Trilussa e il podista ignoto

Da LazioWiki.

Carlo Alberto Salustri (Trilussa)

La scheda di Carlo Alberto Salustri (Trilussa)

Nel mese di luglio 2017, tra i molti contributi che giungono alla Redazione di LazioWiki da parte dei lettori, ci colpì una fotografia di rara nitidezza e qualità di misure 7x10. Essa rappresentava un giovane atleta, immortalato in primo piano, vestito con una canottiera bianca con ricamato un meraviglioso stemma a undici bande, sicuramente bianche e celesti, di cui le estreme molto strette, e con una perfetta scritta "LAZIO" a caratteri pseudo capitali romani. Questa maglia era chiusa sulla spalla sinistra da alcuni bottoni. L’atleta rappresentato è di bell’aspetto, lineamenti aristocratici, capelli ondulati con scriminatura a sinistra, occhi scuri intensi, naso importante, baffi alla moda, mento volitivo. Il collo è lungo e divide le spalle squadrate e muscolose. Le pupille rimandano il riflesso di una lampada da fotografo. La foto sembra scattata in un interno e il soggetto appare inquadrato da una finestra posta alle sue spalle. Si intravedono degli alberi dallo snello fusto. La "location" della foto è con assoluta certezza la sede della Lazio, dal 1906 al 1913, situata nell’Uccelliera di Villa Borghese.

Siamo abituati a identificare gli atleti laziali, ma in questo caso non trovammo nessuna corrispondenza tra questo atleta e le decine di centinaia di foto di pionieri biancocelesti da noi possedute. Procedendo con metodi comparativi accertammo che quella maglia fu usata dai podisti biancocelesti in un lasso temporale compreso tra il 1905 e il 1909, sebbene uno stemma così raffinato non trova riscontro alcuno in altri atleti dell’epoca. Sovente accade che quando non riusciamo a dare il nome ad un soggetto fotografato, decidiamo di interrompere le ricerche nella speranza che altri elementi sopravvenuti nel frattempo possano venirci di aiuto. In questo caso quel volto aperto e intenso rimase un mistero. Nel mese di ottobre 2017 ci capitò nelle mani un libro di poesie romane e, sfogliandolo, la nostra attenzione fu catturata da un primo piano fotografico del poeta Trilussa. Dopo un attimo di disorientamento avemmo la netta impressione di riconoscere in quel volto il nostro podista ignoto. LazioWiki si mobilitò e cominciarono indagini e ricerche tese a trovare notizie biografiche su Trilussa e fotografie di quando egli poteva avere tra i 36 e i 39 anni di età. Ciò in considerazione del periodo in cui la Lazio adottò quella casacca da gara.

Recentemente abbiamo mostrato la fotografia anche all’amico Marco Impiglia, storico dello sport, scrittore illustre ed esperto di letteratura e dobbiamo dire che, dopo un’ iniziale fase di dubbio, il suo convincimento che il podista sia identificabile con Trilussa è andato sempre più potenziandosi, tanto da inserire la foto da noi trovata nel suo illuminato e recentissimo volume "La Società Podistica Lazio – 1900-1926 – Ideali sportivi olimpici, unitari, romani e biancocelesti", dove anch’egli allude alla possibile coincidenza poeta-podista da noi prospettata per primi, ma mai finora svelata in quanto consapevoli dell’importanza storico-letteraria di ciò che saremmo andati ad affermare.



Podista ignoto.jpg



Questa foto è del 1906-1907. Alcuni podisti biancocelesti indossano casacche con stemma simile a quello del podista ignoto, ma non raffinato come quello di quest’ultimo



Vogliamo sgomberare il campo da equivoci: noi non abbiamo alcuna prova certa che quell’atleta sia Trilussa, ma, ribadendo la grande importanza culturale che questa eventuale corrispondenza tra il poeta e il podista potrebbe avere, abbiamo deciso di portare alla luce i fatti connessi. Confidiamo nelle considerazioni critiche dei nostri lettori.


- Abbiamo fatto osservare le foto dell’atleta e di Trilussa a molte persone senza svelare il nome del poeta. La grande maggioranza (circa 85%) ha dichiarato essere i due soggetti la stessa persona.

- L’età dell’atleta sembra essere più bassa rispetto ai 36-39 anni che aveva Trilussa tra il 1905 e il 1909. Vi è però da considerare che l’aspetto del poeta, nato nel 1871, risulta essere sempre piuttosto giovanile.

- Trilussa era massone, sebbene mai iniziato all’ordine. I vertici apicali della dirigenza laziale erano pressoché tutti massoni.

