Campionato 1973/74 giorno per giorno - Giugno 1974

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Contesto Storico

Si dimette il governo Rumor. Non riesce a trovare un accordo per fronteggiare la crisi economica. Il presidente Leone respinge le dimissioni. Diventa immediatamente operativo il nucleo antiterroristico creato dal generale Dalla Chiesa. In sostituzione del Servizio Informazioni Generali e Sicurezza Interna viene costituito l’Ispettorato Generale per l’azione contro il Terrorismo diretto da Emilio Santillo e con un organico di 300 uomini, Santillo era stato questore di Reggio Calabria durante la rivolta dei capoluoghi. La Corte di Cassazione riunisce i processi per la strage di piazza Fontana trasferendo la competenza a Catanzaro. Si svolgono le elezioni regionali in Sardegna, vince la sinistra. Viene istituita la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), a cui è affidato il compito di controllare il mercato mobiliare italiano. Muore a Roma il politico e ideologo dell’estrema destra Julius Evola. Indro Montanelli corona un sogno che coltiva dal 15 marzo 1972: diventare il direttore di un quotidiano che faccia concorrenza al giornale di via Solferino, un vero e proprio “anti-Corriere”. Esce così il primo numero del Giornale nuovo, grazie anche ai finanziamenti della Montedison.


Sabato 1 Giugno

Domenica 2 Giugno

Lunedì 3 Giugno

Martedì 4 Giugno

Giuseppe Wilson voleva tornare a casa. Quando stava per comunicarlo a Valcareggi ha avuto un ripensamento ed ha deciso di andare sino in fondo all'avventura mondiale. La sua crisi non è di natura tecnica: non rivendica il posto che appartiene, per il momento, a Burgnich. E' una crisi psicologica con profondi risvolti umani. Il capitano laziale, alle prese con serie preoccupazioni familiari (ha il figlio malato), è stato anche assalito dal timore di non riuscire a sopportare un « ritiro » di un mese. Mentre ci sono giocatori che farebbero carte false pur di prendere parte alla spedizione azzurra in Germania, c'è anche chi pone la famiglia al di sopra della carriera. Il dramma di Wilson — dramma peraltro superato — va capito. Dopo una stagione stressante anche se ricca di sacrifici e coronata dalla meritata conquista dello scudetto, è comprensibile che un atleta senta l'esigenza di rilassarsi, non abbia più la voglia di sottoporsi ad altri grossi sacrifici, sia pure nell'ambito della nazionale e con la prospettiva di giocare in Coppa del mondo. A tutto questo si aggiunga il problema del figlio malato e si ha il quadro completo. Ci sono altri esempi illustri e recentissimi: Barry Hulshoff e Gerry Muhren, rispettivamente « libero » e centrocampista dell'Ajax, erano considerati due punti di forza della rappresentativa olandese ma, ritenendosi affaticati, hanno chiesto ed ottenuto di rimanere a casa. Se non ci saranno colpi di scena dell'ultima ora, Wilson partirà regolarmente per la Germania. Entro domani Vaicareggi dovrà presentare alla Fifa l'elenco definitivo dei 22 giocatori a sua disposizione, che poi sono quelli già presenti a Coverciano ed ai quali è stato assegnato stamane il numero di maglia che porteranno per tutta la durata della competizione iridata. Valcareggi ha dunque rischiato di dover sostituire, come quattro anni or sono, un giocatore della « rosa » all'ultimo momento, e pare che il posto di Wilson sarebbe toccato a Cera. Questa volta si sarebbe trattato di un « forfait », mentre alla vigilia della partenza in Messico Anastasi rimase vittima di un malanno e dovette, a malincuore, rinunciare al viaggio oltre Atlantico. Adesso Anastasi parte. Sarà riserva di Chinaglia, ma non dispera di conquistare il posto di centravanti che era suo fino alla partita di Wembley con l'Inghilterra.

