2 Gennaio 1974

Da LazioWiki.

Scrive La Stampa: E' stato un capodanno felice per la Lazio e i suoi tifosi. La squadra biancoazzurra continua a marciare decisa in vetta alla classifica. La rete segnata al Milan negli ultimi secondi di gioco viene considerata un segno della sorte amica, componente necessaria nel calcio, come in qualsiasi vicenda della vita, per raggiungere importanti traguardi. La Lazio è dunque lanciata verso la conquista del titolo? Le premesse sembrano consistenti. A sentire il presidente Lenzini, non ci sono dubbi: « disputeremo la Coppa dei Campioni — ha dichiarato — desidero far notare che ho azzeccato anche stavolta il risultato della partita con il Milan ». E' sicuro anche del risultato finale? Messo di fronte alla precisa domanda che implica una delicata responsabilità anche per un veggente bravo come lui, il presidente ha cercato di sfumare il tono un po' baldanzoso: « Daremo ancora tante soddisfazioni ai nostri sostenitori — ha replicato, scegliendo una diplomatica via di mezzo —. Per ora la Lazio si propone l'obiettivo di rafforzare la sua posizione. Sarebbe già un grosso successo conquistare il titolo di campioni d'inverno... in attesa di quello d'estate ». Anche il prudentissimo Maestrelli comincia ad accarezzare sogni di gloria. E' penetrato tanto nelle vesti di « allenatore scudetto », da non resistere all'emozione quando Re Cecconi gli ha regalato il gol del successo. Dopo una notte trascorsa tranquillamente, sotto l'effetto del sedativi, il trainer si è ripreso. Durante la gara con il Milan la panchina laziale sembrava una ciminiera. Senza quasi accorgersene, Maestrelli aveva bruciato oltre 40 sigarette. I suoi nervi sono saltati dopo novanta minuti di tensione e si è ritrovato disteso sul lettino dell'infermeria assistito dal dr. Ziaco. « Ora sto benissimo — ha rassicurato il tecnico —, domani sarò regolarmente a Tor di Quinto per la ripresa degli allenamenti. E' stata una grossa partita quella disputata dai miei ragazzi contro il Milan. Abbiamo acciuffato la vittoria all'ultimo minuto. Avremmo meritato già in precedenza di portarci in vantaggio. Però devo riconoscere che anche i nostri avversari potevano segnare, specialmente quando abbiamo subito un piccolo sbandamento in seguito all'espulsione di Petrelli e all'uscita di D'Amico ». Sulla sostituzione del giovane attaccante con Franzoni, il tecnico ha precisato di aver scelto l'ex brindisino e non il difensore Facco, perché voleva vincere. « Per tentare la via del successo a volte bisogna rischiare — ha aggiunto —, tanto più che se avessi fatto entrare Facco avrei liberato Sabadini, l'uomo di D'Amico, oppure avrei dovuto rivoluzionare tutto lo schieramento. I fatti mi hanno dato ragione ». Sul futuro della Lazio, Maestrelli ha deciso di sfoderare finalmente un po' d'ottimismo dopo che lo abbiamo sentito ripetere, per tutta la scorsa stagione, che la sua squadra lottava soltanto per evitare la retrocessione. « Il principale obiettivo della Lazio — ha detto — è quello di disputare lo stesso campionato dell'anno passato ». — Se dovesse formulare un augurio oppure una previsione in questo giorno che segna l'inizio dell'anno, cosa risponderebbe? « Che il 1974 si concluda per noi come il 1973 — ha risposto Maestrelli —. Possibilmente, però, con un punto in più ».

In serie A il giudice sportivo ha squalificato Petrelli (Lazio) e Simoni (Genoa) per tre giornate e per una Benetti (Milan) e Galdiolo (Fiorentina). Petrelli è stato squalificato «per aver colpito un avversario a gioco fermo, nonché per avere assunto nell'allontanarsi dal campo in seguito all'espulsione, atteggiamento irriguardoso nei confronti del guardalinee; già ammonito, nel corso della gara, per protesta avverso una decisione arbitrale