Domenica 5 dicembre 2021 - Genova, stadio L. Ferraris - Sampdoria-Lazio 1-3

Da LazioWiki.

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5 dicembre 2021 – Genova, stadio L. Ferraris - Campionato di Serie A, XV I giornata - inizio ore 18.00

SAMPDORIA: Audero, Bereszynski (57' Yoshida), Ferrari (46' Dragusin), Chabot, Augello, Candreva (85' Ciervo), Thorsby, Ekdal, Verre (46' Silva), Quagliarella (46' Caputo), Gabbiadini. A disposizione: Ravaglia, Falcone, Yepes, Murru, Depaoli, Askildsen, Trimboli. Allenatore: D'Aversa

LAZIO: Strakosha, Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic, Milinkovic, Cataldi (64' Leiva), Basic, Zaccagni (78' Lazzari), Immobile (46' Muriqi), Pedro (64' Felipe Anderson). A disposizione: Reina, Adamonis, Radu, Vavro, Luis Alberto, Escalante, Akpa Akpro, Moro. Allenatore: Sarri

Arbitro: Sig. Fabbri (Ravenna) - Assistenti Sigg. Carbone e Di Vuolo- Quarto uomo Sig. Meraviglia - V.A.R. Sig. Guida - A.V.A.R. Sig. Tegoni.

Marcatori: 7' Milinkovic, 17' Immobile, 37' Immobile, 89' Gabbiadini.

Note: ammonito al 14' Candreva, al 39' Bereszynski, al 39' Quagliarella, al 67' Milinkovic, all'80' Silva, all'88' Muriqi . Espulso al 67' Milinkovic per doppia ammonizione. Angoli . Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.

Spettatori: .


Mattia Zaccagni
Foto Ansa
Ciro Immobile, doppietta odierna per il bomber biancoceleste
Foto Ansa
Ciro Immobile in azione
Foto Ansa
Sergej Milinkovic-Savic
Foto Ansa
Luiz Felipe
Foto Getty Images
Sergej Milinkovic-Savic
Foto Getty Images
Esultanza biancoceleste dopo una marcatura
Un momento della gara
Elseid Hysaj
Una delle ammonizioni comminate a Sergej Milinkovic-Savic

I calciatori convocati per la partita odierna

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, bastano 45 minuti. La Samp si tiene D’Aversa. La squadra di Sarri chiude presto la partita. Il tecnico blucerchiato verso la conferma: venerdì derby col Genoa".

Continua la "rosea": Basta il risultato per capire che la vittoria è meritata, anche se la Lazio nel secondo tempo si complica la vita mostrando ancora le sue fragilità momentanee. In giornate del genere, in cui si passa dal dominio ai tremolii, il successo almeno attenua le delusioni precedenti. I laziali non passavano fuori casa dalla prima giornata, avevano fatto un solo punto nelle ultime tre uscite totali con dieci gol subiti. Ecco perché dovevano rialzarsi in fretta: per credersi ancora competitivi e per restare almeno in zona«Europa del giovedì»,poichélaChampions,primo obiettivo stagionale, è già distante 9 punti. Ma il modo in cui arriva il riscatto indica che accanto alle qualitàritrovate vanno gestiti meglio alcuni blackout: nella capitale biancoceleste sperano che sia la volta buona dopo troppa incostanza. Certo nella ripresa senza Immobile (doppietta in 45 minuti) e in 10 per l’espulsione di Milinkovic, fino a quel momento il migliore, la banda di Sarri si è anche aggrappata al portiere (Strakosha e non Reina). Ma già domenica in casa del Sassuolo si potrà avere un test di livello per validare o cancellare la risalita.

I motivi. Nell’abbondanza del successo sarriano va inclusa l’impresentabilità della Sampdoria del primo tempo, un gruppo che sembra giochi insieme per la prima volta, con anche scontri e tamponamenti fra compagni, linee che non vengono tenute su una semplice verticalizzazione, duelli sempre persi e nessun aiuto dal collega vicino. La Sampdoria si fa sempre sorprendere, sembra arrivata da un altro pianeta, non ferma i movimenti laziali che saranno sì precisi e rapidi, però l’agevolazione altrui è massima. Si prenda Milinkovic, che apre la gara con l’1-0 e serve il tris a Immobile: si sistema sul centro destra, a tratti centrocampista, a tratti trequartista/punta negli spazi aperti da Pedro. Posizionestudiata,certo,manoninedita. Eppure il serbo ha sempre tutta la libertà necessaria per mostrare il suo talento perché lo prendono Thorsby, Chabot o Augello, ma nessuno stringe. Il 3-0 all’intervallo è anche stretto, la Samp non esiste. PanchinaarischioIlpostodi lavoro diRobertoD’Aversa giàera precario, e dopo mezza gara del genere, finita tra fischi e insulti, il licenziamento sembra vicino ma il tecnico può resistere fino al derby (Stankovic sarebbe in cima alla lista dei desideri).

Nella ripresa, anche con i cambi adatti, i giocatori non fanno aumentare il tono della contestazione, almeno evitano gli errori macroscopici di prima e tentano di entrare nella rilassatezza della Lazio. Strakosha è più sveglio dei suoi difensori, dopo l’espulsione di Milinkovic (fallo più proteste) i doriani spingono ancor di più mentre la Lazio non riparte, poco aiutata da Muriqi e Anderson. Ma quando segna Gabbiadini, è ormai l’89’. Così Samp e Lazio si somigliano soltanto in avvio: il numero enorme di gol subiti era uguale (29), ma se Sarri non riesce a finire senza reti al passivo come gli è riuscito soltanto due volte in campionato, la Samp con 32 gol concessi batte un primato negativo: è la prima volta nella storia che arriva a un numero del genere dopo 16 giornate. I protagonisti Immobile colpisce ancora la sua vittima preferita: 14 gol in A alla Samp. Zaccagni, titolare per Anderson, ha velocità, occhio e tecnica non solo nei due assist iniziali. Milinkovic è delizioso finché non perde la calma. Nella Samp Adrien Silva e Dragusin alzano il livello nel secondo tempo e Gabbiadini è testardo nel cercare di riaprire la gara nonostante il disastro collettivo della prima parte. Venerdì c’è il derby, la Samp ci arriva nella buferaeconunpanchinasempre più traballante.


Il Corriere dello Sport titola: .

Prosegue il quotidiano sportivo romano:

Il Messaggero titola: .

Prosegue il quotidiano romano:



La formazione biancoceleste:
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La formazione iniziale biancoceleste in grafica




► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:

  • Portieri: ;
  • Difensori: ;
  • Centrocampisti: ;
  • Attaccanti: .
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I convocati in grafica






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