Gascoigne Paul John
Biografia
I Primi passi di un giovane talento
Entrò a far parte delle giovanili del Newcastle United nel 1983, esordì in prima squadra nel 1985. Con la squadra bianconera ha giocato 107 partite mettendosi in luce come uno dei migliori talenti inglesi, nel suo ruolo di ispiratore del gioco. Passato al Tottenham Hotspur nel 1988, fece il suo esordio nella nazionale di calcio inglese contro la Danimarca. Proprio con la maglia della nazionale si mette in luce a livello mondiale con i mondiali in Italia.
Dai Mondiali alla Lazio
In quel periodo il mondo è ai suoi piedi, ha portato l’Inghilterra al miglior mondiale della storia dopo la vittoria in casa, la Lazio sta per comprarlo per la cifra pazzesca di 26 miliardi di lire. E’ l’ultima partita prima di andarsene, la finale di coppa d’Inghilterra, e Gascoigne vuole strafare. Poco prima "Gazza" ha "infortunato" un avversario con tackle da codice penale, la tragedia è nell’aria: fa un’altra scivolata paurosa su Gary Charles e si rompe i legamenti crociati del ginocchio destro, ma non se ne accorge. Si alza, va in barriera, il Nottingham segna su punizione, e mentre gli avversari festeggiano lui si accascia al terreno vinto dal dolore.

Stagioni belle e tormentate
Arriva in Italia con grandi clamori, anche se con qualche dubbio riguarda la sua integrità fisica. Si mette poco in luce sui campi di gioco, mentre viene messo spesso sotto accusa per il suo carattere ribelle e per il comportamento al di fuori del campo, spesso caratterizzato da una guasconeria sopra le righe. In tre stagioni alla Lazio realizza 6 gol in campionato, il primo dei quali contro la Roma all'89' minuto di un derby molto combattuto. Subito dopo questo goal Gazza corse sotto la curva nord in lacrime abbracciato da tutti i suoi compagni. Per questo, ma anche per il suo carattere particolarmente affine alla storia della Lazio e alla lazialità, Gazza è rimasto nei cuori dei tifosi della Lazio, e ancora oggi è considerato uno dei simboli della tifoseria biancazzurra.

L'Addio alla Lazio e la triste parabola discendente
Non si arresta la spirale di guai in cui e' precipitato Paul Gascoigne. Il 5 Maggio 2008 viene ricoverato in ospedale a Londra dopo aver tentato il suicidio in un lussuoso hotel di Knightsbridge. Gazza ha chiesto al personale del Millennium Hotel un coltello per tagliarsi i polsi e, quando e' arrivata la polizia, chiamata dalla direzione, lo ha trovato che tentava di affogarsi nella vasca da bagno. Gascoigne, affetto da manie depressive e sottoposto a un ricovero coatto in una clinica psichiatrica, era arrivato in albergo nel primo pomeriggio con un abito leopardato e mezza bottiglia di gin. Salito in camera, ha riferito un testimone, ha ordinato alcolici che gli sono stati negati. A quel punto ha chiesto una bistecca e poi ha corretto l'ordine per farsi portare solo un coltello da bistecca. Lo staff, allarmato, ha chiamato la polizia e al loro arrivo gli agenti hanno trovato la stanza buia e piena di cicche di sigarette. Gazza era nudo nella vasca da bagno e ha detto che stava tentando di affogarsi. Gascoigne ha dapprima opposto resistenza dando in escandescenza, poi ha accettato di salire sull'ambulanza e di farsi ricoverare quando gli e' stato assicurato che non sarebbe finito in cella e non gli avrebbero messo le manette. Pertanto, ha riferito la polizia, nei suoi confronti non sono stati adottati provvedimenti L'incidente segna una nuova drammatica tappa nella via crucis di Gascoigne, da anni alle prese con problemi di alcol e difficolta' personali. A febbraio 2008 Gazza era stato arrestato in base a una legge sulle infermita' mentali dopo aver creato scompiglio in un albergo di Gateshead, vicino a Londra. Era stato dimesso dopo due settimane di cure disintossicanti. Il 3 Maggio 2008 l'ex idolo dei tifosi inglesi aveva dovuto lasciare un altro albergo per aver fatto scattare l'allarme anti-incendio fumano in camera. Successivamente si era fatto tingere i capelli di rosso e poi si era fatto rapare a zero. Gascoigne ha lasciato il mondo del calcio dal 2005, quando e' terminato il suo incarico di allenatore dei dilettanti del Kettering Town.