Domenica 11 marzo 1956 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma (rinviata per neve)

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11 marzo 1956 - Campionato di Serie A 1955/56 - XXII giornata

Formazioni annunciate

LAZIO: Lovati, Molino, Di Veroli, Sassi, Sentimenti V, Carradori, Muccinelli, Burini, Bettini, Selmosson, Olivieri. All. Carver.

ROMA: Panetti, Eliani, Losi, Bortoletto, Stucchi, Giuliano, Ghiggia, Pandolfini, Prenna, Da Costa, Nyers. All. Sarosi.

Arbitro: sig. Orlandini di Roma.

Note: una violenta nevicata abbattutasi su Roma la notte tra il 10 marzo e l'11 marzo provocò il rinvio del derby in programma nella giornata.

A Roma la neve provocò numerosi disagi e circa 400 persone si infortunarono per le cadute nelle strade ghiacciate. In Abruzzo, Calabria e Sicilia, 181 comuni rimasero isolati per oltre 10 giorni: viveri e medicinali vennero paracadutati dall'alto. Alla fine del mese le abbondanti piogge fecero sciogliere rapidamente la spessa coltre nevosa provocando rovinose alluvioni sulle regioni centro-meridionali. La neve fece ancora la sua comparsa anche il 20 marzo.

Corriere dello Sport, 12/3/1956

Prendiamo una pergamena, chiudiamola in una cassetta di ferro e seppelliamola nel centro dello Stadio Olimpico, onde sia tramandata alle più lontane generazioni la memoria dell'incredibile accaduto. E sulla pergamena scriviamo: "Addì 11 marzo dell'anno di grazia 1956, per la prima volta a memoria d'uomo, la neve ha impedito l'effettuazione di una partita di calcio in Roma. Mancavano dieci giorni a primavera". Sin dalla mattina, le cose volgevano al peggio. Il cielo ridotto a una cappa di piombo, pioggia e nevischio. Quando mancava un'ora all'inizio della partita, la neve riprendeva a cadere con intensità raddoppiata. Le strade si ricoprivano di fanghiglia, il vento soffiava, ma i tifosi non interrompevano la marcia di avvicinamento allo Stadio. Curvi sotto gli ombrelli, incappucciati e imbacuccati, procedevano lentamente tra i mulinelli di neve. Un mare di fango li aspettava, ultimo ostacolo, tutto in giro allo Stadio: con quest'ultimo sforzo anche questo veniva superato. Monte Mario, tutto striato di bianco, sfumava i suoi contorni nel cielo grigio. Si parlava di Byra, di Amundsen, di Scott e della Beresina. Alle due e mezzo, il flusso veniva arrestato ai cancelli. Rapida, di bocca in bocca, circolava la notizia: "Lazio-Roma è stata rinviata". L'arbitro Orlandini (un romano, simpaticamente scelto per arbitrare questa partita tutta romana, come Dattilo nel 1945) aveva appena effettuato il sopralluogo sul terreno di gioco, in compagnia dei capitani Giuliano e Sentimenti V. Non era neanche il caso di vedere se la palla rimbalzava: la neve aveva cancellato le strisce di delimitazione. Partita rinviata, di comune accordo. Negli spogliatoi le squadre aspettavano il verdetto, in borghese. [...] E così, tutti a casa. Adesso bisogna vedere quando la stracittadina verrà recuperata. Secondo le norme, la partita rinviata deve essere recuperata entro il secondo giovedì. Comunque la Lega deciderà nella prossima riunione di mercoledì. La Lazio aveva venduto 20.000 biglietti per un incasso di 20 milioni e mezzo. Per quanto riguarda i biglietti in relazione al futuro recupero, la Lazio emanerà questa sera un comunicato in proposito.''





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