Moroni Brenda

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Brenda Moroni (2011/12)
Brenda Moroni con
L'Acquedotto (2014/15)
Brenda Moroni (2011/12)
Festa Scudetto 2008: Brenda in ginocchio seconda da sinistra
Festa Coppa Lazio 2011
Brenda abbracciata a Mister Spogani
Brenda Moroni (2007/08)
Campionato Regionale U21 2010/11
Brenda con sopra Laura e Coppa
Brenda Moroni (2006/07)

Brenda Moroni, nata a Roma il 18 aprile 1990, è una giocatrice di Calcio a 5 Femminile.

Cresciuta nell'Aurelio IMIR con Mister Giorgio Regni, ha disputato ben 6 stagioni consecutive (dal 2006/07 al 2011/12) con la maglia biancoceleste, dopodiché, l'anno successivo, si è accasata al Real Statte dove è rimasta per due stagioni. Benché giovanissima, è stata una delle artefici della conquista del 4° Scudetto della Lazio Woman C5 Femminile (2007/08). Nella stagione 2010/11 ha vinto ancora due trofei con la Lazio C5 Femminile: la Coppa Lazio con la prima squadra e il Campionato Regionale Under 21. Dopo un anno all'Acquedotto (2014/15), torna di nuovo al Real Statte per un altro anno (2015/16) dopodiché scende di categoria (dalla Serie A Elite alla Serie A) andando a giocare in Puglia, nel Dona Style 21.


Febbraio 2012 - Intervista[modifica | modifica sorgente]

Gimme five, all right. Il celebre motivetto di Jovanotti tanto in voga negli anni ’80 per questo personaggio, al femminile, della settimana. In realtà Brenda Moroni è del ’90, ma il cinque l’ha battuto lo stesso, domenica scorsa, nel blitz della Lazio a Cosenza, contro la Jordan Aufugum. “Qualcuno voleva togliermene uno perché la palla aveva preso entrambi i pali – sorride – ma le immagini fugano ogni dubbio, ho fatto proprio la manita”. Cinque gol, tutti insieme. Non una novità per il laterale-pivot biancoceleste. “Mi era capitato un’altra volta di segnare una cinquina, ai tempi della Serie C Femminile laziale con l’Aurelio, contro La Briciola. Avevo 12 anni, ma fare così tanti gol in una partita sola in Serie A, è tutta un’altra cosa”. Un bel tipetto questo personaggio della settimana. Sincera e schietta, istintiva e, soprattutto, una grande appassionata di questo sport.

LA CARRIERA – “Io sono nata con il pallone in mano”. Fra Brenda e il “calcetto” è amore a prima vista. “Si chiama futsal ed è una disciplina sportiva meravigliosa”. Ecco, appunto, un bel tipetto. “Ho iniziato a giocare a pallone da quando avevo sei-sette anni e andavo in oratorio con i miei amici”. La sua carriera inizia prestissimo. “Con la Nordovest maschile, praticamente sin dai pulcini. Sono stati tre anni molto belli”. La Nordovest si “fonde” con il Forum e poi diventa Aurelio, e poi ancora Lazio. “I primi anni non giocavo molto, ma perché ero una testa matta, mi allenavo quando mi andava e mettevo sempre scuse per saltare gli allenamenti”. Poi la svolta, l’incontro con Luca Trombetta, il mister che porta la Lazio alla conquista dello scudetto. “Avevo 17 anni, ma non capivo ancora cosa significasse fare parte di un gruppo. Avrò giocato 4-5 partite, quel titolo non lo sento tanto mio e per questo lavoro per vincerne un altro, ma devo moltissimo a Trombetta, un allenatore, ma soprattutto un secondo padre, un amico, un confidente con il quale parlare di tutto. Lui ha sempre creduto in me, nonostante il mio carattere”. Seconda svolta. Big match contro il Torrino, la Lazio vince 3-2. Con una “hat trick” di Brenda Moroni. “L’ultimo l’ho segnato di tacco – ricorda – non dimenticherò mai quella partita. E’ da lì che ho capito che questa sarebbe stata la mia vita sportiva, che dovevo e volevo crescere”. E mai scelta fu più giusta.

LA MIA SECONDA FAMIGLIA – La Lazio diventa la seconda famiglia del bomber biancoceleste. “Gente come Ilaria Coviello e Giorgia Iommi, la società e tutto il gruppo storico mi hanno fatto capire l’importanza del gruppo, come si vince, divertendoci. Ora con loro ho un rapporto splendido e guai a chi mi tocca la mia Lazio, sì, è proprio la mia seconda famiglia. Voglio vincere tutto con questa maglia. Statte e Montesilvano saranno pure fortissime, ma anche noi abbiamo un gruppo di ragazze che remano tutte dalla stessa parte”. Ai gol, poi, ci pensa Brenda Moroni.

