Domenica 6 ottobre 1946 - Roma, stadio Nazionale - Roma-Lazio 3-0

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6 ottobre 1946 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1946/47 - III giornata

ROMA: Risorti, Brunella, Andreoli, Matteini, Salar, Schiavetti, Losi, Renica, Amadei, Di Paola, Pantò.

LAZIO: Gradella, Cassano, Ferri, Alzani, Sessa, Gualtieri, Puccinelli, Manola, Ispiro, Lombardini, De Andreis. All. Cargnelli.

Arbitro: sig. Bellè di Venezia.

Marcatori: pt 9' Renica, 44' Di Paola, st 42' Amadei.

Note: giornata calda, cielo limpido, terreno in condizioni ideali. Calci d'angolo 10 a 3 per la Roma.

Spettatori: 23.000 per un incasso di lire 4 milioni 620 mila.


Alcuni momenti della gara

La Roma ha chiuso la bocca a tutti quelli che avevano espresso riserve sulla sua forza. La Lazio è stata battuta nettamente, al termine di 90 minuti di gioco intensissimi. Come tutti i derby la partita ha fatto storia a sé e non permette giudizi definitivi sulle due squadre. La Roma ha vinto perché ha messo cuore e slancio, praticità e capacità realizzatrici. Doti queste che la Roma possiede. La Lazio ha messo in campo, invece, tecnica ed eleganza e nei derby ciò non paga. Nel pt i biancocelesti hanno retto bene il confronto e il bilancio delle occasioni da goal è in parità. Eppure i goal sono stati 2 per la Roma e 0 per la Lazio. E questo perché la Roma è andata dritto allo scopo, con grande velocità d'esecuzione, mentre la Lazio è venuta avanti con la palla al piede, quasi specchiandosi nella bellezza della sua manovra. Gradella, febbricitante, ha avuto tanto lavoro e non è responsabile dei goal subiti. Per due volte il pallone è stato buttato in area laziale e per due volte è arrivato per primo un piede giallorosso a mettere in rete. Sono così venuti i due goal di Renica e Di Paola. La Lazio non è sembrata neanche troppo scossa e ha seguitato a portare azioni piacevoli, ma mai pericolose. Nella ripresa la Roma è stata più prudente e la Lazio ha quasi sempre avuto il possesso del pallone. Manola, Ispiro, Lombardini hanno provato a ridurre lo svantaggio, ma hanno trovato sempre una gamba, una testa, un petto romanista che hanno deviato il pallone. Al 42' Amadei, il più pericoloso dei giallorossi, ha siglato in azione di contrattacco il goal del trionfo, mentre la difesa laziale stava a guardare.






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