Sulle tracce di Viator

Da LazioWiki.

Il Messaggero del 10 gennaio 1900
Gustavo Papi
Gent. conc. Marco Impiglia
Dal Corriere dello Sport e bicicletta del 19 gennaio 1900


Leggendo la “Strenna dei romanisti” del 1952 salta all’occhio la figura di un “fiumarolo” di nome Gustavo Papi, cronista de ”Il Messaggero”. LazioWiki ha formulato l'ipotesi che potrebbe essere lui ad aver scritto l’articolo che annuncia la nascita della Società Podistica Lazio su tale quotidiano il 10 gennaio 1900. Egli, per vari motivi, è l’indiziato principale soprattutto in considerazione della sua assidua frequentazione degli ambienti del Tevere e la passione per il nuoto. Conosceva molto bene alcuni dei ragazzi che fondarono la S.P. Lazio e fra loro sicuramente Aurelio Bastianini che si scoprirà in seguito essere uno dei fondatori del sodalizio biancoceleste e nel contempo, socio della Società Romana Nuoto. Nel 1898 Gustavo Papi scrisse anche un libro: “La guerra greco-turca: note ed impressioni di un volontario Garibaldino della colonna Mereu N. de Arcangelis”. La colonna Mereu prese il nome dal suo comandante Luciano Mereu, garibaldino della prima ora e decorato con una medaglia al valor militare, morto a Roma nel 1907. Il nome di Papi era già presente su LazioWiki nella pagina relativa al Capanno di Pippanera. Successivamente sono stati acquisiti ulteriori particolari e notizie sulla sua vita. Nacque nel 1853 in Toscana e morì a Roma la notte del 9 gennaio (!) 1940. Abitava in piazza S.Salvatore in Lauro n.13. Egli entrò a far parte della “Romana Nuoto” nel 1896 e per 37 anni ne fu il segretario. Su “La Stampa Sportiva” del 31 luglio 1921 è citato in qualità di segretario della Romana Nuoto nel trofeo Leonida Bissolati. Tale ruolo è confermato sul “Il Messaggero” nel numero del 1 luglio 1924. La Società Romana di Nuoto, cui Papi fu legato per tutta la vita, nacque a Roma nel 1889 per iniziativa di Romano Guerra. Essa è, pertanto, la prima società italiana esclusivamente natatoria. Nel corso della sua storia ultracentenaria la società ha sempre avuto come sede il celebre barcone situato sulla sponda sinistra del Tevere in prossimità dell’Ara Pacis. Nel 1919 la società iniziò anche l'attività di tuffi realizzando appositi trampolini sul fiume. I pionieri furono il romano Gaetano Lanzi ed il forlivese Raniero Pasqui (a volte citato erroneamente come Ranieri). L’importanza avuta dal Papi nel contesto del nuoto romano è confermata dal fatto che la Traversata di Roma del 1945 fu a lui intitolata. I motivi che fanno sospettare una corrispondenza tra il Papi e Viator derivano dal fatto che egli fosse un fiumarolo conosciuto da tutti e molto attivo nella promozione del nuoto a Roma. Essendo i laziali dediti attivamente al nuoto è verosimile si fosse instaurata una significativa conoscenza reciproca. Tra gli sportivi praticanti il nuoto, il solo che fosse anche giornalista risulta essere proprio Gustavo Papi. Il suo essere un cronista de “Il Messaggero” e de “Il Corriere dello Sport e la bicicletta” spiegherebbe le puntuali e sollecite informazioni presenti su questi fogli circa le prime attività della neonata società sportiva. Un esauriente articolo presente sul menzionato “Corriere dello Sport e la bicicletta” del 15 gennaio 1900 rivela che i fondatori della Lazio furono quindici. La firma in calce è quella di Viator.

All'epoca, solo i giornalisti più famosi come Crivelli, Facchinetti, Donati, avevano il privilegio di vedere il loro nome in calce ad un loro articolo. Gli altri si accontentavano di qualche liretta ad articolo e al massimo le iniziali o uno pseudonimo sullo stesso. Nel 1900 il suo nome compare fra gli imputati minori in una causa fra lo Stato Italiano e Mario Chigi, a causa della vendita di un quadro del Botticelli finito poi in Francia. In questa storia lui era un intermediario minore e in questo periodo non appaiono più articoli a lui riconducibili, sui giornali da noi controllati, segno che fosse stato allontanato in attesa dell'esito del processo che si risolse con un'assoluzione. "La Madonna col Bambino e angelo" è un dipinto a tempera su tavola (110x70 cm) di Sandro Botticelli, databile al 1465-1467 circa e conservato nel Museo Fesch di Ajaccio. Si tratta di una delle prime opere attribuite all'artista, in cui si nota una stretta adesione ai modi di Filippo Lippi, suo maestro. Su di un pavimento marmoreo Maria si piega per afferrare il Bambino che le viene porto da un angelo. Sullo sfondo si vede una transenna rosata, mentre in alto corrono alcuni festoni. Il gesto richiama quello della Lippina di Filippo Lippi (1465 circa). Certamente il pensiero va a ciò che accadrà anni dopo nella famiglia Bigiarelli, nel 1911, lo zio Cesare denunciava al tribunale di Roma le sorelle Bigiarelli per via di un lascito testamentario di Lire 8.000 e cinque dipinti di un certo valore, a favore della figlia Maria disposto da Giulia Bellotti vedova di Mariano Bigiarelli, padre di Luigi. Giacomo fu condannato a pagare le spese processuali, ma le autorità non riuscirono però a recapitare l'ingiunzione allo stesso ormai giunto negli Stati Uniti. Una coincidenza che lascia qualche interrogativo. Nel giugno 1939, 6 mesi prima di morire, il Papi scrisse il saggio: Nel cinquantenario della Società Romana di nuoto (1889-1939) dove ripercorse la storia della società nei suoi primi 50 anni di attività.


Un'altra ipotesi plausibile potrebbe portare anche a Guido Annibaldi, anch'egli giornalista. Nell'articolo della Gazzetta che comunica la nascita della Lazio del 12 gennaio 1900 appare scritto: "G.A. ci scrive..." Anche il nome Guido può avvicinarsi nell'etimologia a quel viator latino che ricerchiamo. Il nostro comunque nel 1903 viene assunto dal Ministero delle Finanze e due anni più tardi viene nominato Ufficiale di Dogana. Passerà quindi molti anni in Nord Italia, soprattutto a Trieste.







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