Ghira Aldo: differenze tra le versioni
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[[File:ghir.jpg|thumb|left|200px|Aldo Ghira in una foto del 1934]] |
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Nuotatore e pallanuotista della S.S. Lazio. Nato a Roma nel [[1920]]. A 17 anni vinse il campionato italiano sui 200 rana. Nel [[1940]] e nel [[1945]] è stato campione italiano nella staffetta 4x200. Convocato in Nazionale di Pallanuoto nel [[1947]] a Montecarlo per i Campionati europei e nel [[1948]] a Londra per le Olimpiadi. Capocannoniere del campionato di Pallanuoto per 3 anni consecutivi dal 1948 al [[1950]]. |
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Pallanuotista e nuotatore, nato a Trieste il [[4 aprile]] [[1920]] e deceduto a Roma il [[13 luglio]] [[1991]]. Detto "Lallo". |
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Inizia a gareggiare a rana con la S.S. Lazio a tredici anni. Nel [[1934]] vince il campionato Allievi sui 100 rana con il tempo di 1'25"5 e fa il suo esordio in prima squadra con la pallanuoto. L'anno seguente si aggiudica il campionato dei Seniores sui 200 rana e stabilisce il primato nazionale nella 3 x 100 e nella 4 x 100 rana avendo come compagni [[Tofini Mario|Mario Tofini]], [[Smoquina Giorgio|Smoquina]] e [[Benuzzi Felice|Benuzzi]]. Viene convocato in Nazionale in occasione di un incontro con la Francia. Nel [[1937]] diviene campione italiano assoluto nei 200 rana col tempo di 2'56"6 e anche nella 3 x 100 artistica con [[Lisardi William|William Lisardi]] e [[Schipizza Nino|Schipizza]]; con la squadra di pallanuoto vince il campionato di prima divisione approdando nella massima serie. Nel [[1938]] una noiosa indisposizione lo tiene a lungo lontano dalle piscine; si iscrive alla facoltà di Ingegneria. L'anno successivo comincia ad applicarsi quasi completamente alla pallanuoto con il ruolo di centroattacco. Le grandi prestazioni lo portano alla prima convocazione in Nazionale in occasione di una tournée in Ungheria a luglio. Nelle sue prime 9 partite con gli Azzurri segna 25 reti su un totale di 34. La stampa lo definisce così "il [[Piola Silvio|Piola]] della pallanuoto". Il segretario della Federazione Internazionale di Nuoto, l'ungherese Donath, lo incorona, ad appena 18 anni, come il miglior attaccante del mondo. <br> |
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Nel [[1940]] a Chiavari con [[Ognio Geminio|Geminio Ognio]], [[Costa Massimo|Massimo Costa]] e [[Giunta Guido|Giunta]] si aggiudica il titolo nazionale nella staffetta 4 x 200 stile libero. L'anno seguente si dedica quasi esclusivamente agli studi tornando a gareggiare nel [[1942]] con la pallanuoto che vede la Lazio seconda alle spalle della Guf Rari Nantes Napoli. Con il precipitare degli eventi bellici e la chiusura delle piscine ritorna all'agonismo solamente nel [[1945]] in occasione dei Campionati Italiani che si tengono a Roma. Malgrado non si alleni da più di due anni, segna a raffica e nella partita decisiva con la Rari Nantes Napoli riesce a recuperare con una doppietta il risultato. Il 3-3 finale consegnerebbe alla Lazio il titolo, ma i partenopei avanzano un reclamo per errore tecnico dell'arbitro. Dopo molti mesi di rinvii e polemiche la Federazione annulla l'intero torneo con una decisione cervellotica e solo 76 anni dopo tornerà sulla sua decisione assegnando il titolo tricolore alla S.S. Lazio. Raggiunta la laurea in Ingegneria inizia la sua carriera imprenditoriale. Malgrado gli impegni che divide tra la sua città di nascita e Roma, continua la sua attività sportiva. Nel [[1947]] è convocato con il compagno di squadra [[Ognio Geminio|Ognio]] per gli europei di Montecarlo. I suoi goal sono decisivi anche se nell'incontro finale con il Belgio (4-1 per gli azzurri) non ascrive il suo nome nel tabellino dei marcatori. Nel [[1948]] alla Lazio giunge da Napoli l'altro grande goleador della Nazionale: [[Arena Ermenegildo|Ermenegildo Arena]]. L'attacco Ghira-Arena, con alle spalle un regista