Mercoledì 5 Giugno

Giovedì 6 Giugno

Venerdì 7 Giugno

Sabato 8 Giugno

Domenica 9 Giugno

Lunedì 10 Giugno

Martedì 11 Giugno

Mercoledì 12 Giugno

Giovedì 13 Giugno

Venerdì 14 Giugno

Sabato 15 Giugno

Domenica 16 Giugno

Lunedì 17 Giugno

Anche se qui nessuno ha il coraggio di dirti niente, se girano al largo o al massimo ti chiedono come stai, ho capito che non giocherò contro l'Argentina. E' inutile che dichiarino il contrario, non bisogna essere falsi ». Giorgione Chinaglia, dopo una notte di riflessione, vuota il sacco e « spara » sulla Nazionale. Senza muovere offese allo «staff» azzurro, Chinaglia, sull'ingresso del « Mon Repos », esprime il suo punto di vista tecnico e — come Gianni Rivera in Messico — contesta la sua esclusione dalla formazione che scenderà in campo mercoledì a Stoccarda contro gli argentini e la « staffetta » di sabato scorso con Anastasi. Lo sfogo di « Long John » era nell'aria nonostante le dichiarazioni distensive. Ieri appariva cupo, imbronciato: pare che in mattinata si fosse rifiutato di stringere la mano a Valcareggi e che 10 avrebbe fatto più tardi su ordine di Carraro. Pare addirittura che sabato sera, a Rottach Egern, per attenuare la sua rabbia, abbia chiesto un whisky, ad un cameriere dell'hotel Bachmair. Stamane, durante il « rendez-vous » con i giornalisti Chinaglia non ha resistito: aveva un grosso peso sullo stomaco e se ne è liberato alla sua maniera. Chinaglia vinto uno scudetto da protagonista, vinta la classifica dei cannonieri, riteneva di essersi conquistato anche un posto al sole nella Nazionale: alla prima occasione, invece, è stato sostituito. Per Chinaglia il colpo è difficile da assorbire. « Ammetto di aver sbagliato a fare un gesto di stizza al momento della mia sostituzione, mentre le telecamere lo divulgavano a milioni di telespettatori, anche se altri fanno di peggio — dice Chinaglia —. Nessuno mi può rimproverare per quella reazione istintiva. Per il resto non cambio idea. E' chiaro che ne ho sofferto. Valcareggi, durante l'intervallo, mi aveva avvertito che dopo una decina di minuti della ripresa avrebbe messo Anastasi al mio posto. Sono tornato in campo con la voglia di strafare. Ho cercato il gol a tutti i costi per costringere il commissario tecnico a tornare sulle sue decisioni ed è per questo che ho tirato da posizione difficile anziché passare a Riva che era ben piazzato. (n.d.r.: e bravo Chinaglia, ha anche il coraggio di dirlo). Ho fatto l'egoista, io che sono altruista, che mi sacrifico per la squadra. Molti però non vogliono darmi questo riconoscimento. Vorrà dire che in futuro mi regolerò di conseguenza, penserò più a me stesso e mi sacrificherò meno. La Nazionale mi costringe a modificare anche le mie caratteristiche tecniche ». — Non ritiene sia un controsenso — gli chiedono — che il capocannoniere del campionato, vincitore dello scudetto, stia fuori dalla Nazionale? « Tutto è un controsenso. Non è forse un controsenso che qui ci siano solo tre laziali? Forse noi dobbiamo vincere otto scudetti per essere considerati mentre ad altri ne basta uno ». — L'Argentina dovrà aggredire l'Italia, per cercare di vincere dovrà scoprirsi favorendo il contropiede azzurro. Lei si riterrebbe adatto per la partita di mercoledì? — Al posto di Valcareggi io farei giocare Chinaglia. Potrei rendere al meglio perché l'Argentina scenderà in campo con l'acqua alla gola. Dicono che i biancocelesti sudamericani picchiano, ma ci sarà un arbitro di polso, 11 sovietico Kasakov che