DA TESTA MATTA A TESTA SULLE SPALLE - “Credo che il tiro sia la mia qualità migliore, calcio indistintamente col destro e con il sinistro”. Brenda si descrive e più passa il tempo, più quella “testa matta” (come ama definirsi) sembra proprio aver messo la testa a posto. Sulle spalle. “Sono una che non molla mai e che adesso si fa in quattro per la squadra. Preferisco il ruolo di laterale perché mi piace vedere la porta. Mister Curti mi fa giocare come pivot e sto cercando di adattarmi a questo ruolo, migliorando nella difesa del pallone spalle alle porta, ma non c’è nessun problema, voglio aiutare la squadra ad arrivare il più lontano possibile. Sono una combattente e non mi piace vincere facile – continua – preferisco proprio quelle partite come con la Jordan: tirate, equilibrate fino alla fine, vinte grazie alla forza del gruppo”. Ragazze che giocano a futsal.

CALCIO? NO GRAZIE – In Italia si sta cominciando, pian piano, a differenziare nettamente le due discipline sportive, calcio e calcio 5, che, in effetti, hanno davvero poco in comune. Brenda la sua scelta l’ha fatta qualche anni fa. “Feci un provino, proprio con la Lazio – rivela – ma il calcio a 11 non è fa per me. Non mi diverte come il futsal. Questo è lo sport più bello del mondo. Non ha eguali, regala emozioni uniche. Solo nel futsal una partita sul 4-0 non è mai finita, non ti puoi distrarre, né amministrare il vantaggio. Per me questo sport è il massimo, è tutto. Fra calcio e futsal non c’è proprio paragone”.

DA FORTINO A IPPOLITI – Studia da Fortino, le piace la grinta di Ippoliti (di sicuro guarderà Luparense-Lazio, super anticipo televisivo della diciannovesima giornata di Serie A), ma non cerca di imitare nessuno. “Sono Brenda Moroni, una ragazza che vuole essere semplicemente sé stessa, con pregi e difetti. Ilaria Coviello, Giorgia Iommi e Debora Fiore, giocatrici bravissime, ma io vado avanti per la mia strada, puntando a vincere più trofei possibili con questa maglia. A partire dalla Final Eight. La sconfitta in Supercoppa con lo Statte nel 2008 non mi è ancora andata giù. Ci aspettano gare ad eliminazione diretta, proprio quelle partite che piacciono a me. Fortino? Non lo conosco benissimo, ma io ho le sue stesse caratteristiche e mi piace molto il suo modo di giocare, così come Luca Ippoliti. L’ho incontrato l’ultima volta alla festa della Lazio. Lui è come me, ha grinta da vendere, un altro che non molla mai”.

GRAZIE ITALIA – Fortino e Ippoliti. Già, due azzurri tornati a casa con una bella medaglia di bronzo al collo. “Ho visto tutte le partite dell’Italia in televisione e sono davvero orgogliosa della Nazionale. Se non prendevamo quel gol in apertura con la Spagna, secondo me avremmo anche vinto la semifinale. Meritavamo di più del terzo posto, ma io sono contenta lo stesso”. Un po’ come la Lazio, che alza i calici e “Brenda” con la sua Moroni.

Fonte: Divisione Calcio a 5 (commento del 23/02/2012)


Luglio 2012 - Brenda saluta la Lazio C5 Femminile[modifica | modifica sorgente]

Parte col botto la campagna acquisti del Real Statte per la stagione 2012/2013. E' Brenda Moroni il primo tassello per la nuova annata sportiva della formazione guidata da Tony Marzella. La laterale, all'occorrenza anche pivot avanzato, arriva dalla Lazio con la formula del trasferimento a titolo definitivo. La giocatrice, classe 1990, è entusiasta della conclusione della trattativa e pronta per la nuova avventura. “Non vedo l’ora di iniziare a giocare con lo Statte, una cittadina dove si respira aria di futsal grazie alla passione di tutti, a partire dalla società passando per le ragazze senza dimenticare i fantastici tifosi”. Brenda ringrazia tutti e due i sodalizi per aver soddisfatto quella che era la sua volontà. “Con la Lazio ho vissuto anni bellissimi di crescita umana e professionale. Il mio più sincero grazie va a Monica Caprini, prima compagna di squadra e poi dirigente biancoceleste, alle ragazze, agli ex tecnici Trombetta e Spogani senza dimenticare alcune compagne con le quali c'è un’amicizia anche fuori dal campo come Coviello, Mazzucato, Fiore, Frilicca e Verrelli. Altrettanto voglio subito ringraziare mister Tony Marzella, per me uno di quei tecnici che rappresentano il top nel futsal visti i successi e i risultati raggiunti in questi 15 anni, e il Direttore Generale, Giuseppe D’Onghia, oltre a Daiana Bianco con la quale mi lega un’amicizia anche fuori dal campo. Mi hanno fatto capire da subito col loro entusiasmo la voglia di volermi portare a Statte e sono stata contagiata in maniera stupenda da parte loro. Poi, toccando un po’ per mano l’ambiente è stato tutto un escalation di emozioni e sensazioni che voglio ripagare sul campo”. Quando si parla di aria di futsal il riferimento è rivolto a quanto fatto dallo Statte in questi anni. “Il Real è una squadra importante che scritto la storia del futsal femminile italiano e il merito è di mister Marzella, della società e di tutte le ragazze che vogliono fortemente raggiungere obiettivi alti. Lo spirito di gruppo e la grande dedizione e passione fa’ in modo che si possano superare ostacoli all'apparenza insormontabili. Questa squadra passano gli anni ma resta sempre ai vertici del futsal grazie, ripeto, all'entusiasmo e alla forza del gruppo. Anche nella stagione passata hanno confermato i grandi risultati al primo anno dell’istituzione della Serie A. Magari non è arrivato il sigillo finale dello scudetto ma sarà una molla per migliorarsi in futuro”. In conclusione, l’obiettivo di Moroni e il suo messaggio ai tifosi. “Prima di venire a Statte io, fan di Ligabue, mi sono ritrovata in una frase di Vasco. ‘T’Immagini la faccia che farebbero’ rappresenta proprio me stessa e da qui che voglio lanciare anche un messaggio a tutto l’ambiente Real. Vengo in rossoblu per vincere e per divertirmi, entrare a far parte di un gruppo fantastico e mettermi a disposizione del mister. Tutti insieme uniti possiamo raggiungere grandissimi risultati e toglierci tantissime soddisfazioni”.

