17 Novembre 1973

Da LazioWiki.

Scrive La Stampa: Il presidente della Lazio, Umberto Lenzini, deve essersi probabilmente distratto la sera in cui accaddero i gravi incidenti all'Olimpico. Per il dirigente biancoazzurro l'accaduto, come al solito, è stato "montato esageratamente da certa stampa". Insomma, per lui non è successo proprio nulla. Si sfiora quasi il ridicolo quando anche nell'apprendere la punizione inflitta dall'Uefa al suo club, il presidente laziale continua ad accusare il nostro giornale di aver inventato tutto. Gli abbiamo chiesto un parere sulle decisioni prese a Zurigo e Lenzini ha risposto seccamente: "Io con lei non parlo. Avete ignobilmente montato i fatti. Ripeto, a lei non voglio rivolgere la parola" ed ha riattaccato la cornetta del telefono.

E' comprensibile il nervosismo di un dirigente che vede la sua squadra esclusa per un anno dalle competizioni europee. A questo punto, però, dobbiamo far rilevare che il nostro giornale si è reso colpevole soltanto di aver riferito una scrupolosa cronistoria della vicenda. La libertà di stampa è un prezioso bene comune il cui significato forse sfugge al presidente biancazzurro. Le altre reazioni dell'ambiente laziale sono apparse improntate ad una serena accettazione del verdetto. "La sentenza e consona ai fatti — ha dichiarato Maestrelli — che tuttavia sono stati deformati dalle polemiche". Giorgio Chinaglia è apparso amareggiato, ma spera nel ricorso che la società probabilmente presenterà agli organi disciplinari dell'Uefa. "Un anno di squalifica è abbastanza pesante — ha detto il centravanti azzurro — ci chiude l'accesso al giro internazionale in cui la Lazio aveva parecchie probabilità di inserirsi anche in questa stagione".

Il capitano Wilson si è preoccupato prima di tutto di conoscere se erano stati adottati provvedimenti nei confronti di giocatori. Una volta ricevuta questa assicurazione, il "libero" laziale, che era stato indicato come uno dei maggiori responsabili della zuffa con gli inglesi, è partito al contrattacco: "La sentenza della Commissione disciplinare dimostra che mister Robson ha dichiarato il falso — ha detto Wilson — e dimostra che in giro c'è tanta malafede. Gli episodi sono stati ridimensionati. Ora tutto appare sotto una luce diversa". Wilson deve avere tirato un sospiro di sollievo dopo la grande paura perché sapeva benissimo cosa era avvenuto sul campo e all'ingresso degli spogliatoi. A differenza del suo "distratto" presidente Lenzini. Per fortuna dei giocatori l'arbitro non ha assistito alla zuffa tra italiani e inglesi.