Cosimi Claudio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:CosimiClaudio.jpg|thumb|right|200px|Claudio Cosimi nel 1974/75 con la maglia del Latina]]
Mezzala, nato a Roma il [[10 settembre]] [[1945]]. Dopo gli esordi con la maglia dell'U.S. Aquilotti, gioca per due stagioni con l'OMI. Nel [[1960/61]] nella categoria Allievi e nel [[1961/62]] in quella Juniores con cui si aggiudica il titolo di Campione d'Italia di categoria. Nel corso delle sua avventura con la maglia degli aziendali, ha modo di essere più volte convocato e di giocare con la maglia della Rappresentiva Laziale. Al suo attivo anche la conquista del prestigioso Trofeo Umberto Nistri, con la vittoria nel Torneo Notturno Industria e Sport dell'estate [[1962]]. Dopo la seconda stagione all'OMI viene notato da diverse società che cercano di acquistarlo. Tra le varie pretendenti quali Lazio, Roma, Mantova, Como, Vicenza e Tevere Roma, alla fine ha la meglio la Fiorentina che lo tessera per la stagione [[1962/63]]. Il primo anno con i gigliati lo vede protagonista nei Campionati Primavera e De Martino con la convocazione nella Nazionale Juniores. Nella parte finale della stagione poi, sembra più volte in predicato di esordire in Prima Squadra ma poi l'allenatore Valcareggi ritiene di non dover forzare troppo la mano e di far maturare ulteriormente il ragazzo. Anche all'inizio della stagione successiva l'esordio in Prima Squadra sembra dover avvenire da un momento all'altro ma poi, anche a causa di alcuni peccati di gioventù, la cosa non si concretizza e quindi ancora Primavera e De Martino (con cui vince il campionato di categoria) e alcune apparizioni nelle amichevoli di prima squadra, la cui guida nel frattempo è stata assunta da Chiappella. Nel [[1964/65]] la Fiorentina decide di darlo in prestito all'Empoli in serie C. Mezza stagione con l'Empoli poi a novembre il passaggio, sempre in prestito, alla Lazio. La Lazio è la squadra a cui è legata tutta la sua famiglia, il nonno ne è stato dirigente, il padre ne è acceso tifoso e anche lui ne segue da sempre le sorti con intensa passione. Inserito nell'organico della De Martino gioca alcune partite di campionato levandosi tra l'altro la soddifazione di espugnare il campo della Roma nel derby del [[20 marzo]] [[1965]], [[Sabato 20 marzo 1965 - Roma - Roma-Lazio 0-3|Roma-Lazio 0-3]]. A fine stagione il riscatto di 25 milioni di lire richiesto dalla Fiorentina per il suo cartellino è una cifra troppa alta per le casse della società biancoceleste che in quel periodo non naviga in buone acque e quindi Cosimi viene trasferito al Frosinone in serie D. Con i ciociari subito la vittoria del campionato e la promozione in serie C, poi mezza stagione e a novembre [[1966]] il passaggio alla Reggina in serie B sotto la guida di [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Mestrelli]]. Non buono però il feeling con il futuro allenatore della Lazio e una sola sporadica apparizione nel campionato cadetto. Dopo un anno di inattività, eccolo di nuovo a Frosinone nel [[1968/69]], il campionato è quello di serie D e all'attivo anche alcune presenze con la Rappresentiva di categoria. Seguono poi Avellino (Serie C - [[1969/70]]), Ischia (Serie D - dal novembre 1969 al [[1971/72]]), Pro Salerno (Serie D - [[1972/73]] e [[1973/74]]) e Latina (Serie D - [[1974/75]] con convocazioni nella Rappresentiva di categoria). Seguita poi per alcuni anni a giocare in campionati dilettantistici, nel Lazio e in Abruzzo con le maglie di Palestrina, Zagarolo, Lariano, Luco dei Marsi e altre società minori. Successivamente con il Circolo Canottieri Aniene prima e con il Club 619 poi, partecipa per molti anni ai tornei di calcetto più importanti della capitale. Claudio Cosimi dal [[1974]] al [[1980]] ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione Italiana Calciatori con la carica di consigliere.

