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Portiere, nato a Fiume (Croazia) il [[25 aprile]] [[1935]]. Spesso riportato erroneamente sui quotidiani dell'epoca come Cristovich, Christovich o Chistovich. Dalla allora italiana Fiume, attuale Rijeka, si trasferisce a Roma all'età di 8 anni in seguito all'occupazione di quei territori da parte dell'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia del Maresciallo Tito. Inizia a giocare con la Giovanissima da cui lo prelava la Lazio. Fa tutta la trafila nel settore giovanile fino ad approdare nella rosa di prima squadra dove ricopre il ruolo di 3° portiere e prende parte agli incontri del Campionato Riserve. Viene anche convocato con la Prima Squadra in occasione di due partite del Campionato [[1953/54]], in trasferta contro la Fiorentina e in casa contro l'Atalanta. In entrambi i casi è costretto però ad accomodarsi in tribuna in quanto il regolamento di quegli anni non prevedeva sostituzioni e presenze di giocatori in panchina. In seguito va in prestito per due stagioni alla Fossanese che milita nel campionato di IV serie. Tornato nella Capitale gioca con l'Autovox prima di abbandonare l'attività. Successivamente torna a Fossano dove tutt'ora vive e ricopre il ruolo di dirigente nella locale squadra del Fossano Calcio e di direttore della Scuola Calcio composta da circa cinquanta ragazzi.
Portiere, nato a Fiume (Croazia) il [[25 aprile]] [[1935]]. Spesso riportato erroneamente sui quotidiani dell'epoca come Cristovich, Christovich o Chistovich. Dalla allora italiana Fiume, attuale Rijeka, si trasferisce a Roma all'età di 8 anni in seguito all'occupazione di quei territori da parte dell'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia del Maresciallo Tito. Inizia a giocare con la Giovanissima da cui lo prelava la Lazio. Fa tutta la trafila nel settore giovanile fino ad approdare nella rosa di prima squadra dove ricopre il ruolo di 3° portiere e prende parte agli incontri del Campionato Riserve. Viene anche convocato con la Prima Squadra in occasione di due partite del Campionato [[1953/54]], in trasferta contro la Fiorentina e in casa contro l'Atalanta. In entrambi i casi è costretto però ad accomodarsi in tribuna in quanto il regolamento di quegli anni non prevedeva sostituzioni e presenze di giocatori in panchina. In seguito va in prestito per due stagioni alla Fossanese che milita nel campionato di IV serie. Tornato nella Capitale gioca con l'Albatrastevere ([[1961/62]]) e con l'Autovox prima di abbandonare l'attività. Diventato allenatore, guida tra le altre, il [[Sora]] e la [[Lodigiani]]. Successivamente torna a Fossano dove tutt'ora vive e ricopre il ruolo di dirigente nella locale squadra del Fossano Calcio e di direttore della Scuola Calcio composta da circa cinquanta ragazzi.


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[[Categoria:Biografie|Kristovich, Furio]]
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[[Categoria:Altri Calciatori|Kristovich, Furio]]
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Versione attuale delle 19:55, 30 giu 2022

Furio Kristovich

Portiere, nato a Fiume (Croazia) il 25 aprile 1935. Spesso riportato erroneamente sui quotidiani dell'epoca come Cristovich, Christovich o Chistovich. Dalla allora italiana Fiume, attuale Rijeka, si trasferisce a Roma all'età di 8 anni in seguito all'occupazione di quei territori da parte dell'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia del Maresciallo Tito. Inizia a giocare con la Giovanissima da cui lo prelava la Lazio. Fa tutta la trafila nel settore giovanile fino ad approdare nella rosa di prima squadra dove ricopre il ruolo di 3° portiere e prende parte agli incontri del Campionato Riserve. Viene anche convocato con la Prima Squadra in occasione di due partite del Campionato 1953/54, in trasferta contro la Fiorentina e in casa contro l'Atalanta. In entrambi i casi è costretto però ad accomodarsi in tribuna in quanto il regolamento di quegli anni non prevedeva sostituzioni e presenze di giocatori in panchina. In seguito va in prestito per due stagioni alla Fossanese che milita nel campionato di IV serie. Tornato nella Capitale gioca con l'Albatrastevere (1961/62) e con l'Autovox prima di abbandonare l'attività. Diventato allenatore, guida tra le altre, il Sora e la Lodigiani. Successivamente torna a Fossano dove tutt'ora vive e ricopre il ruolo di dirigente nella locale squadra del Fossano Calcio e di direttore della Scuola Calcio composta da circa cinquanta ragazzi.





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