Bartu Can: differenze tra le versioni

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Centrocampista, nato ad Istanbul (Turchia) il [[30 gennaio]] [[1936]], ivi deceduto l'[[11 aprile]] [[2019]].
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Centrocampista. Nato ad Istanbul (Turchia) il [[30 gennaio]] [[1936]]. (Pronuncia Bartù). Viene segnalato alla Lazio dall'ex centravanti biancoceleste [[Sukrü Gulesin Mustafa|Sukrü]]. Il presidente [[Giovannini Massimo|Giovannini]] lo acquista dal Fenerbahçe nell'estate [[1961]]: 50 milioni per un contratto triennale da pagarsi in tre rate annuali. Il giocatore deve completare il servizio militare in Turchia e la Lazio è comunque impossibilitata a tesserarlo in quanto le norme federali impediscono l'acquisto di stranieri alle società di serie B. La dirigenza laziale ha l'intenzione di portarlo in ritiro, di fargli disputare le partite amichevoli di pre-campionato e di prestarlo ad una squadra italiana o spagnola per poi riaverlo a disposizione nel campionato seguente. Dopo vari rinvi il giocatore sbarca a Roma il [[18 agosto]] [[1961]], viene affidato alla cure dell'allenatore [[Todeschini Paolo|Todeschini]], ma dopo alcuni giorni torna in Turchia per completare il servizio di leva. Nel frattempo la Lazio che non riesce a trovare una soluzione adeguata il prestito del giocatore, decide di rinunciarci definitivamente e l'acquisto salta. Si intromette a questo la Roma che prova ad ingaggiarlo, ma alla fine spunta la Fiorentina che se lo aggiudica. Un anno a Firenze per il turco, un intermezzo al Venezia nel [[1962/63]], e poi ancora in maglia viola nel [[1963/64]].
Viene segnalato alla Lazio dall'ex centravanti biancoceleste [[Sukrü Gulesin Mustafa|Mustafa Sukrü]]. Il presidente [[Giovannini Massimo|Massimo Giovannini]] lo acquista dal [[Fenerbahce|Fenerbahçe]] nell'estate [[1961]]: 50 milioni per un contratto triennale da pagarsi in tre rate annuali. Il giocatore deve completare il servizio militare in Turchia e la Lazio è comunque impossibilitata a tesserarlo in quanto le norme federali impediscono l'acquisto di stranieri alle società di [[serie B]]. La dirigenza laziale ha l'intenzione di portarlo in ritiro, di fargli disputare le partite amichevoli di pre-campionato e di prestarlo ad una squadra italiana o spagnola per poi riaverlo a disposizione nel [[campionato]] seguente. Dopo vari rinvii il giocatore sbarca a Roma il [[18 agosto]] [[1961]], viene affidato alla cure dell'allenatore [[Todeschini Paolo|Paolo Todeschini]], ma dopo alcuni giorni torna in Turchia per completare il servizio di leva. Nel frattempo la Lazio che non riesce a trovare una soluzione adeguata per il prestito del giocatore, decide di rinunciarci definitivamente e l'acquisto salta. Si intromette a questo punto la [[Roma]] che prova ad ingaggiarlo, ma alla fine spunta la [[Fiorentina]] che se lo aggiudica. Un anno a Firenze per il turco, un intermezzo al [[Venezia]] nel [[1962/63]], e poi ancora in maglia viola nel [[1963/64]]. Nell'estate [[1964]], nell'ambito della cessione di [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] ai gigliati, il "Sivori di Istanbul", come era soprannominato l'estroso giocatore nella città toscana, fa il suo ritorno ufficiale alla Lazio. Rimane in biancoceleste per 3 stagioni alternando belle prestazioni ad altre da dimenticare. Fa registrare 46 presenze e 4 reti con la Lazio in [[campionato]] e 4 presenze in [[Coppa Italia]]. L'aspetto pittoresco riguardante questo calciatore è che, essendo componente di una famiglia tra le più potenti e ricche della Turchia, giocava per "hobby" e le sue retribuzioni le spendeva in breve tempo in negozi di lusso. Prima di divenire calciatore fu anche nazionale turco di basket. In seguito svolge il lavoro di giornalista ad Istanbul.
Nell'estate [[1964]], nell'ambito della cessione di [[Morrone Giancarlo|Giancarlo Morrone]] ai gigliati, il "Sivori di Istanbul", come era soprannominato l'estroso giocatore nella città toscana, fa il suo ritorno ufficile alla Lazio. Rimane in biancoceleste per 3 stagioni alternando belle prestazioni ad altre da dimenticare.
Fa registrare 46 presenze e 4 reti con la Lazio in [[campionato]] e 4 presenze in [[Coppa Italia]]. L'aspetto pittoresco riguardante questo calciatore è che, essendo componente di una famiglia tra le più potenti e ricche della Turchia, giocava per "hobby" e le sue retribuzioni le spendeva in breve tempo in negozi di lusso. Prima di divenire calciatore fu anche nazionale turco di basket. Oggi svolge il lavoro di giornalista ad Istanbul.