Mezzala, nato a Roma il [[23 marzo]] [[1945]]. Dopo gli esordi con la maglia dell'U.S. Aquilotti, gioca per due stagioni con l'OMI. Nel [[1960/61]] nella categoria Allievi e nel [[1961/62]] in quella Juniores con cui si aggiudica il titolo di Campione d'Italia di categoria. Nel corso delle sua avventura con gli aziendali, ha modo di essere più volte convocato e di giocare nella Rappresentiva Laziale. Al suo attivo anche la conquista del prestigioso Trofeo Umberto Nistri, con la vittoria nel Torneo Notturno Industria e Sport dell'estate [[1962]]. Dopo la seconda stagione all'OMI viene notato da diverse società che cercano di acquistarlo. Tra le varie pretendenti quali Lazio, Roma, Mantova, Como, Vicenza e Tevere Roma, alla fine ha la meglio la Fiorentina che lo tessera per la stagione [[1962/63]]. Il primo anno con i gigliati lo vede protagonista nei Campionati Primavera e De Martino con tanto di convocazione con la Nazionale Juniores. Nella parte finale della stagione sembra anche in predicato di esordire in una competizione ufficiale con la maglia della Prima Squadra ma poi l'allenatore Valcareggi ritiene che non è il caso di anticipare troppo i tempi e di consentire al ragazzo di maturare ulteriormente. Anche all'inizio della stagione successiva l'esordio in Prima Squadra sembra dover avvenire da un momento all'altro ma poi, anche a causa di alcuni peccati di gioventù da parte di Claudio, la cosa non si concretizza neanche in questa occasione. Ancora Primavera e De Martino quindi solo alcune apparizioni nelle amichevoli della formazione maggiore che, nel frattempo, è passata sotto la guida di Giuseppe Chiappella. La seconda stagione a Firenze comunque lo vede laurearsi Campione d'Italia con la formazione De Martino. Nel [[1964/65]] la Fiorentina decide di darlo in prestito all'Empoli in serie C. Mezza stagione con l'Empoli poi a novembre il passaggio, sempre in prestito, alla Lazio. La Lazio è la squadra a cui è legata tutta la sua famiglia, il nonno [[Cosimi Veio|Veio]] ne è stato atleta prima e dirigente poi, il padre ne è acceso tifoso e anche lui ne segue da sempre le sorti con intensa passione. Inserito nell'organico della De Martino biancoceleste, gioca 6 partite di campionato levandosi tra l'altro la soddisfazione di far parte della formazione che con un netto 3-0, espugna il campo dei cugini giallorossi nel derby disputato il [[20 marzo]] [[1965]] ([[Sabato 20 marzo 1965 - Roma, campo Roma - Roma-Lazio 0-3|Roma-Lazio 0-3)]] e di segnare una rete in occasione di [[Sabato 3 aprile 1965 - Roma, campo Tor di Quinto - Lazio-Sampdoria 4-0|Lazio-Sampdoria 4-0]] del [[3 aprile]] successivo. A fine stagione il riscatto di 25 milioni di lire richiesto dalla Fiorentina per il suo cartellino è una cifra troppa alta per le casse della società biancoceleste che in quel periodo non naviga in buone acque e quindi Cosimi viene trasferito al Frosinone in serie D. Con i ciociari subito la vittoria del campionato e la promozione in serie C, poi ancora mezza stagione con i canarini e a novembre [[1966]] il passaggio alla Reggina in serie B sotto la guida di [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Mestrelli]]. Non si instaura però il giusto feeling tra il ragazzo e il futuro allenatore della Lazio e quindi l'esperienza calabrese si conclude con il misero bilancio di un'unica apparizione nel campionato cadetto. Segue un anno di inattività e poi eccolo di nuovo a Frosinone nel [[1968/69]]. Il campionato è quello di serie D e durante la stagione trova modo di far parte anche della Rappresentativa di categoria. Dopo Frosinone mezza stagione ad Avellino (Serie C - [[1969/70]]), due e mezza a Ischia (Serie D - dal novembre 1969 al [[1971/72]]), due nella Pro Salerno (Serie D - [[1972/73]] e [[1973/74]]) e infine a Latina (Serie D - [[1974/75]] con convocazioni nella Rappresentiva di categoria), dove conclude l'ettività professionistica. Seguita poi per alcuni anni a giocare in campionati dilettantistici, nel Lazio e in Abruzzo con le maglie di Palestrina, Zagarolo, Lariano, Luco dei Marsi e altre società minori. Successivamente con il Circolo Canottieri Aniene prima e con il Club 619 poi, partecipa per molti anni ai tornei di calcetto più importanti della capitale. Claudio Cosimi dal [[1974]] al [[1980]] ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione Italiana Calciatori con la carica di consigliere.
