Martedì 5 giugno 2012 - Gubbio, stadio Pietro Barbetti - Roma-Lazio 1-3

Da LazioWiki.

ROMA: Pigliacelli, Sabelli (86′ Leonardi), Barba, Orco, Nego, Viviani, Verre, Politano (83′ Ricci M.), Ciciretti (67′ Nico Lopez), Piscitella, Tallo. A disp.: Proietti Gaffi, Romagnoli, Carboni, Cittadino. All.: Alberto De Rossi.

LAZIO: Berardi, Ilari, Crescenzi, Sbraga, Marin, Onazi, Zampa, Cataldi (73′ Salustri), Barreto, Rozzi, Emmanuel (87′ Crecco). A disp.: Scarfagna, Serpieri, Cilfone, Tira, Vivacqua. All.: Bollini.

Arbitro: sig. Maresca (Napoli); Assistenti: Zuccaro (Napoli) e Pentangelo (Nocera Inferiore); Quarto Uomo: Dei Giudici (Latina).

Marcatori: 26' Zampa, 45'+1' Viviani, 66' Emmanuel, 85' Rozzi.

NOTE: spettatori 2.500. Ammoniti 3′ Marin, 42′ Rozzi, 61′ Sabelli, 68′ Viviani, 71′ Cataldi, 73′ Zampa, 87′ Berardi, 88′ Barba; Angoli 9 a 3 per la Roma; Recupero 3' p.t. e 6' s.t.

L'undici biancoceleste: Berardi, Onazi, Marin, Sbraga, Crescenzi, Zampa; Ilari, Barreto, Emmanuel, Cataldi, Rozzi
Le squadre schierate in campo
Una fase della partita
La prima pagina del Corriere dello Sport

Dal Il Messaggero: La Lazio Primavera vince il derby. E raggiunge la finale del campionato. I biancocelesti trionfano (3-1) a Gubbio, e sabato affronteranno la squadra che si aggiudicherà la stracittadina di stasera tra l’Inter e il Milan. La Roma campione d’Italia vive invece una serata nera perché la prima sconfitta giallorossa del torneo si traduce nella rinuncia al titolo. Una delusione. La formazione di Alberto De Rossi non sfrutta la propria superiorità, e fallisce mille occasioni, eccedendo forse nei leziosismi. Zampa apre le marcature della semifinale, calciando da quasi 30 metri. Poi, Viviani - tornato dagli impegni con l’Under 21 - pareggia i conti millimetrando una punizione. La Lazio controlla gli avversari, e ne prosciuga le fonti della manovra: Emmanuel e Rozzi approfittano così delle disattenzioni romaniste, e regalano un sorriso a Vlado Petkovic e al ds Tare, seduti in tribuna. Nel finale, Nico Lopez colpisce un palo, e crea invano tante opportunità. I ragazzi di Bollini fanno festa.

Dal sito Legaseriea.it

Non ci poteva essere modo migliore per aprire il programma delle Semifinali della Fase Finale del Campionato Primavera TIM 2011/12. Roma - Lazio, sfida inedita per il torneo conclusivo della più importante competizione giovanile, si presenta come una gara i cui significati travalicano di certo i confini cittadini, pur restando solidamente ancorati alle immancabili questioni di campanile.Si gioca insolitamente lontano da Roma, questo derby, ed il traguardo che ambo le squadre intravedono oltre questa gara è ben più importante della solita euforia da derby: l'obiettivo, questa sera, non è quello di affermare la supremazia cittadina per tutto il tempo che manca fino al prossimo derby, l'obiettivo di oggi si chiama Finale, passaggio obbligato sulla via che porta allo scudetto.La Lazio giunge a questa gara dopo aver mostrato una sorprendente brillantezza nel gioco e qualche buona individualità.La Roma arriva, invece, alla Semifinale trascinata dagli immancabili favori del pronostico: campione in carica e prova autoritaria per buona parte della gara vinta contro il Varese.

