Il Calciomercato 1978
La campagna acquisti per la stagione 1978/79 viene condotta come sempre tenendo un occhio al bilancio che non è roseo. Lenzini, d'accordo con il confermato allenatore Lovati, mette sul mercato i tre giocatori su cui il predecessore Vinicio aveva imperniato la precedente gestione. Ad occuparsi delle trattative è il nuovo Direttore Sportivo Franco Janich.
Boccolini viene ceduto al Brindisi, a Clerici viene data la lista gratuita, mentre il contestatissimo portiere Claudio Garella passa alla Sampdoria in cambio di Massimo Cacciatori già portiere blucerchiato. L'acquisto di quest'ultimo è una sorpresa per tutti, perché si dà per scontato il ritorno di Felice Pulici ma, alla fine, non se ne farà nulla. Alcune voci danno anche il nome di Castellini del Torino come nuovo portiere, ma si riveleranno prive di fondamento.
La Lazio prova a trattare anche il giovane Zarattoni del Mantova di cui si parla un gran bene ed il difensore Bachlechner ma le due trattative però non giungono in porto. Ci sono offerte per i gioielli biancazzurri, ma prima Manfredonia, poi Agostinelli categoricamente rifiutano di lasciare la Lazio. In procinto di partire, destinazione Inter, è Vincenzo D'Amico, ma anche il fantasista rifiuta ogni offerta, anche se allettante sul piano economico. Sfumate sul nascere, per le richieste esose delle squadre di appartenenza, le trattative su Odorizzi (Sambenedettese), Zucchini (Pescara) e Casagrande (Cagliari).
Arrivano alla corte biancazzurra il centrocampista Aldo Nicoli, prelevato dal Foggia, il longilineo attaccante Aldo Cantarutti dal Monza ed il portiere di riserva Bruno Fantini dal Modena. Inoltre rientra dal prestito Fernando Viola. Viene inviato Giancarlo Morrone a visionare alcuni giocatori stranieri, in previsione della riapertura delle frontiere.
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