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File:CosimiOMI.jpg|Cosimi con l'OMI Juniores Campione d'Italia
File:CosimiOmiPremiazione.jpg|La premiazione dei ragazzi dell'OMI
File:CosimiFiorentina.jpg|Con la Fiorentina
File:CosimiFiorentina3.jpg|Con la Fiorentina in una foto dove è presente anche Pierpaolo Manservisi
File:CosimiFiorentina2.jpg|Un articolo su Cosimi ai tempi della Fiorentina
File:CosimiEmpoli.jpg|Nell'Empoli 1964-65
File:CosimiLazio.jpg|La Lazio De Martino 1964-65
File:CosimiAbbonamento.jpg|L'abbonamento alla Tribuna Monte Mario del 1964-65
File:CosimiFrosinone.jpg|Con la maglia del Frosinone
File:CosimiReggina.jpg|In borghese con la Reggina di Tommaso Maestrelli
File:CosimiAvellino.jpg|Con gli irpini dell'Avellino
File:CosimiIschia.jpg|Con gli isolani dell'Ischia
File:CosimiProSalerno.jpg|Con la seconda squadra del capoluogo campano, la Pro Salerno
File:CosimiProSalernoCapitano.jpg|Capitano della Pro Salerno
File:CosimiLatina.jpg|Il Latina 1974/75
File:CosimiAssociazioneCalciatori.jpg|Con il Consiglio Direttivo dell'Associazione Calciatori
File:CosimiRitiroLazio2012a.jpg|Claudio ad Auronzo di Cadore in occasione del ritiro della Lazio del 2012
File:CosimiRitiroLazio2012b.jpg|Con Vladimir Petkovic
File:CosimiRitiroLazio2012c.jpg|Con Maurizio Manzini
File:CosimiGrottino1.jpg|Davanti al ristorante "Il Grottino del Laziale" di viale Romania
File:CosimiGrottino2.jpg|All'interno del ristorante con il proprietario Enrico D'Angeli
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[[Categoria:Biografie|Cosimi, Claudio]]
[[Categoria:Biografie|Cosimi, Claudio]]
[[Categoria:Altri Calciatori|Cosimi, Claudio]]
[[Categoria:Calciatori 2|Cosimi, Claudio]]

Versione attuale delle 19:06, 18 dic 2021

Claudio Cosimi
Claudio Cosimi nel 1974/75 con la maglia del Latina

Mezzala, nato a Roma il 23 marzo 1945. Dopo gli esordi con la maglia dell'U.S. Aquilotti, gioca per due stagioni con l'OMI. Nel 1960/61 nella categoria Allievi e nel 1961/62 in quella Juniores con cui si aggiudica il titolo di Campione d'Italia di categoria. Nel corso delle sua avventura con gli aziendali, ha modo di essere più volte convocato e di giocare nella Rappresentiva Laziale. Al suo attivo anche la conquista del prestigioso Trofeo Umberto Nistri, con la vittoria nel Torneo Notturno Industria e Sport dell'estate 1962. Dopo la seconda stagione all'OMI viene notato da diverse società che cercano di acquistarlo. Tra le varie pretendenti quali Lazio, Roma, Mantova, Como, Vicenza e Tevere Roma, alla fine ha la meglio la Fiorentina che lo tessera per la stagione 1962/63. Il primo anno con i gigliati lo vede protagonista nei Campionati Primavera e De Martino con tanto di convocazione con la Nazionale Juniores. Nella parte finale della stagione sembra anche in predicato di esordire in una competizione ufficiale con la maglia della Prima Squadra ma poi l'allenatore Valcareggi ritiene che non è il caso di anticipare troppo i tempi e di consentire al ragazzo di maturare