15 Aprile 1974

Da LazioWiki.

Scrive La Stampa:

La Lazio insiste, la Juventus perde terreno. I biancocelesti non lo dicono apertamente, forse più per scaramanzia che per timore, ma sono ormai convinti di poter riportare sulle sponde del Tevere il secondo scudetto capitolino, dopo quello conquistato dalla Roma oltre trentanni fa. Per domenica prossima la squadra di Maestrelli è attesa a S. Siro da un Milan che sarà prevedibilmente distratto più dal secondo incontro con il Borussia che dal campionato. Ma se per caso la Lazio dovesse perdere a Milano e la Juventus riuscisse ad accorciare le distanze con un successo sulla Sampdoria?

« Saremmo sempre in corsa — risponde Chinaglia — non credo infatti che quattro gare saranno sufficienti ai bianconeri per riprenderci. Non abbiamo ancora dalla nostra parte la sicurezza matematica di considerarci campioni, la Juventus ci incute ancora un po' di timore, ma non nella stessa misura di alcune settimane fa. Come Chinaglia, la pensano anche i suoi compagni. Maestrelli, però, continua ad impartire ordini precisi; « Finché non saranno i numeri a dirci che abbiamo vinto il titolo, non voglio sentir parlare di scudetto ».

Gli atleti obbediscono ma in cuor loro già pregustano la gigantesca festa promessa da Lenzini ai romani. In questa atmosfera di ottimismo, che i prudenti richiami di Maestrelli riescono a contenere a stento, si affaccia però un'ombra che guasta in parte i sogni biancocelesti. Cominciano a profilarsi le ripercussioni della notte brava » dell'Olimpico, quando una folla scatenata di teppisti, aizzata dal comportamento degli stessi giocatori laziali, tentò di invadere il campo durante l'incontro con gli inglesi dell'Ipswich. I bollenti atleti biancoazzurri arrivarono perfino ad aggredire gli avversari provocando un duro referto arbitrale che andò a finire sul tavolo della commissione disciplinare dell'Uefa.

Il pesante verdetto decretò la squalifica della Lazio per un anno da tutte le competizioni europee inclusa, naturalmente, la Coppa dei Campioni. Ora che i biancocelesti hanno serie possibilità di aggiudicarsi lo scudetto, comincia in tutti ad emergere l'amarezza per non poter partecipare alla prestigiosa competizione. Lenzini tenta di consolarsi facendo affidamento in un'amnistia che, secondo lui, il prossimo 22 maggio durante la riunione del comitato dell'Uefa che però ha in calendario la discussione di altri problemi. A favore di una rappresentanza italiana alla Coppa dei Campioni con la squadra seconda in classifica, si sarebbero pronunciate le federazioni francese, svizzera, spagnola e tedesca occidentale alle quali si sarebbe decisamente opposta la federazione inglese. Se i britannici manterranno il loro atteggiamento intransigente, appare assai improbabile che gli altri membri dell'Uefa vorranno correre il rischio di una pericolosa frattura. Quindi, se sarà scudetto, sarà amaro per la Lazio e forse non sarà dolce neppure per la squadra che riuscirà a conquistare la seconda poltrona. dovrebbe essere promulgata in occasione dei campionati del mondo. Ma possiamo fin da ora affermare che le speranze sono destinate a sfumare. Un qualificatissimo esponente della nostra Federazione ha ribadito che il regolamento dell'Uefa non prevede alcuna sanatoria. Non è mai accaduto anche per altre società colpite da provvedimenti disciplinari. Nel mondo imprevedibile del calcio nulla è impossibile. Al momento, però, non esistono basi concrete per la concessione di una amnistia alla Lazio. Si parla di probabile partecipazione italiana alla Coppa con la seconda squadra classificata. Ma anche questa ipotesi non trova molto credito essendo Il torneo riservato esclusivamente al vincitori del titolo dei loro rispettivi campionati. Tuttavia dei due argomenti si parlerà probabilmente.