è in grado di tenere sotto controllo la partita ». — Accetterebbe un'eventuale « staffetta » con Anastasi? « Accetto di andare in panchina, in tribuna, ma non voglio sentir parlare di staitene programmate, che sono sempre negative. Chi va in campo per primo vuol sempre strafare e finisce per non combinare nulla di buono ». — Contro Haiti è stato sostituito perché gli avversari continuavano a far muro e ci voleva un attaccante più agile: questa è la spiegazione di Valcareggi... • Quando sono stato sostituito stavamo vincendo 2-1. Mi sembra che la spiegazione tecnica di Valcareggi di sostituirmi con un uomo di manovra sia infondata. Mi avevano anche detto che avrei giocato le prime due partite, invece... Ma queste considerazioni non servono a nulla. E' come scoprire l'acqua calda. Si fanno le riunioni, si invitano i giocatori a parlare apertamente e poi ad aprire bocca sono solo due. o tre, quelli che alla fine ci rimettono sempre. Comunque, qualsiasi decisione prendano mi sta bene. Qui abbiamo tutto lo "staff" azzurro: loro sono bravi. Naturalmente spero di giocare ancora, il campionato del mondo è lungo, e se andremo fino in fondo vorrà dire che ci sarà posto anche per me ». Chinaglia si congeda. Ha finito. « Volevate la polemica? Eccovi accontentati », dice ai giornalisti con un sorriso malizioso. Le dichiarazioni di Chinaglia si diffondono subito al « Mon Repos ». « Mi dispiace aver tolto il posto a Chinaglia contro Haiti — puntualizza Anastasi — e capisco il suo disappunto. Giorgio va scusato. Fra noi non c'è rivalità, andiamo d'accordo. Naturalmente se andrò in campo con l'Argentina mi impegnerò al massimo e farò il mio dovere fino in fondo ». Wilson spalleggia Chinaglia. « Su quello che ha detto Giorgio non ho nulla da eccepire. Non si può impedire ad un giocatore di esprimere ciò che sente e Chinaglia ha fatto bene a dirlo. E' un dato di fatto che noi della Lazio, ad onta dello scudetto, siamo poco considerati. Non è per polemica che lo si dice ». Re Cecconi, invece, è più cauto, anzi dissente da Chinaglia (i due, per la verità, non sono mai andati troppo d'accordo): « Due anni fa noi laziali eravamo ancora in serie B. £' inutile fare polemiche. Ritengo quello di Chinaglia un semplice sfogo. Wilson aveva avuto la sua occasione e forse l'avrei avuta anch'io se non mi fossi infortunato. La Nazionale non è frutto di improvvisazione, ma ha una sua logica continuità ». Allodi dice che ognuno è libero di esprimere i propri punti di vista nel rispetto delle regole. Dello stesso parere è Carraro, il quale però appare contrariato per questo nuovo « caso ». Carraro, ad ogni modo, non sta ai « si dice » e vuole leggere attentamente i giornali prima di fare commenti specifici. Domani ritornerà Franchi. Ci sarà il « processo ». Chinaglia potrebbe cavarsela con il deferimento alla Disciplinare della Lega per dichiarazioni non regolamentari o In caso di « pugno di ferro » essere rispedito a casa. Valcareggi, dal canto suo, cerca di gettare acqua sul fuoco: « Chinaglia può dire ciò che vuole, ma la male a pensare di essere escluso. Contro di lui non c'è nessuna prevenzione. Non ho ancora comunicato la formazione e lo farò soltanto mercoledì ». Anastasi, dunque, sarà la spalla di Riva. Il «bomber» del Cagliari non si pone il problema della « spalla, e dice: « Non sono problemi miei ». Gli chiedono di commentare lo sfogo di Chinaglia e Gigi replica: « Per me Giorgio non è tranquillo. Forse ha dei problemi psicologici che molti non hanno ».