ulteriormente. Anche all'inizio della stagione successiva l'esordio in Prima Squadra sembra dover avvenire da un momento all'altro ma poi, anche a causa di alcuni peccati di gioventù da parte di Claudio, la cosa non si concretizza neanche in questa occasione. Ancora Primavera e De Martino quindi solo alcune apparizioni nelle amichevoli della formazione maggiore che, nel frattempo, è passata sotto la guida di Giuseppe Chiappella. La seconda stagione a Firenze comunque lo vede laurearsi Campione d'Italia con la formazione De Martino. Nel 1964/65 la Fiorentina decide di darlo in prestito all'Empoli in serie C. Mezza stagione con l'Empoli poi a novembre il passaggio, sempre in prestito, alla Lazio. La Lazio è la squadra a cui è legata tutta la sua famiglia, il nonno Veio ne è stato atleta prima e dirigente poi, il padre ne è acceso tifoso e anche lui ne segue da sempre le sorti con intensa passione. Inserito nell'organico della De Martino biancoceleste, gioca 6 partite di campionato levandosi tra l'altro la soddisfazione di far parte della formazione che con un netto 3-0, espugna il campo dei cugini giallorossi nel derby disputato il 20 marzo 1965 (Roma-Lazio 0-3) e di segnare una rete in occasione di Lazio-Sampdoria 4-0 del 3 aprile successivo. A fine stagione il riscatto di 25 milioni di lire richiesto dalla Fiorentina per il suo cartellino è una cifra troppa alta per le casse della società biancoceleste che in quel periodo non naviga in buone acque e quindi Cosimi viene trasferito al Frosinone in serie D. Con i ciociari subito la vittoria del campionato e la promozione in serie C, poi ancora mezza stagione con i canarini e a novembre 1966 il passaggio alla Reggina in serie B sotto la guida di Tommaso Mestrelli. Non si instaura però il giusto feeling tra il ragazzo e il futuro allenatore della Lazio e quindi l'esperienza calabrese si conclude con il misero bilancio di un'unica apparizione nel campionato cadetto. Segue un anno di inattività e poi eccolo di nuovo a Frosinone nel 1968/69. Il campionato è quello di serie D e durante la stagione trova modo di far parte anche della Rappresentativa di categoria. Dopo Frosinone mezza stagione ad Avellino (Serie C - 1969/70), due e mezza a Ischia (Serie D - dal novembre 1969 al 1971/72), due nella Pro Salerno (Serie D - 1972/73 e 1973/74) e infine a Latina (Serie D - 1974/75 con convocazioni nella Rappresentiva di categoria), dove conclude l'ettività professionistica. Seguita poi per alcuni anni a giocare in campionati dilettantistici, nel Lazio e in Abruzzo con le maglie di Palestrina, Zagarolo, Lariano, Luco dei Marsi e altre società minori. Successivamente con il Circolo Canottieri Aniene prima e con il Club 619 poi, partecipa per molti anni ai tornei di calcetto più importanti della capitale. Claudio Cosimi dal 1974 al 1980 ha fatto parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione Italiana Calciatori con la carica di consigliere.



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