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Immagine:Bartu a Roma.jpg|Il suo primo arrivo alla Lazio
Immagine:CanBartu.jpg|Can Bartu
Immagine:Bartu Can.jpg|Can Bartu
Immagine:Bartu.jpg|Can Bartu rappresentante UEFA della Turchia


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File:BartuFenerbahçe1.jpg|In Turchia con il Fenerbahçe
File:CanBartu.jpg|Can Bartu
File:BartuAll3.jpg|Stagione 1964-65 - Bartu e Fascetti
File:BartuAll1.jpg|Stagione 1966-67 - Bartu in allenamento
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File:BartuOlimpico2.jpg|Sempre allo Stadio Olimpico
File:Bartu Can.jpg|Si esibisce in notturna
File:BartuDedica.jpg|Una foto con dedica
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File:BartuFenerbahçe2.jpg|Chiude la carriera tornando al Fenerbahçe
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File:Figurina Bartu.jpg|Una figurina di Bartu
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File:Figurina Bartu2.jpg|Una figurina di Bartu
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Immagine:Bartu a Roma.jpg|Il suo primo arrivo alla Lazio
File:BartuCI1.jpg|Da "Il Calcio Illustrato" parte prima
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[[Categoria:Biografie|Bartu, Can]]
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Versione attuale delle 22:35, 6 apr 2024

Can Bartu

Centrocampista, nato ad Istanbul (Turchia) il 30 gennaio 1936, ivi deceduto l'11 aprile 2019.

Viene segnalato alla Lazio dall'ex centravanti biancoceleste Mustafa Sukrü. Il presidente Massimo Giovannini lo acquista dal Fenerbahçe nell'estate 1961: 50 milioni per un contratto triennale da pagarsi in tre rate annuali. Il giocatore deve completare il servizio militare in Turchia e la Lazio è comunque impossibilitata a tesserarlo in quanto le norme federali impediscono l'acquisto di stranieri alle società di serie B. La dirigenza laziale ha l'intenzione di portarlo in ritiro, di fargli disputare le partite amichevoli di pre-campionato e di prestarlo ad una squadra italiana o spagnola per poi riaverlo a disposizione nel campionato seguente. Dopo vari rinvii il giocatore sbarca a Roma il 18 agosto 1961, viene affidato alla cure dell'allenatore Paolo Todeschini, ma dopo alcuni giorni torna in Turchia per completare il servizio di leva. Nel frattempo la Lazio che non riesce a trovare una soluzione adeguata per il prestito del giocatore, decide di rinunciarci definitivamente e l'acquisto salta. Si intromette a questo punto la Roma AS che prova ad ingaggiarlo, ma alla fine spunta la Fiorentina che se lo aggiudica. Un anno a Firenze per il turco, un intermezzo al Venezia SSC nel 1962/63, e poi ancora in maglia viola nel 1963/64. Nell'estate 1964, nell'ambito della cessione di Giancarlo Morrone ai gigliati, il "Sivori di Istanbul", come era soprannominato l'estroso giocatore nella città toscana, fa il suo ritorno ufficiale alla Lazio. Rimane in biancoceleste per 3 stagioni alternando belle prestazioni ad altre da dimenticare. Fa registrare 46 presenze e 4 reti con la Lazio in campionato e 4 presenze in Coppa Italia. L'aspetto pittoresco riguardante questo calciatore è che, essendo componente di una famiglia tra le più potenti e ricche della Turchia, giocava per "hobby" e le sue retribuzioni le spendeva in breve tempo in negozi di lusso. Prima di divenire calciatore fu anche nazionale turco di basket. In seguito svolge il lavoro di giornalista ad Istanbul.





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