Martedì 18 Giugno

Mercoledì 19 Giugno

Giovedì 20 Giugno

Venerdì 21 Giugno

Sabato 22 Giugno

Domenica 23 Giugno

Lunedì 24 Giugno

Capire la Polonia assieme a Tommaso Maestrelli. L'allenatore campione d'Italia, che è giunto, com'è noto, in Germania per stare vicino a Chinaglia, dopo le turbolente vicende nel ritiro del « Mon Repos », ha assistito con notevole interesse alla partita di ieri. In un certo senso la Polonia applica un calcio che è un poco quello della Lazio campione d'Italia, anche se interpretato con un vigore atletico ancora maggiore e con schemi più veloci. « Il calcio moderno del resto è questo qua — dice Maestrelli —, un football in cui la partecipazione dei obile braccia al cielo, atten de giocatori alla partita è totale, e sullo stesso piano in quanto a sforzo, e non come accade da noi, dove quattro o cinque atleti, in genere, corrono anche per gli altri, ed i compagni non sostengono la stessa fatica ». E il processo quindi si apre non soltanto per la Nazionale che è stata eliminata da questo campionato del mondo, ma per il cosiddetto « gioco all'italiana ». Siamo stati a lungo i più furbi d'Europa, adottando il libero, ma adesso qualcosa è da rivedere. La Polonia, appunto, insegna. Nessuno dei giocatori polacchi si tira indietro, neppure il libero Gorgon, che , pure ha un compito che non lo porta a marcare l'avversario, ha dei momenti di pausa. Quando qualche compagno della difesa è stanco, va lui un attimo a fare il libero e Gorgon si porta in avanti ad appoggiare, persino tirare in porta. E' questo il calcio che predica Maestrelli, il quale ha trasformato in protagonisti dei giocatori come Martini che, in fatto di classe, non sono certo delle eccezioni. « Ad esempio — dice il trainer della Lazio — quando Frustalupi è stanco, può prendere un attimo di riposo andando a fare il libero e Wilson viene fuori a sganciarsi per appoggiare gli avanti ». Un esempio pratico di quanto la Lazio sia più avanti di altre squadre sulla strada del calcio moderno. Adesso sulla strada dei polacchi ci sono Germania Ovest, Jugoslavia e Svezia, nel quadro del secondo girone semifinale. Un gruppo « terribile » dopo l'inserimento della Germania Ovest che, a tutti i costi, vorrà vincerlo per poter arrivare alla finale. I polacchi hanno la fortuna di esordire in un incontro meno difficile degli altri, contro la Svezia, mentre poi si troveranno di fronte a loro i jugoslavi ed i tedeschi Ovest. L'allenatore Gorski è molto soddisfatto del punto di forma rag• giunto dalla squadra, ha già annunciato che, contro la Svezia, con ogni probabilità darà un turno di riposo al capitano Deyna che è risultato piuttosto affaticato dopo questa serie di partite. Per la prima volta, ieri contro gli azzurri, Deyna non ha accusato cedimenti alla distanza, ma si è impegnato allo stremo fino al fondo della partita. Questo dimostra che il inu¬ merò uno» della Polonia satrovare le energie quando il momento lo richiede. Con i tre gol segnati all'Argentina, i noye rifilati ad Haiti ed i due all'Italia, la Polonia si è confermata una delle squadre d'attacco più temibili di tutto il campionato del mondo. Adesso dovrà pensare anche a difendersi, perché contro la Germania e la Jugoslavia è importante non prendere gol. Gorski ha dichiarato che la sua squadra sa adattarsi ad ogni situazione. Un pronostico sui polacchi, che ora saranno seguiti con atten¬ zione in Italia avendo eliminato gli azzurri, non può che essere ottimistico. Anche se nel loro gruppo ci sono gli uomini di Beckenbauer, pensiamo che i polacchi possano essere la grande sorpresa dei campionati.

Martedì 25 Giugno

Mercoledì 26 Giugno

Giovedì 27 Giugno

Venerdì 28 Giugno

Sabato 29 Giugno

Domenica 30 Giugno