3 Aprile 1974

Da LazioWiki.

Scrive La Stampa:

Sette mesi di reclusione, ma con tutti i benefici di legge: è questa la pena che i giudici della quarta sezione penale del tribunale hanno inflitto oggi a Carlo Rossi, il solitario invasore dell'Olimpico, in occasione di Roma-Lazio. Rossi era entrato in campo per protestare contro l'arbitro ed alcuni giocatori laziali, ma la sua azione fu bruscamente interrotta da uno dei suoi beniamini, il calciatore Rocca. Questi, placcandolo con una perfetta mossa da rugbista, lo consegnò ad una decina tra agenti e carabinieri. Stamane, con il rito direttissimo, si è svolto il processo. Carlo Rossi, evidentemente « rinsavito » durante la detenzione a Rebibbia, aveva perduto lo spirito battagliero che domenica scorsa l'aveva spinto ad invadere da solo il campo. « Giuro sulla mia bambina, signor giudice — ha detto durante l'interrogatorio — che non volevo far male a nessuno, ma lei capisce... la passione del giuoco... il tumulto della folla... quando ho visto Chinaglia lanciare il pallone contro un nostro giocatore non ci ho più visto. Ma ora non metterò più piede all'Olimpico. Lo giuro ». L'istruttoria dibattimentale ha confermato che Carlo Rossi entrò in campo un quarto d'ora dopo l'inizio del secondo tempo, quando era stato appena battuto con esito favorevole il calcio di rigore contro la Roma. Ancora amareggiato da questo evento. Rossi vide Chinaglia fare un gesto che ha ritenuto poco sportivo nei confronti di un avversario e perciò decise di entrare in campo. Il pubblico ministero, Scopelliti, pur riconoscendo che Rossi agì sotto la spinta psicologica del tumulto della folla che gremiva gli spalti, ha chiesto, con la concessione di tutte le attenuanti, dieci mesi di reclusione.

La Roma pagherà duramente per le intemperanze dei suoi tifosi. Il giudice sportivo, esaminati i rapporti ufficiali, ha inflitto al campo della società gialiorossa due giornate di squalifica. Sulla decisione dell'avvocato Barbè ha pesato, fra l'altro, la solitaria invasione di un romanista, avvenuta due minuti dopo l'assegnazione del calcio di rigore alla Lazio. L'arbitro Gonella è stato molto preciso nel suo rapporto e ha rilevato che già prima dell'inizio della gara « sostenitori della squadra ospitante, uno dei quali salito sulla tettola del passaggio degli spogliatoi del campo, lanciavano un centinaio di frutti contro i giocatori della squadra ospitata che si erano presentati sul terreno di gioco ». Inoltre, Gonella ha annotato che « durante la gara sostenitori della squadra ospitante lanciavano in campo, ad intervalli, oltre un centinaio di frutti, contenitori di birra e bottigliette di plastica senza colpire; che all'ottavo minuto del secondo tempo uno spettatore indossante una sciarpa dai colori giallorossi superava il sistema di protezione del campo ed entrava sul terreno di gioco, portandosi oltre la linea mediana del campo e dirìgendosi di corsa verso l'arbitro con intendimenti aggressivi; che detto spettatore, giunto a venti metri circa dall'arbitro, veniva bloccato da alcuni giocatori della squadra ospitante e successivamente da agenti della forza pubblica che lo allontanavano dal campo; che al fischio di chiusura della gara, sostenitori della squadra ospitante, che si trovavano vicino all'entrata del passaggio agli spogliatoi, lanciavano in campo diverse centinaia di bottigliette, frutti, due bottiglie da un litro, due ombrelli ed altri oggetti, tanto da costringere i giocatori a fuggire di corsa negli spogliatoi stessi ».

Non ha rilevato invece, Gonella, alcun gesto provocatorio da parte di Chinaglia e compagni, per cui il giudice sportivo non ha preso provvedimenti nei confronti dei giocatori della Lazio se non per lievi infrazioni commesse durante il gioco. Chinaglia, il maggior indiziato, è stato multato di 20 mila lire per proteste. Per quanto riguarda le due giornate di squalifica, il giudice sportivo ha dovuto tener conto anche della recidività della società gialiorossa. che è stata pure multata di trecentomila lire per lanci di candelotti fumogeni e mortaretti. Per lo stesso motivo la Lazio ha avuto quattrocentocinquantamlla lire di ammenda. Per effetto della squalifica, la Roma non potrà giocare all'Olimpico domenica prossima contro il Vicenza e domenica 21 aprile contro l'Inter