Via Col di Lana 8

Nel 1966 la Lazio spostò la sua sede in una palazzina costruita agli inizi degli anni sessanta in Via Col di Lana n. 8, nel quartiere Prati, a circa 100 metri dalla nobile Piazza Mazzini.
La strada si trovava anche a pochissimi passi dagli uffici della Rai e anche dal Teatro delle Vittorie, sede per anni degli show televisi più importanti. Sotto il portone della sede c'era poi uno dei più famosi bar di Roma, frequentato dai più in voga attori, giornalisti e produttori che gravitavano nell'ambiente televisivo. Gli uffici della società erano ubicati al primo piano del palazzo e davano tutti sulla strada.
Lì, per oltre 20 anni si è svolta la vita societaria.

All'ingresso si trovava la biglietteria, sempre affollata di tifosi che acquistavano i tagliandi per le gare domenicali o gli abbonamenti annuali. Tra il 1972 e il 1974, nel periodo d'oro della Banda Maestrelli fu addirittura dirottata al teatro Monte Zebio a 20 metri, per non intasare l'entrata, vista la richiesta costante e pressante dei tifosi che portarono molti soldi nelle casse non sempre piene della società. Di fronte alla biglietteria c'era la porta del settore giovanile, dove dimorava il ragionier Angelini, sempre in cerca di far quadrare i conti.
Sopra, al primo piano, a destra c'era il mitico Umberto Lombardini, divenuto più che un custode della sede.

Sempre sulla destra c'era la porta del direttore Vona, mentre a sinistra c'era l'ufficio del presidente Umberto Lenzini. L'immancabile Gigi Bezzi faceva la spola tra il campo di allenamento e la sede, dove era impegnato ad organizzare i viaggi per le trasferte e la sistemazione logistica della squadra, aiutato dal giovane Maurizio Manzini che da operatore esterno riusciva a risolvere molte situazioni legate al pernottamento dei giocatori o ai viaggi più lunghi che non potevano essere effettuati in pullman. Maestrelli aveva invece la sua scrivania a Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli. In quegli uffici, si discutevano i rinnovi dei contratti, fra le urla dei giocatori che volevano sempre di più, le strategie del calciomercato e le assemblee societarie. Oltre a Lenzini, sono lì passati come presidenti anche il fratello Aldo, Casoni, Chinaglia, fino a Gian Marco Calleri. Nel 1987 la Lazio lascia la storica sede dopo 21 anni per andare nei nuovi uffici di Via Margutta.