16 Novembre 1973

Da LazioWiki.

Esclusione per un anno dalle competizioni Uefa e diecimila franchi svizzeri di multa (circa 2 milioni di lire): queste sono state le decisioni adottate nei confronti della Lazio dalla commissione disciplinare dell'Uefa riunitasi a Zurigo. La società biancazzurra è stata punita per gli incidenti accaduti all'Olimpico mercoledì 7 novembre durante la partita con gli inglesi dell'Ipswich. Nessun provvedimento disciplinare è stato preso verso i giocatori laziali mancando una documentazione precisa su quanto accaduto negli spogliatoi al termine della gara. La punizione è stata quindi inflitta alla società romana soltanto per la tentata invasione del campo e per il lancio di bottiglie e altri oggetti contro la terna arbitrale. La movimentata vicenda ebbe inizio quando il direttore di gara, l'olandese Van der Kroft, concesse al 65' di gioco un calcio di rigore contro la Lazio per un fallo in area commesso da Oddi ai danni di Woods.

La decisione dell'arbitro fece saltare i nervi al pubblico e ai giocatori biancazzurri, i quali stavano tentando di rimontare le quattro reti subite in Inghilterra. Al momento della concessione della massima punizione, la Lazio era in vantaggio per due gol a zero. Vijoen aveva appena messo a segno il calcio di rigore, quando dalla tribuna Monte Mario e dalla Curva Nord cominciarono ad entrare in campo i primi invasori bloccati prontamente dalla polizia. In un baleno l'Olimpico si trasformò in una bolgia sfrenata mentre Van der Kroft veniva sballottato dagli agitatissimi giocatori laziali. Il gioco riprese fra le proteste del pubblico che assumeva atteggiamenti sempre più minacciosi. Dagli spalti continuavano a piovere proiettili di varia natura. Il lancio si infittì quando le squadre si avvicinarono al sottopassaggio che immette negli spogliatoi. Le vetrate della curva Sud andarono in frantumi sotto i colpi dei teppisti.

Frammenti di vetro furono scagliati verso il direttore di gara, i guardalinee e i giocatori ospiti che furono costretti ad esibirsi in velocissimi slalom per evitare di essere colpiti. Gli episodi più gravi accaddero poi fra gli atleti delle due squadre. Ci fu una zuffa generale. Il portiere Best rimase ferito ad una gamba. L'allenatore Robson dichiarò più tardi che i suoi giocatori erano stati proditoriamente assaliti dagli avversari e rivolse parole di fuoco verso i dirigenti della Lazio, accusati di non aver saputo evitare l'aggressione. Evidentemente l'arbitro non assistette alla scena e non ha quindi potuto fornire agli organi disciplinari dell'Uefa precisi particolari sulla zuffa e su chi realmente la provocò. L'unica cosa certa apparve il comportamento pacificatore di Chinaglia che venne posto in risalto dallo stesso allenatore inglese. Gli incidenti proseguirono fuori dei cancelli dell'Olimpico fra le forze dell'ordine e gruppi di tifosi che tentavano di forzare l'ingresso di Maratona. Soltanto a tarda notte agenti e carabinieri riuscirono a ristabilire l'ordine dopo aver esploso contro la folla inferocita numerosi candelotti lacrimogeni.