Fonte: www.delfinierranti.org (commento del 04/07/2012)


Dopo l’annuncio del suo trasferimento a Statte, il bomber si congeda: “Sono cresciuta con questa maglia. Magari quando tornerò a Roma la indosserò di nuovo, ma ora penso al Real Statte. Un grazie speciale a Caprini, Coviello, Mazzucato, Fiore, Frilicca e Verrelli”. E così il bomber se ne va. Ufficializzato da poche ore il trasferimento di Brenda Moroni al Real Statte, ci si ringrazia con uno sguardo al passato e un’idea sul futuro. Sette anni in biancoceleste non sono di certo pochi, come mai hai deciso di lasciare Roma? Un po’ di magone? “Sono ovviamente contenta di andare a Statte, ma allo stesso tempo lasciare questa maglia dopo averla indossata per sette stagioni non mi lascia indifferente. Avevo voglia di cambiare e quando è arrivata la proposta di mister Marzella l’ho presa in considerazione. Ho 22 anni e per me fare un’esperienza in una squadra così blasonata e importante come il Real Statte è una possibilità di crescita. Loro sono un gruppo che va avanti da anni e arriva sempre in qualsiasi finale, il progetto mi è piaciuto e ho accettato”. Il Presidente Monica Caprini ti ha ringraziato pubblicamente augurandoti un grande in bocca al lupo…. “Monica per me è e continuerà ad essere una persona molto importante. Mi ha insegnato tanto prima come compagna di squadra e, poi, da presidente. Non dimenticherò mai questi anni con lei e la possibilità che mi ha dato di andare a giocare in un altro club”. E la Lazio? “Alla Lazio auguro il meglio perché per me rappresenterà sempre una maglia importante con la quale sono cresciuta. Magari quando tornerò a Roma indosserò di nuovo il bianco e l’azzurro, ma ora penso al Real Statte”. I momenti più belli di quest’anno? “Sicuramente la vittoria nel derby e quella con la Jordan. La manita a Cosenza è stata una botta di adrenalina…” Ringraziamenti speciali? “A Ilaria Coviello per la sua pazienza, perché in tante occasioni mi ha fatto ritrovare la fiducia in me stessa. A Cico (Simona Mazzucato) perché ha sempre creduto in me e quando c’era da tirarmi l’orecchio ne ha tirati due, in buona fede ma allo stesso tempo insegnandomi tanto. Debora Fiore, una persona bellissima e una grande giocatrice che mi ha sempre saputo dire la parola giusta nel momento giusto. La mia “coetanea del cuore”, Laura Verrelli, una grande amica capace di regalarmi emozioni e credere in me. Katia Frilicca sempre solare pronta a far ridere anche nei momenti meno belli. Un ringraziamento speciale va a queste cinque persone con cui ho condiviso gioie e dolori. Ringrazio tutte le altre compagne che negli anni sono passate dalla Lazio e che quest’anno hanno giocato con me, augurando a tutte un grande in bocca al lupo. E poi un ultimo ringraziamento a Paola Pierucci con cui ho giocato gli anni scorsi, per i consigli e quelle chiacchierate infinite”.

Fonte: Calcio a 5 Anteprima (commento del 04/07/2012)




Palmares[modifica | modifica sorgente]

1 Scudetto.png Scudetto nel 2007/08

1 Coppa.png Coppa Lazio nel 2010/11

1 Stemma Regione Lazio.jpg Campionato Regionale nel 2007/08

1 Stemma Regione Lazio 21.jpg Campionato Regionale Under 21 nel 2010/11



Scheda aggiornata a Novembre 2016.



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