Domenica 4 ottobre 1953 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 2-1

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

4 ottobre 1953 - Campionato di Serie A 1953/54 - IV giornata

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Sentimenti (V), Fuin, Spurio, Bergamo, Puccinelli, Burini, Vivolo, Bredesen, Fontanesi (I). All. Sperone.

JUVENTUS: Viola, Bertuccelli, Manente, Parola, Ferrario, Oppezzo II, Muccinelli, Montico, Praest, J.Hansen, Gimona. All. Olivieri.

Arbitro: sig. Agnolin G. di Bassano del Grappa.

Marcatori: 54' Puccinelli, 62' Fontanesi (I), 88' J.Hansen (rig).

Note: cielo coperto, terreno buono. Presenti in tribuna i tecnici Pozzo, Czeizler e Schiavio.

Spettatori: 70.000 per 32 milioni d'incasso.

La Juventus ha concluso la gara tra i fischi. Fischi forse ingenerosi ma la sconfitta non ha attenuanti. Anzi il punteggio è fin troppo benevolo con i bianconeri. Sentimenti IV non ha quasi mai toccato il pallone, la Lazio ha battuto nove calci d'angolo contro uno solo dell'avversaria e Viola spesso si è salvato fortunosamente. Insomma si può dire, senza tema di smentita, che la Lazio si sia dimostrata infinitamente superiore alla squadra torinese. E' inutile pure ricordare che alla Juve mancava Boniperti perché la Lazio era priva di Malacarne sostituito dal giovane Spurio che in molte circostanze ha patito il peso dell'emozione. Il segreto della Lazio è stato senza dubbio il lavoro inesauribile dei laterali e Antonazzi o Sentimenti V, Bergamo o Fuin, erano sempre pronti ad aggredire e neutralizzare gli attacchi di Hansen, di Muccinelli e di Praest e a ripartire prontamente in attacco. Insomma sin dall'inizio si è avuta la certezza che la Juventus non avrebbe avuto scampo. La cronaca è molto ricca di spunti interessanti. La Lazio parte subito all'attacco e Manente deve salvare in angolo su Puccinelli. Dal tiro dalla bandierina Bergamo di testa costringe Viola a una difficile parata in due tempi. Al 4' ancora il portiere bianconero para su un tiro da lontano di Sentimenti V, involontariamente deviato da Ferrario. La Juve si fa vedere al 6' con Praest che, dopo un dribbling su Spurio, fallisce di poco il bersaglio. Ancora Praest al 10' spara alto sulla traversa. Al 16' scompiglio in area juventina a causa di un'azione travolgente di Vivolo, Burini e Bredesen; al 25' tiro fuori di Burini e un altro di Fontanesi parato da Viola. Ancora al 30' Viola si salva miracolosamente di piede su tiro di Fontanesi e proprio allo scadere del tempo Puccinelli non riesce a correggere in rete una palla persa da Viola. Nella ripresa si accentua la supremazia biancoceleste. Dopo due angoli infruttuosi al 54' Viola soccombe: Vivolo dalla destra serve Puccinelli che con un tiro secco e violento in diagonale batte il guardiano bianconero. La prevista reazione della Juventus si concretizza, però, solo in un tiro di Oppezzo parato agevolmente da Sentimenti IV. Al 61' Ferrario libera in angolo, batte il corner Puccinelli e Fontanesi, sebbene stretto tra due avversari, riesce a deviare nell'angolo sinistro della porta difesa da Viola rimasto immobile. Poco dopo Vivolo, toccato duramente, è costretto a retrocedere in difesa ma è sempre la Lazio ad imporre i diritti della superiorità. Fontanesi al 73', Burini al 75' e al 79', sfiorano i pali bianconeri. All'88' dall'unico angolo battuto dalla Juve, scaturisce l'immeritato goal juventino. J. Hansen secondo Agnolin viene atterrato, mentre i difensori biancocelesti fanno intendere che l'attaccante danese abbia simulato. L'arbitro, che comunque non ha influito sul risultato ma è stato troppo benevolo con la Juventus, concede il rigore. Tira lo stesso Hansen che infila "Cochi" con un bel tiro sulla sinistra. La Lazio è sembrata trasformata e ha colto una vittoria di grande prestigio e ben augurante per la prosecuzione del Campionato. Si ricorda che nella settimana precedente quest'incontro, e precisamente mercoledì 30 settembre 1953, la Lazio poté allenarsi per la prima volta nel nuovissimo Stadio Olimpico. Solo più tardi la Roma ottenne la stessa opportunità.





Torna ad inizio pagina