22 Febbraio 1974

Da LazioWiki.

Scrive La Stampa:

L'amichevole di martedì prossimo con la Germania Ovest è la penultima partita di preparazione ai « mondiali ». Valcareggi, da tempo, ha ormai le idee chiare circa l'ossatura della squadra che ha già sostenuto numerosi collaudi positivi: deve unicamente registrarla (in base alle sue necessità ed alle Indicazioni del campionato] aggiornarla e completare la « rosa » del ventidue che prenderanno parte alla spedizione in Germania Ovest. L'esigenza di trovare una valida alternativa a Burgnich e gli infortuni capitati a Riva e Re Cecconi hanno costretto Valcareggi ad inserire qualche novità nel « club Italia » e a modificare la formazione-base rispetto a quella che aveva trionfato a Wembley. Martedì all'Olimpico ci sarà il debutto di Wilson e il rilancio di Chiarugi, cinque anni dopo il suo esordio in maglia azzurra. Facce nuove oggi al raduno di Coverciano. Tra i convocati si rivede Juliano, che è In gran forma e potrebbe essere utilizzato nel secondo tempo e c'è la - matricola Oddi. Giuseppe Wilson, dopo una lunga anticamera in panchina, verrà provato, quasi certamente per 90 minuti, a Roma. E' tempo d'esami per il capitano della Lazio: martedì c'è la laurea in azzurro, giovedì l'esame di diritto commerciale per la laurea in legge. L'esame più importante e senz'altro quello calcistico — dice Wilson, nato 27 anni fa a Darllngton, in Inghilterra. — Dovrei essere facilitato dal fatto che si gioca a Roma. Se dovesse andar male, meriterei una prova d'appello, se invece andrà tutto bene potrei confermare la candidatura a vice Burgnich. Esordire In nazionale all'Olimpico è per me un grosso traguardo. E' tutto ». In abiti civili Wilson ha l'aspetto di un gentleman: elegante, gesti misurati, linguaggio forbito. In campo si trasforma: diventa un « flghter » e spesso litiga. Perché questa metamorfosi? Diciamo che non mi tiro indietro — replica. — Se non avessi certe reazioni non potrei nemmeno giocare. Fisicamente non sono un drago. Però non c'è malafede. Dopo il novantesimo minuto tutto finisce e con i miei avversari sono più amico di prima. Mi ha molto amareggiato, ad esempio, la discussione che ho avuto con Altafini. Per me è un capitolo chiuso. José deve capire che la posta in palio era importantissima: Wilson, come libero, non si ispira a nessuno. Dice: « Anche volendo non potrei somigliare a quei grandi giocatori che sono Beckenbauer e Burgnich. Cerco di essere me stesso, cioè essenzialmente un difensore che si è fatto una lunga esperienza in tutti i ruoli della difesa. Se mi sgancio qualche volta, nella Lazio, è perché ormai recito un copione a memoria e tutto è facile. In nazionale dovrò farlo con meno frequenza ». — Lei pensa che il suo impiego contro i tedeschi dipenda anche dal fatto che la Lazio è prima in classifica? Sarebbe un controsenso far giocare i primi e trascurare gli altri che nel loro ruolo sono i migliori — spiega Wilson — Non è giusto fare una valutazione in base alla classifica ». Burgnich invece pensa che se la Lazio non fosse al comando, a Roma avrebbe giocato ancora lui. Non fa comunque polemiche ed accetta le decisioni di Valcareggi — che considera l'interista titolare a Monaco — ma garbatamente contesta al ct. di aver annunciato ai giornali che voleva parlargli mentre avrebbe potuto comunicargli per telefono che, all'Olimpico, sarebbe andato in panchina.