Di Franco Alfredo: differenze tra le versioni

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Immagine:Di Franco.jpg|Una foto e un commento sulla nuova coppia di allenatori della Lazio Di Franco-Allemandi dopo il loro esordio in panchina del 26 Febbraio 1939 Lazio-Bologna 1-2
File:DiFrancoAllemandiVaccaroJr.jpg|Di Franco con Allemandi e Vico Vaccaro, in occasione dell'esordio sulla panchina biancoceleste
File:DiFranco.jpg|Alfredo Di Franco
File:DiFranco.jpg|Alfredo Di Franco
File:DiFrancoAllemandiVaccaroJr.jpg|Di Franco con Allemandi e Vico Vaccaro, in occasione dell'esordio sulla panchina biancoceleste
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Immagine:Di Franco.jpg|Una foto e un commento sulla nuova coppia di allenatori della Lazio Di Franco-Allemandi dopo il loro esordio in panchina del 26 Febbraio 1939 Lazio-Bologna 1-2
Immagine:ADiFranco intervista 1.jp.JPG|Sul Corriere dello Sport del 20 aprile 1947 Fulvio Bernardini intervista Alfredo Di Franco
Immagine:ADiFranco intervista 1.jp.JPG|Sul Corriere dello Sport del 20 aprile 1947 Fulvio Bernardini intervista Alfredo Di Franco
Immagine:ADiFranco intervista 2.jpg|La seconda parte dell'intervista
Immagine:ADiFranco intervista 2.jpg|La seconda parte dell'intervista
Immagine:DiFrancoSanLorenzo.jpg|Di Franco intemediario per una tournée in Europa del san Lorenzo (Sport Ilustrado del 30 agosto 1939)
Immagine:DiFrancoSanLorenzo.jpg|Di Franco intemediario per una tournée in Europa del San Lorenzo (Sport Ilustrado del 30 agosto 1939)
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Versione attuale delle 02:19, 10 gen 2023

Alfredo Di Franco

Oriundo argentino ed ex Direttore Tecnico del Racing Avellaneda, allena la Lazio per 11 incontri di Campionato e 1 di Coppa Italia a partire dalla 20^ partita di campionato della stagione 1938/39, in coppia con Allemandi dopo il passaggio di Viola al Milan. Diventa poi Direttore Sportivo del presidente Zenobi che lo incarica di cercare nuovi talenti in Argentina; su segnalazione di Di Franco arrivano quindi alla Lazio Pisa (I), Barrera e Flamini, seguiti da Pisa (II), Fazio e Gualtieri.

Nel dopoguerra, diventa delegato dell'AFA (la federazione argentina) in seno alla FIFA; nel 1947, in visita per qualche giorno in Italia, viene intervistato per il Corriere dello Sport nientemeno che da Fulvio Bernardini.





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