- Trilussa nelle foto, generalmente, appare con un volto più pieno rispetto a quello di questo atleta. Un esperto fotografo da noi consultato ci garantisce che la foto è stata ritoccata per far apparire il viso più scavato e, in effetti, le guance sono indeterminate grazie a specifiche fonti luminose posteriori. A conferma di ciò in questa fotografia, della quale ci scusiamo per la pessima qualità, si può notare che il Salustri, a circa la stessa età del podista, appare notevolmente magro.



Trilussa01.jpg



- Nessuna biografia su Trilussa accenna a una sua qualsiasi pratica sportiva. Anche qui, tuttavia, bisogna fare delle considerazioni: in una sua poesia ("Li pensieri dell’arberi" del 1913) il Salustri accenna alla Maratona:



Trilussa02.jpg



Riconosciamo questo elemento come non probante, ma sappiamo pure che il poeta amava farsi fotografare in pose retoriche e mitologiche come quelle qui di seguito:



Trilussa
Trilussa



- Trilussa aveva il lobo delle orecchie attaccato alla guancia. Anche il podista ha questa "imperfezione".

- Il collo del podista è molto lungo come anche quello di Trilussa. Sebbene la foto del primo sia limitata al busto, si può dedurre che fosse di alta statura. Trilussa era alto 1,90 m.

- Trilussa era amico di Nino Ilari e Giggi Zanazzo. Questi ultimi frequentavano assiduamente il mondo della Podistica Lazio e soprattutto quello della Sezione Escursionismo.

- In una foto di gruppo del 1905 che ritrae atleti e personaggi della Lazio, LazioWiki crede di riconoscere Trilussa in base all’altezza, ai tratti somatici e all’abbigliamento (collo della camicia con punte arrotondate e ampia cravatta annodata più volte come usava fare il poeta, vedi frecce verdi).



Trilussa 1905
Trilussa 1905
(Ingrandimento personaggio presente nella foto del 1905)



Foto di gruppo della Lazio del 1 ottobre 1905. Il personaggio indicato con la freccia rossa potrebbe essere Trilussa.



Nella stessa foto, proprio ai piedi di Trilussa (?) e coperto da un cappello, si può notare un capo di stoffa. Analizzando il particolare, purtroppo sgranato dall’ingrandimento, si palesano delle lettere dello stesso carattere della scritta LAZIO della casacca del podista e si riconoscono nettamente le lettere A, L e Z. Potrebbe essere, considerati il colore, la posizione e la fattura, proprio la famosa canottiera indossata dall’atleta? Sappiamo con certezza che in quel periodo il poeta era a Roma ed era appena tornato da Parigi. A proposito del cappello, anch’esso posto in terra ai piedi di Trilussa, si noti la sua particolare foggia, unica tra tutti gli altri copricapi. In altre immagini Trilussa usa lo stesso cappello con l’unica differenza nel colore del nastro. Questo cappello è piuttosto raro in quanto non è un borsalino, molto di moda in quel periodo. Ha, infatti, la tesa troppo larga, la calotta non è a tronco di cono e non è pizzicottata ai lati. L’elegantissimo, originale ed esclusivo Trilussa, si distingueva persino nel bizzarro copricapo da lui usato.



Ingrandimento del particolare della foto di gruppo in cui pare riconoscersi, sotto il bizzarro cappello, la canottiera del podista con alcune lettere maiuscole.



Inoltre tra gli atleti che parteciparono alle gare del 1 ottobre risulta esserci un certo Febo. LazioWiki ha individuato pressoché tutti gli atleti ritratti ma non Febo. Questo è sicuramente un soprannome e la cosa non sorprende: quasi tutti gli atleti biancocelesti avevano un soprannome. Febo non è altri che il nome del dio Apollo, divinità che soprintendeva alla poesia e alle arti in genere. E se, per motivi di riservatezza, Trilussa si fosse fatto chiamare Febo quando praticava lo sport? Del resto il dio Apollo compare in numerose poesie del poeta e addirittura era affrescato sul soffitto della sua camera da letto. Nella foto qui sotto, "Il Messaggero" del 2 ottobre 1905 riportò un sintetico resoconto delle gare. Come può notarsi figura il nome Febo. Per poter formare le due squadre, vista la rinuncia della Virtus a giocare, la Lazio fece ricorso a tutti i suoi atleti presenti, compresi i podisti.



Trilussa08.jpg



- Le foto sono state mostrate ad esponenti delle FFO impiegati in sezioni di riconoscimento visivo. Essi riscontrano molti elementi in comune tra i volti del podista e Trilussa.

- In una foto incorniciata visibile nella cosiddetta "alcova" di Trilussa è presente una fotografia incorniciata (indicata dalla freccia azzurra). A noi sembra quella del podista ignoto.