come [[Ognio Geminio|Ognio]] fa sognare e in effetti la Lazio è nei piani alti della classifica quando il campionato è sospeso per le Olimpiadi di Londra. Qui gli azzurri riescono a conquistare la medaglia d'oro e il contributo dei tre atleti laziali è determinante. La ripresa del campionato non è però favorevole e alla fine è la Florentia a fregiarsi del titolo tricolore, malgrado Ghira si aggiudichi il titolo di cannoniere del torneo. Anche nei due anni seguenti il suo nome è in testa tra i realizzatori (nel [[1950]] segna addirittura 60 reti). Nel [[1951]] disputa la sua ultima stagione, lasciando le piscine al termine di un incontro con la Rari Nantes Napoli ([[18 agosto]]). |
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Ottimo nuotatore (3 titoli assoluti per lui), rimane uno dei più grandi pallanuotisti di ogni epoca, soprattutto per il sublime palleggio e la precisione e potenza nel tiro. La medaglia d'oro agli Europei di Montecarlo e quella alle Olimpiadi di Londra fanno di lui uno degli atleti più prestigiosi della storia della S.S. Lazio. Negli anni [[1970|'70]] il suo nome torna sulle pagine dei giornali, suo malgrado, per il coinvolgimento di suo figlio in un gravissimo fatto di cronaca. |
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* [[Immagine:Scudetto.png|20px]] - Scudetto (Lazio) nella pallanuoto nel [[1945]] ([[La storia dello scudetto della Pallanuoto 1945 assegnato nel 2021|assegnato]] nel [[2022]]) |
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* [[Immagine:Scudetto.png|20px]] - 1937 - 200 metri rana |
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* [[Immagine:Scudetto.png|20px]] - 1937 - Staffetta 3 x 100 artistica (Ghira, [[Schipizza Nino|Schipizza]], [[Lisardi William|Lisardi]]) |
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Immagine:GhiraGiuntaOgnioCosta.jpg|Con Giunta, Ognio e Costa nel 1940 <br> I nomi nell'ordine corretto |
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Immagine:AldoGhira.jpg|Un'altra immagine del campione |
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Immagine:Ghira.jpg|thumb|left|200px|Ghira in una partita del [[1950]] |
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Immagine:Ghira Aldo.jpg|Una figurina di Aldo Ghira |
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File:GhiraFigurina.jpg|Una figurina di Aldo Ghira del [[1948]] |
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File:ghiraaldow.jpg|Un articolo su Ghira |
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Versione attuale delle 13:16, 30 mar 2024

Pallanuotista e nuotatore, nato a Trieste il 4 aprile 1920 e deceduto a Roma il 13 luglio 1991. Detto "Lallo".
Inizia a gareggiare a rana con la S.S. Lazio a tredici anni. Nel 1934 vince il campionato Allievi sui 100 rana con il tempo di 1'25"5 e fa il suo esordio in prima squadra con la pallanuoto. L'anno seguente si aggiudica il campionato dei Seniores sui 200 rana e stabilisce il primato nazionale nella 3 x 100 e nella 4 x 100 rana avendo come compagni Mario Tofini, Smoquina e Benuzzi. Viene convocato in Nazionale in occasione di un incontro con la Francia. Nel 1937 diviene campione italiano assoluto nei 200 rana col tempo di 2'56"6 e anche nella 3 x 100 artistica con William Lisardi e Schipizza; con la squadra di pallanuoto vince il campionato di prima divisione approdando nella massima serie. Nel 1938 una noiosa indisposizione lo tiene a lungo lontano dalle piscine; si iscrive alla facoltà di Ingegneria. L'anno successivo comincia ad applicarsi quasi completamente alla pallanuoto con il ruolo di centroattacco. Le grandi prestazioni lo portano alla prima convocazione in Nazionale in occasione di una tournée in Ungheria a luglio. Nelle sue prime 9 partite con gli Azzurri segna 25 reti su un totale di 34. La stampa lo definisce così "il Piola della pallanuoto". Il segretario della Federazione Internazionale di Nuoto, l'ungherese Donath, lo incorona, ad appena 18 anni, come il miglior attaccante del mondo.
