Giovedì 30 ottobre 1969 - Budapest, Bozsik Stadion - Honved-Lazio 1-1

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30 ottobre 1969 - 1617 - Mitropa Cup 1969/70 - Sedicesimi di finale - Gara d'andata

HONVED FC: Levay, Kelemen, Ruzsinszky, Marosi, Tussinger, Vagi, Toth (74' Molnar), Kocsis, Pal, Komora, Karacas. A disp. Haydi, Thycki, Vari. All. Preiner.

LAZIO: Sulfaro, Papadopulo, Facco, Wilson, Soldo, Marchesi, Massa (61' Fortunato), Governato, Chinaglia (70' Dolso), Ghio, Morrone. A disp. Di Vincenzo, Cucchi. All. Lorenzo.

Arbitro: Horvath (Jugoslavia).

Marcatori: 45' Chinaglia, 46' Kocsis (rig).

Note: giornata fredda con forte vento di tramontana; terreno secco ma in discrete condizioni. Ammoniti: Ghio e Ruzsinszky per gioco scorretto. Espulsi: Molnar e Soldo per reciproche scorrettezze. In tribuna il commissario tecnico della Nazionale ungherese Sos, il ministro per lo sport Hegji e il console italiano a Budapest Perroni. Calci d'angolo: 12-3 per l'Honved.

Spettatori: 10.000 circa.

Succede un po' di tutto in Ungheria per questo debutto in Mitropa Cup. La partita iniziata in un clima amichevole si tramuta nella ripresa in un'autentica battaglia senza esclusione di colpi. L'Honved schiera ben quattro punte e ha un inizio bruciante. Komora, Kocsis e Pal si rendono pericolosi nel primo quarto d'ora sostenuti da un centrocampo a tre disposto a zona. Lorenzo prende delle contromisure e la Lazio si assesta meglio in campo. Biancocelesti ben chiusi dietro, ma pronti a partire in contropiede. Gioco a metà campo ed equilibrio costante senza grandi occasioni da rete sino agli ultimi minuti della prima frazione di gioco. Al 43', per un difettoso intervento di Marchesi, un pallone da brivido attraversa tutta l'area piccola laziale. Due minuti più tardi arriva il vantaggio al termine di una bella azione corale. Papadopulo mette in moto Ghio che scambia con Chinaglia; Governato accompagna l'azione e allunga sulla destra per Ghio che crossa dal fondo trovando all'appuntamento la testa di Chinaglia che indirizza nell'angolo alto fuori dalla portata di Levay. Squadre negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico. Nella ripresa ben presto tutto cambia. Da una rimessa laterale Toth si esibisce in una rovesciata: Papadopulo controlla il pallone con il petto e rinvia. L'arbitro indica il dischetto ravvisando un fallo di mano commesso dal difensore. Una decisione assurda tanto è stato pulito l'intervento del numero 2. Dopo vibranti proteste dei romani che assediano a lungo il direttore di gara, Kocsis trasforma la massima punizione. L'episodio surriscalda gli animi e i giocatori cominciano a stuzzicarsi. Honved ringalluzzita e Lazio costretta alla difensiva. Al 55' Tussinger colpisce a freddo Massa che riporta una vistosa ferita alla caviglia. Si accende un parapiglia tra i calciatori e anche le panchine entrano nella mischia. Volano colpi proibiti e la calma torna dopo tre minuti senza che Horvath prenda alcun provvedimento disciplinare. Al 77' un contatto tra Soldo e Molnar porta all'espulsione di entrambi. L'incontro diviene bollente e gli ungheresi caricano a testa bassa. Sulfaro è splendido respingendo un tiro di Kocsis da distanza ravvicinata e la conseguente ribattuta del numero 8 magiaro. Dopo un minuto ancora il giovane portiere protagonista con un tuffo proprio sulla linea a rimediare una deviazione di Fortunato su tiro di Kamora. Proprio allo scadere altro grande intervento su violenta conclusione di Kamora: Sulfaro conquista a pieno titolo la palma di migliore in campo. Buona partita di una Lazio tosta e concentrata che torna a Roma con un ottimo pareggio in previsione del ritorno.





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