in panchina con L'Aquila poche settimane dopo il ritiro, negli anni successivi Giuliano intraprende la carriera dirigenziale. E' stato direttore sportivo fra le altre di Massese, Spezia e Reggiana oltre che direttore generale della Pro Vasto. Molto amato da tutti i tifosi delle squadre in cui ha militato per il suo carattere dentro come fuori dal campo - sarà per sempre giocatore iconico di Lazio e Bologna - gravemente malato ai polmoni Fiorini muore prematuramente a soli 47 anni.
Centravanti generoso romantico e imprevedibile, in parte genio e in parte sregolatezza - fumava molto anche negli anni della sua attività agonistica - pur essendo rimasto solo due stagioni a Roma, Fiorini è assurto a simbolo del carattere indomito di quella Lazio che si salvò dal baratro della Serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione inflitti da una discussa decisione della giustizia sportiva. Il pianto a dirotto di Giuliano e la corsa verso i tifosi dopo il gol al Vicenza sono parte dell'immaginario collettivo di generazioni e generazioni di appassionati biancocelesti. In occasione della Festa del Centenario biancoceleste, il 9 gennaio 2000, l'effige di Giuliano campeggiava su uno dei teloni preparati dai tifosi e raffiguranti il volto dei personaggi più importanti della storia laziale.

Fonte ssl1900.com
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