4 Aprile 1974

Da LazioWiki.

Scrive La Stampa:

La Lazio imbocca la dirittura d'arrivo. Il traguardo dello scudetto comincia a delinearsi. Ma riuscirà la squadra di Maestrelli a resistere allo sprint delle inseguitrici? Dopo il combattutissimo derby con la Roma, i suoi tifosi non hanno più dubbi. Vedono già cucito sulle maglie dei biancoazzurri lo scudetto. Maestrelli, invece, non cede alla tentazione. Se la Lazio riuscirà a fregiarsi del titolo, il trainer biancoceleste finirà per meritare l'Oscar della prudenza. Per i giornalisti a caccia di sensazioni, non è certamente il personaggio ideale. Anzi, è decisamente monotono con quelle dichiarazioni che sono sempre le solite: « Andiamo avanti domenica per domenica. Il nostro segreto è quello di non montarci la testa ». Non si può dar torto ad un allenatore che a forza di racimolare punti partita per partita, si trova in testa alla classifica. Ma un pizzico di baldanza non guasterebbe. In fondo, sì tratta sempre di un gioco. Una battuta, anche scherzosa, contribuirebbe a sdrammatizzare il clima sempre più teso che sta coinvolgendo la capolista. Il logorio del primato si sta insinuando pericolosamente. La Lazio continua, infatti, a far punti, ma in queste ultime domeniche ha dato l'impressione di avere smarrito la sua sicurezza. La sorte è venuta a darle una mano piuttosto consistente sotto forma di calci di rigore che sono risultati determinanti ai fini del risultato. Si dirà: la Lazio riesce a procurarsi i tiri dagli undici metri per il suo gioco che la porta a giostrare in continuazione nell'area avversaria. Giusto. Ma perché non viene usato lo stesso metro con le squadre che si battono con i biancoazzurri? Spesso i campionati si vincono anche con una serie di circostanze favorevoli oltre alla bravura calcistica che tuttavia la Lazio ha dimostrato di possedere. Quindi viva la Lazio!

Domenica, però, ci sarà un Napoli tutt'altro che rassegnato a contrastarle il passo. Nonostante le disgrazie che si sono abbattute a ripetizione sulla società partenopea, gli uomini di Vinicio pare che abbiano tutte le intenzioni di consolidare la fama del San Paolo dove soltanto il Milan è riuscito quest'anno a portarsi via i due punti Per la Lazio farà caldo. La squadra di Vinicio fiuta la possibilità di conquistare il secondo posto che le potrebbe consentire di disputare addirittura la Coppa dei Campioni se verrà deciso di far partecipare al torneo la seconda classificata (la Lazio è stata squalificata dall'Uefa per un anno in seguito agli incidenti con l'Ipswich). Ma non è ancora detto che saranno i biancazzurri a finire in testa alla graduatoria. Un passo falso al S. Paolo e il campionato sarà ancora in discussione. Il bollentissimo Chinaglia non accetta una ipotesi dal genere. Ha promesso di trascinare la sua squadra anche in questa partita che si annuncia decisiva.

Domenica il centravanti, quando ha visto la sua squadra in svantaggio contro la Roma, ha perso le staffe. Si è esibito in una serie di atteggiamenti provocatori nei confronti del pubblico e degli avversari. Lui, che è un istintivo, ha messo a nudo il nervosismo che serpeggia sotto l'apparente calma dei compagni. Per timore delle rappresaglie minacciate dai romanisti, Long John si è nascosto per due giorni in una località tenuta segreta. Ieri è riapparso a Tor di Quinto, salutato dai suoi ammiratori, dimostrando di aver riacquistato coraggio, di essere pronto per lo scontro di Napoli. Non ha mancato di esibirsi nel consueto comizio contro i giornalisti romani che, secondo lui, «vorrebbero distruggere uno dei più grandi centravanti che abbia mai avuto il calcio capitolino ».

Modestia a parte, Chinaglia si sente una specie di ottavo re di Roma e come tale vuole essere considerato. Al S. Paolo, però, gli servirà talento e tanto coraggio. I tifosi partenopei, che non furono invitati alla cena della riconciliazione allestita dai dirigenti di Lazio e Napoli, non hanno ancora dimenticato il pugno alzato del goleador biancoceleste da cui spuntava un paio di corna Per quel gesto Chinaglia rischiò anche una querela da parte di due sostenitori partenopei, rientrata per i buoni uffici di amici comuni. Maestrelli per prudenza ha deciso di condurre la sua squadra, sabato prossimo, in una località segreta a molti chilometri da Napoli. Se la Lazio non riceverà un'accoglienza amichévole, dovrà ringraziare ancora una volta il suo esuberante condottiero che continua a prendersi gioco della folla che paga il biglietto, con il tacito consenso degli organi disciplinari della Lega i quali fanno finta di non vedere.