Giovedì 23 febbraio 1950 - Roma, Stadio Nazionale - Lazio-Milan 3-2

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23 febbraio 1950 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1949/50 - XXVI giornata

LAZIO: Sentimenti (IV), Antonazzi, Remondini, Furiassi, Alzani, Sentimenti (III), Hofling, Magrini, Arce, Flamini, Penzo (I). All. Sperone.

MILAN: Buffon, Belloni, Foglia, Annovazzi, Tognon, Bonomi, Burini, Gren, Nordahl (III), Liedholm, Santagostino. All. Czeizler.

Arbitro: sig. Pieri di Trieste.

Marcatori: pt 24' Magrini, 30' Gren (rig), 37' Penzo (I), st 15' Nordahl, 17' Remondini.

Note: Stupenda giornata di gran sole, terreno perfetto. Molti spettatori sono rimasti fuori dello stadio per mancanza di posto. Moltissimi i sostenitori milanesi giunti a Roma in treno e in aereo. Calci d'angolo 5 a 1 a favore del Milan.

Spettatori: 35.000.

I giocatori e i tecnici in posa dopo il 90°: X, Sentimenti IV, Penzo, Sentimenti III, Sperone (all.), Furiassi, Arce, Flamini, Remondini; X, Alzani, Magrini, Antonazzi, Hofling, Rossi (dir.)
A sinistra il gol del momentaneo pareggio del Milan con Nordahl. A destra il gol del definitivo vantaggio della Lazio segnato da Remondini
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Dopo la deludente partita giocata dalla Lazio domenica scorsa nel derby, si pensava che oggi, contro il fortissimo Milan, avrebbe dovuto soccombere. Il presidente Zenobi durante la partita ha detto una frase rivelatrice: "domenica scorsa la Lazio non voleva perdere e non ha perso; oggi vuole vincere e vincerà". Pronostico azzeccato in pieno. Non c'è il minimo dubbio che la Lazio ha meritato di vincere. Il predominio milanista è durato solo 20 minuti, poi la Lazio ha preso il comando della manovra e per i rossoneri non c'è stato niente da fare. L'inizio, come detto, è tutto degli ospiti: azioni di prima, velocità, coesione e intesa tra tutti i reparti. Un calcio meraviglioso che faceva spellare le mani dei tantissimi sostenitori lombardi presenti. La Lazio ha capito che doveva essere incudine e ha cercato di resistere. La sua fortuna è che quest'anno ha una difesa pressoché invalicabile, formata da uomini di gran classe, forza d'animo e coraggio. Remondini oggi è stato il solito baluardo e, aiutato dai terzini e dai laterali, ha costituito una diga insormontabile. Al 18', ad esempio, Liedholm ha preso palla a centrocampo e ha puntato la porta laziale. Si conosce perfettamente la velocità dello svedese in progressione e per di più non c'erano avversari davanti. Per un attimo si è pensato che i laziali avessero rinunciato ad inseguirlo, poi invece Antonazzi ha cominciato a rincorrerlo e centimetro su centimetro ha recuperato e, non contento, gli ha tolto il pallone con un intervento di grande classe. Al 20' Nordahl e Burini imbastiscono un'azione sontuosa, fermata dall'arbitro per un dubbio fuori gioco. Al 23' Remondini svelle con un tackle imperioso la sfera dai piedi di Gren. Netta la superiorità del Milan contro una Lazio che non è riuscita a distendersi una sola volta verso la porta milanista. Al 24', però, i biancocelesti vanno in goal. Un'azione tra Santagostino e Liedholm viene interrotta da Sentimenti (III); questi si guarda intorno e pesca Magrini, smarcatissimo, che fa quattro passi e lascia partire un bolide da 30 metri che finisce all'incrocio dei pali. Dopo questo episodio il gioco milanista scolorisce. Al 26', però, Arce salva la sua porta con un'acrobatica rovesciata. Al 30' Santagostino serve Liedholm che entra in area e stringe al centro, supera Alzani e sta per tirare quando Remondini lo atterra. Rigore battuto da Gren e Sentimenti (IV) tocca ma non ferma il pallone. Al 33' "Cochi" ferma in uscita Nordahl. Al 36' Hofling serve Flamini con un pallonetto, "Flaco" replica con un altro pallonetto che supera gli incerti Tognon e Belloni, Buffon sta per parare, ma Penzo (I), come un cobra, ci mette la testa e manda in rete. Senza ulteriori scosse si arriva alla fine del primo tempo. Dopo il riposo il Milan si presenta con uno schema che prevede Nordahl più arretrato per fare da ponte tra i laterali e le punte. Ma quest'ultime oggi non sono in forma. Gren è nullo mentre Liedholm trova Alzani che lo morde alle caviglie appena arriva il pallone. Burini è isolato e sembra assistere alla partita. Perciò è motivo di sorpresa il pareggio rossonero. Il solito scambio tra Santagostino e Liedholm si risolve con un cross teso di quest'ultimo; questa volta Nordahl segue l'azione e colpisce di testa da un metro. Due pari. Passano 2 minuti e Tognon commette fallo su Arce appena fuori area. Batte Remondini e Magrini, che si era inserito tra i milanisti, si sposta al momento del tiro e il pallone passa proprio nel varco. Lo schianto del pallone sulla rete rimbomba nello stadio. La Lazio è soddisfatta e chiude il catenaccio della difesa. Remondini e compagni sembrano pirati sulla tolda di una nave. Il Milan non riesce ad entrare in area e deve provarci solo con velleitari tiri da lontano, di Liedholm, Tognon, Annovazzi, Nordahl, che non preoccupano Sentimenti (IV). La gioia finale dei giocatori e dei tifosi biancocelesti ha colorato il bel pomeriggio romano.