Ma un derby è sempre un derby, senza alcun pronostico che possa pretendere di reggere, una partita tutta da scoprire. La Lazio sfida gli scudettati concittadini presentando il medesimo undici che tre giorni fa ha avuto la meglio sul Torino; De Rossi, invece, cambia una sola pedina: Viviani, che già ha assaporato la gioia della Serie A TIM, sostituisce il giovane Ricci, che pure si era reso protagonista della prima delle quattro marcature giallorosse nel quarto di finale d'apertura del torneo.I primi minuti raccontano di una leggera prevalenza romanista: l'usuale trama di gioco garantisce ai campioni d'Italia un buon possesso palla, mentre la Lazio si affida a passaggi verticali nel tentativo di velocizzare le ripartenze. Passano, però, 16' prima che la gara desti l'attenzione del pubblico eugubino, con cinque sussulti in rapidissima successione: Verre lascia partire un tiro dal limite, poi sul rapido ribaltamento, Cataldi mette in affanno la difesa della Roma senza, però, concludere; poi Ciciretti, su assist di Nego, Tallo da fuori, Piscitella e ancora Ciciretti, calciano verso la porta, trovando, peraltro, sempre la risposta sicura di Berardi.

Il ritmo, dunque, subisce un'improvvisa accelerazione, imposta per lo più dal cambio di marcia della Roma che si propone con più stabilità nella metà campo laziale.Naturalmente aumenta lo spazio per i capovolgimenti a favore dell'undici di Bollini che, al 24' spaventa la Roma con una discesa sulla destra di Cataldi e al 26' trova il vantaggio con un'incredibile tiro da fuori di Zampa che s'infila all'incrocio alla sinistra di Pigliacelli. Dopo il vantaggio biancoceleste i ragazzi di De Rossi intensificano la pressione che, per la verità, già caratterizzava la prima parte di gara, riversandosi in maniera costante nella metà campo avversaria. L'intensità giallorossa dà i suoi frutti proprio quando la prima frazione si avvia al termine: un potente calcio di punizione di Viviani batte il portiere laziale, decretando il pareggio, legittimato da una nuova conclusione, sempre di Viviani, deviata in tuffo da Berardi. Non c'è più tempo per altre azioni, il duplice fischio manda le squadre al riposo sul risultato di pareggio. Nonostante il formale equilibrio sancito dal risultato, le squadre che rientrano in campo nella ripresa, identiche nei ventidue andati al riposo, non sembrano voler forzare i tempi per far pendere la bilancia del punteggio dalla propria parte.

Il ritmo della prima frazione sembra quasi un ricordo, ed entrambe le formazioni danno l'impressione di voler agire con cautela per poi trovare l'attimo giusto per colpire.E' la Lazio a dare la giusta concretezza a questa strategia: al 22' un'azione che sembrava innocua, scatena una serie di rimpalli all'interno dell'area romanista, che si conclude con il tiro piazzato da Emmanuel nella rete di Pigliacelli. Il nuovo svantaggio impone alla Roma di alzare i ritmi e stringere i tempi alla ricerca del pari: il grande possesso palla resta l'arma principale attraverso la quale gli uomini di De Rossi cercano di creare i presupposti per il pari.Solo il palo alla destra di Berardi, al 31', si frappone tra Nico Lopez ed il 2-2, ma questo non rallenta la manovra dei giallorossi.

Ovvio che la stanchezza cominci a farsi sentire, e la trama di gioco della Roma comincia a non essere più fluida e precisa come al solito.La Lazio ne approfitta per guadagnare qualche metro e non rinuncia a sfruttare la propria abilità nelle ripartenze. E' al termine di una buona manovra offensiva che Rozzi si ritrova improvvisamente sui piedi una palla controllata maldestramente da Barba: non può far altro che piazzare il destro alle spalle del portiere avversario per il 3-1 della Lazio.E' il 40' e i cinque minuti che restano fino al triplice fischio regalano al pubblico di Gubbio due splendidi tiri, di Leonardi e Nico Lopez, e le altrettanto spettacolari deviazioni ad una mano di Berardi, ma anche un tiro di Rozzi parato da Pigliacelli, che legittima il successo laziale.

