Domenica 9 aprile 1950 - Trieste, Stadio Comunale (detto Valmaura) - Triestina-Lazio 0-0

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9 aprile 1950 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1949/50 - XXXI giornata

TRIESTINA: Cantoni, Zorzin, Blason, Giannini, Sessa, Begni, Rossetti, Petagna, Adcock, Ispiro, Boscolo. All. Rocco.

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Furiassi, Alzani, Remondini, Sentimenti (III), Puccinelli, Magrini, Arce, Flamini, Penzo (I). All. Sperone.

Arbitro: sig. Longagnani di Modena.

Note: cielo parzialmente coperto. Terreno erboso ed asciutto. Calci d'angolo 4 a 3 per la Triestina.

Spettatori: 12.000.

La distorsione riportata da Arce al 20' del primo tempo ha rivoluzionato gli schemi laziali e Sperone è stato costretto ad una serie di spostamenti e rotazioni che hanno determinato la disomogeneità della manovra laziale. E' evidente che i romani hanno tanti giocatori di caratura superiore che hanno ovviato alle difficoltà contingenti, ma è pur vero che hanno dovuto rinunciare a cercare la vittoria come era avvenuto nei primi 20 minuti del primo tempo. Con Arce spostato all'ala, praticamente inattivo, la Triestina ha liberato un uomo della difesa, Zorzin, e lo ha destinato al potenziamento del centrocampo. Gli alabardati mancavano di Nuciari, Grosso, Trevisan e Pison, ma i sostituti si sono fatti valere; ne sanno qualcosa Remondini e Sentimenti (IV) che hanno dovuto sudare le classiche sette camicie per evitare che Boscolo segnasse. La Triestina ha sempre provato a contrattaccare ogni volta che se ne presentava l'occasione, con un gioco semplice e lineare, come nella tradizione dell'allenatore Nereo Rocco; però indubbiamente la Lazio ha giocato meglio e ha cercato il goal con uno schema arioso ed organico. Inoltre i biancocelesti hanno un trattamento del pallone sopraffino e i difensori giuliani hanno trovato, per loro fortuna, una giornata di grazia che ha impedito alla Lazio di passare. I tentativi ospiti sono stati continui e soprattutto Sentimenti (III), Puccinelli, Penzo (I) e Flamini hanno insidiato la porta triestina. In pratica, però, il portiere di casa è stato impegnato seriamente soltanto in due occasioni: al 42' su tiro corto di Sentimenti (III) che Cantoni ha parato in tuffo e nella ripresa al 20' su violenta fiondata di Puccinelli che aveva ricevuto da Flamini. Sentimenti (IV) è stato impegnato, invece, più frequentemente ma meno pericolosamente dagli avanti alabardati. Una bella parata su Boscolo alla mezz'ora del pt, un'uscita spericolata sempre sulla funambolica ala sinistra triestina sono state le occasioni più pericolose sventate dal portiere della Nazionale. Nella ripresa la Lazio ha pensato a contenere le folate della Triestina e, come sempre in tali casi, sono emerse le qualità dei difensori e la classe cristallina di Flamini e Magrini che hanno tenuto in ansia il reparto arretrato dei padroni di casa. Nel complesso, quindi, il pareggio non ha tolto nulla a nessuno.





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