11 Marzo 1974

Da LazioWiki.

Scrive La Gazzetta Dello Sport:

Questa Lazio che secondo alcuni aveva il limite di non aver ricambi ormai vince con una certa tranquillità anche presentando formazioni rammendate come ieri. Maestrelli ne prende atto dimostrandosi svelto a cogliere quelle soluzioni che arrivano a irrobustire la squadra. Dicevano fosse conservatore, taccagno nel variare temi ed uomini, gli rimproveravano nella scorsa stagione di aver stremato di fatica i soliti della catena di montaggio ritenendoli insostituibili. Nella Lazio del boom anno secondo pare invece di riscontrare la grande novità d'una formazione che non è più di undici che cantano e portano la croce. Non è vero? Maestrelli sorride e dice: Ho sempre cercato di lavorare al meglio con quanto passava il convento. Nella scorsa stagione non ho potuto troppo ampliare i quadri più per cause oggettive che per i miei specifici pallini. Poi nell'estate ci siamo dati da fare, abbiamo operato qualche acquisto, sono venuti Borgo, Inselvini ecc. e la Lazio è diventata forse più forte, più tutelata nelle sue possibilità .. Signor Maestrelli: vi siete sbarazzati del Cesena togliendovi un altro sfizio. Il Cesena vi aveva sempre dato fastidio nella stagione prima di ieri.Ora comincia la settimana importante .. Direi che il Cesena anche ieri ha dimostrato d'essere formazione ben attrezzata. Sono servite due prodezze personali, anzi un opportunismo e una prodezza, per sbloccare una sfida che col passare dei minuti poteva diventare sempre più difficile e arruffata. Ora siamo qui a capo di altri sette giorni e speriamo bene. Per me il campionato si vince e si perde ogni domenica, mi sembra di averlo già evidenziato ... . Diciamo che le concorrenti più temibili sono rimaste Napoli e Juventus. Il Napoli soprattutto, secondo alcuni. Bah, è difficile da stabilire; Per quanto mi riguarda ho sempre temuto il Napoli. Mi pare che dissi alla fine del girone d'andata che il Napoli era stata la squadra capace di metterci meglio il bastone in mezzo alle ruote. Ho anche detto che in aprile, allorché giocheremo al San Paolo, sapremo qualche cosa di più concreto in relazione a questo scudetto di cui tanto si parla. Noi continuiamo a vivere alla giornata. Non abbiamo paura di niente, ma allo stesso tempo non sottovalutiamo nessuno. Questo è anche il campionato degli scherzi che non t'aspetti tipo Vicenza a San Siro .... Nell'andata contro l'Inter la Lazio pareggiò proprio per voler strafare. Dopo il gol di Chinaglia infatti si volle dare spettacolo, col risultato di patire la zuccata di Bedin. Era un'altra Lazio quella?. Direi che i giocatori sono sempre quelli, solo che questo a punto da Pulici, a quelli della panchina sono convinti di poter reggere. Una fuga lunga, grande così, destinata a finir bene. Solo io vivo settimana per settimana e cerco di dimensionare e sdrammatizzare Ieri è arrivato il primo gol di Nanni. Il mediano-gol della scorsa stagione potrebbe tornar utile nel concitato finale di stagione .. Nanni - risponde Maestrelli - ha modificato il suo gioco, non è che abbia improvvisamente dimenticato come si tira da mezza distanza. La botta da venti metri è il suo numero preferito, solo che ci sono degli schemi da rispettare. La Lazio non esalta i singoli ma il collettivo. Anche Chinaglia e Wilson sono in funzione del collettivo. Domenica potrebbe rientrare Re Cecconi e Inselvini per contro potrebbe congedarsi tornando nell'ombra in attesa di nuove chiamate. E'importante avere Re Cecconi a San Siro? Comincia una settimana e pertanto lavoreremo per trovare le scelte più opportune. L'Inter è in gran forma e ha cominciato una lunga rincorsa. Re Cecconi giocherà se potrà garantire al cento per cento il suo abituale rendimento. Inselvini, ormai, è uno della squadra e su nessun campo ormai potrebbe sballare. E' stato ampiamente collaudato. Con la sua umiltà e la sua diligenza ha fatto un po' la fortuna della Lazio nel periodo drammatico, allorché molti pensavano che tutte le cose belle dovessero finire crudelmente .

Tom Maestrelli passa e chiude. Da domani rientra con la Lazio nell'habitat di Tor di Quinto. C'è da preparare la prima delle ultime tre partite decisive. Secondo il pensiero comune infatti, superando il doppio esame di San Siro e San Paolo di Napoli senza danni, dopo trentadue anni Roma torna capoccia.