Nel 1940 a Chiavari con Geminio Ognio, Massimo Costa e Giunta si aggiudica il titolo nazionale nella staffetta 4 x 200 stile libero. L'anno seguente si dedica quasi esclusivamente agli studi tornando a gareggiare nel 1942 con la pallanuoto che vede la Lazio seconda alle spalle della Guf Rari Nantes Napoli. Con il precipitare degli eventi bellici e la chiusura delle piscine ritorna all'agonismo solamente nel 1945 in occasione dei Campionati Italiani che si tengono a Roma. Malgrado non si alleni da più di due anni, segna a raffica e nella partita decisiva con la Rari Nantes Napoli riesce a recuperare con una doppietta il risultato. Il 3-3 finale consegnerebbe alla Lazio il titolo, ma i partenopei avanzano un reclamo per errore tecnico dell'arbitro. Dopo molti mesi di rinvii e polemiche la Federazione annulla l'intero torneo con una decisione cervellotica e solo 76 anni dopo tornerà sulla sua decisione assegnando il titolo tricolore alla S.S. Lazio. Raggiunta la laurea in Ingegneria inizia la sua carriera imprenditoriale. Malgrado gli impegni che divide tra la sua città di nascita e Roma, continua la sua attività sportiva. Nel 1947 è convocato con il compagno di squadra Ognio per gli europei di Montecarlo. I suoi goal sono decisivi anche se nell'incontro finale con il Belgio (4-1 per gli azzurri) non ascrive il suo nome nel tabellino dei marcatori. Nel 1948 alla Lazio giunge da Napoli l'altro grande goleador della Nazionale: Ermenegildo Arena. L'attacco Ghira-Arena, con alle spalle un regista come Ognio fa sognare e in effetti la Lazio è nei piani alti della classifica quando il campionato è sospeso per le Olimpiadi di Londra. Qui gli azzurri riescono a conquistare la medaglia d'oro e il contributo dei tre atleti laziali è determinante. La ripresa del campionato non è però favorevole e alla fine è la Florentia a fregiarsi del titolo tricolore, malgrado Ghira si aggiudichi il titolo di cannoniere del torneo. Anche nei due anni seguenti il suo nome è in testa tra i realizzatori (nel 1950 segna addirittura 60 reti). Nel 1951 disputa la sua ultima stagione, lasciando le piscine al termine di un incontro con la Rari Nantes Napoli (18 agosto).
Ottimo nuotatore (3 titoli assoluti per lui), rimane uno dei più grandi pallanuotisti di ogni epoca, soprattutto per il sublime palleggio e la precisione e potenza nel tiro. La medaglia d'oro agli Europei di Montecarlo e quella alle Olimpiadi di Londra fanno di lui uno degli atleti più prestigiosi della storia della S.S. Lazio. Negli anni '70 il suo nome torna sulle pagine dei giornali, suo malgrado, per il coinvolgimento di suo figlio in un gravissimo fatto di cronaca.
Palmares
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Con Giunta, Ognio e Costa nel 1940
I nomi nell'ordine corretto -
Un'altra immagine del campione
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Ghira nel 1948
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Ghira in una partita del 1950
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Una figurina di Aldo Ghira
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Una figurina di Aldo Ghira del 1948
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