L’"alcova" di Trilussa. La foto è antica. Molti oggetti allora presenti, come purtroppo la foto in questione, sono andati perduti.



Ingrandimento della foto che era collocata nella "alcova" di Trilussa, indicata sopra dalla freccia azzurra. Per quanto sfocata sembra individuarsi la parte più scura e la sagoma dello stemma della Lazio.



- Un elemento che potrebbe essere dirimente e definitivo è stato ipotizzato da LazioWiki. Ad un’attenta analisi della foto del podista potrebbe individuarsi in un dettaglio il nome del poeta. Come se fosse stato ricamato sul bordo superiore dello stemma per garantirne la proprietà. Possono, ancora una volta, essere delle suggestioni, ma come da nostra prassi sottoponiamo questo dettaglio al giudizio dei lettori.



Questo è un ingrandimento di una porzione dello stemma della Lazio posto sulla casacca del podista ignoto. Potrebbero leggersi le lettere LUSSA. Nella foto in basso abbiamo eseguito il negativo e con un pennarello abbiamo marcato le lettere per una migliore comprensione.



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- L'ultima considerazione che vogliamo sottoporre all'attenzione dei nostri lettori è sul quando e sul perché la foto potrebbe essere stata scattata al podista ignoto.

Abbiamo, in precedenza, asserito che il luogo deputato sia la Casina dell'Uccelliera. La struttura fu presa in concessione dalla Lazio, tramite Ballerini, a gennaio del 1906 ed inaugurata nel marzo dello stesso anno, insieme all'utilizzo del Parco dei Daini e di Piazza di Siena come campi di gioco. Coincidenza vuole, che gli stessi luoghi fossero stati prescelti per effettuare le selezioni degli atleti che avrebbero dovuto partecipare alle Olimpiadi intermedie di Atene, che si sarebbero svolte lo stesso anno tra la fine di marzo e gli inizi di aprile. Essi erano, inoltre, gli stessi luoghi scelti per svolgere le gare di atletica nelle previste Olimpiadi di Roma del 1908. La loro organizzazione determinò profondi conflitti tra coloro che erano favorevoli ai Giochi e altri assolutamente contrari in considerazione dell'enorme impegno di spesa necessario. In questa temperie la scelta della nuova sede non fu probabilmente casuale. Ballerini, fautore della necessità di far svolgere nella nuova capitale le Olimpiadi in qualità di segretario della potente Federazione di Ginnastica nonché presidente della Società Podistica Lazio, voleva fare di quest'ultima la promotrice dei Giochi e queste selezioni capitavano nel momento più propizio. Nonostante l'impegno di Ballerini, Roma fu costretta a rinunciare all'organizzazione dell'evento. Non è quindi azzardato ipotizzare che la foto sia stata scattata per promuovere il progetto olimpico con la Lazio protagonista. E chi meglio di Trilussa, cantore della Terza Roma e della Romanità, famoso e dal fisico apollineo, poteva posare come "testimonial" per questa foto di rappresentanza?

Nuovi sviluppi della vicenda

Nei mesi di aprile-maggio 2021, LazioWiki, dopo ricerche durate un decennio, ha scoperto la tomba dove riposa il grande presidente Fortunato Ballerini. Egli fu al vertice della S.P. Lazio dal 1904 al 1922 e ha contribuito in maniera decisiva a far divenire tale società uno dei sodalizi più importanti d'Italia, unendo gli aspetti prettamente sportivi a quelli, di altissimo livello, culturali e sociali. Nell'ambito delle nostre ricerche abbiamo avuto modo di conoscere la professoressa Lucilla Ballerini, unica e ultima discendente diretta di Fortunato. Ella è la pronipote del presidente e, pur non avendolo conosciuto personalmente per questioni anagrafiche, ne ha sentito molto parlare da suo nonno Elisio, figlio di Fortunato. La signora Lucilla ci ha rivelato che ogni qual volta in famiglia si nominava Trilussa, suo nonno ricordava come il poeta fosse di casa nella famiglia di Fortunato. Tali rivelazioni e le coincidenza temporali ci convincono sempre più che il Salustri, su invito del suo amico Ballerini, abbia posato nella foto di cui si discute in questa sede.

Comunicazione della signora Lucilla Frangini Ballerini, pronipote di Fortunato Ballerini, indirizzata alla Redazione di LazioWiki in data 26 maggio 2022.

La comunicazione della professoressa Lucilla Frangini Ballerini



Podista ignoto



Trilussa nel 1905. Sembra evidente una forte somiglianza con il podista
Trilussa



Trilussa nel 1905



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