27 Aprile 1974

Da LazioWiki.

Anche se l'avversario si chiama Genoa (penultimo in classifica, praticamente condannato alla serie B) i biancoazzurri della Lazio non mutano programma: prima di mezzogiorno tutti sono al solito albergo sull'Aurelia dove trascorrono assieme le ore d'attesa. Comunque, rispetto ad altre volte, della partita quasi non si parla, si discute invece dell'avvenire, che per la Lazio dovrebbe essere « avvenire scudettato ». C'è chi spera che il duello con la Juventus possa chiudersi già domenica prossima in occasione del viaggio a Torino, e c'è chi sogna un'amnistia per poter partecipare alla Coppa dei campioni a cui la Lazio non potrebbe iscriversi per gli incidenti successi durante la gara con gli inglesi dell'Ipswich. Maestrelli invece teme questo generale ottimismo, e continua a ripetere che prima di fare i progetti bisogna vincere. « Genoa — dice Maestrelli — non ha nulla da perdere e giocherà con la rabbia della disperazione ». Poi pensa alla situazione della sua squadra, ed anche lui diventa più tranquillo. I laziali stanno tutti bene, saranno in gara anche gli acciaccati Frustalupi e D'Amico. Alla scarsa prestazione di domenica scorsa a San Siro nessuno pensa più. Dopo il match con il Milan le critiche al gioco dei laziali erano state severe, ma il risultato utile (un prezioso pareggio) ha chiuso ogni polemica. Contro il Genoa — assicura Maestrelli — i miei dimostreranno che la brutta prova di San Siro aveva origini contingenti. C'è insomma piena fiducia. Del resto, Il Genoa non dovrebbe costituire un avversario impossibile. Anche Silvestri ammette che la partita sembra segnata: « Per noi — dice il trainer dei rossoblu — non c'è nulla da fare. Loro sono sulle ali dell'entusiasmo, noi siamo nella fossa della disperazione. Comunque assicuro che i miei si batteranno sino allo spasimo per uscire dallo stadio con dignità ». La formazione del Genoa è ancora in alto mare: Bordon non sta bene. Zoppica, e Silvestri sarebbe propenso a sostituirlo o con Mariani o portando in avanti Bittolo. Si tratta di una gara di « testacoda », ed il pronostico ha un solo indirizzo. I tifosi laziali, seguendo le previsioni del presidente Lenzini sperano per domani in una « grassa vendemmia » all'Olimpico e sperano anche di avere buone notizie da San Siro. Maestrelli smorzando l'entusiasmo afferma: La Juventus è squadra che si arrende soltanto all'ultimo minuto dell'ultima gara. Si è appreso intanto che la chiusura della vertenza giudiziaria fra il rappresentante di commercio Romano Eugenio Roncari e Maestrelli, Chinaglia, Re Cecconi, Garlaschelli e Wilson è costata ai laziali un milione di lire. L'accordo preannunciato alcuni giorni fa. è stato raggiunto ieri davanti al pubblico ministero dottor Scopelliti. Maestrelli ed i giocatori verseranno al Roncari un milione, che verrà devoluto ad un vecchio giocatore di calcio in disagiate condizioni economiche.