La Roma campione d'Italia in carica e favoritissima alla vigilia di questa Fase Finale del Campionato Primavera TIM, lascia dunque sorprendentemente il torneo, sconfitta senza appello dalla Lazio, rivale di sempre.L'ottima abilità nella manovra ed il grande possesso palla, mostrati indubbiamente dai giallorossi lungo tutto il corso della gara, non sono stati sufficienti ad avere la meglio su una Lazio schierata con sapienza da Bollini, che ha saputo contenere le avanzate giallorosse per la gran parte del match, sfruttando la grandissima velocità dei suoi avanti per ripartire, e ha colpito con grande cinismo una difesa della Roma che non è apparsa sempre impeccabile. Finisce con una grande sorpresa, dunque, la prima semifinale.Erano in pochi ad attendersi questo risultato, ma la Lazio di Bollini è stata capace di sorprendere tutti, anche la Roma, meritando di approdare alla finalissima del 9 giugno.

Alberto Bollini Questo è un derby dal valore straordinario per il nostro club, per il nostro gruppo e soprattutto per il valore che ha questa maglia per i nostri ragazzi, che contro una Roma dotata di individualità straordinarie e di un grande impianto di gioco, hanno sopperito con il cuore e la voglia alle difficoltà che la gara ha presentato in alcuni momenti.Il palleggio della Roma è di categoria superiore, non a caso non aveva quasi mai perso quest'anno. Ovvio che la fase finale non è la continuazione del Campionato, ma è un'altra storia. Sono orgoglioso di questa vittoria, per la Società e per i ragazzi, soprattutto per quelli che non hanno giocato.Prendere gol all'ultimo minuto del primo tempo poteva essere un problema, ma i ragazzi sono tornati in campo senza timore e hanno tirato fuori la voglia ed il cuore che ci hanno consentito di avere, soprattutto nella parte finale, una buona compattezza che ci ha permesso di meritare il risultato.Raggiungere la finale è il coronamento di un lavoro straordinario, è il risultato di quanto abbiamo costruito quotidianamente nel corso di tutta la stagione.

Alberto De Rossi:

Oggi non siamo stati particolarmente fortunati. Peccato, perché la potevamo riaprire, abbiamo preso il gol nel momento migliore. La partita l'avevamo in mano noi, ma ci è mancata un po' di brillantezza e anche un po' di fortuna. Rifarei tutte le scelte tecniche che ho fatto, abbiamo subito come squadra, non come individualità.La squadra ci ha sempre creduto, e difatti anche sul 3-1 ci sono state delle occasioni per fare gol.Abbiamo fatto una buona partita al di là di tutto, i ragazzi ce l'hanno davvero messa tutta e hanno dato tutto quello che potevano dare.La Lazio è una squadra robusta, difficile da affrontare e oggi ha giocato bene, è rimasta compatta ed è ripartita benissimo, ma nonostante tutto non abbiamo rinunciato al nostro gioco. Sono stati decisivi gli episodi, ma nel calcio ci sta.In ogni caso è stato un biennio di grandi soddisfazioni, di grandi vittorie, raggiunte con ragazzi straordinari, capaci di vincere, perdere, rialzarsi e oggi perdere ancora. Ci hanno regalato delle grandissime gioie, anche dal punto di vista umano; la ciliegina sulla torta sarebbe che qualcuno di loro restasse nella nostra prima squadra.


► Per le Final Eight il tecnico della Primavera Bollini ha convocato i seguenti calciatori (tra parentesi i numeri di maglia):