De Mori Rodolfo: differenze tra le versioni
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[[Immagine:De Mori Rodolfo.jpg|left|thumb|180px|Rodolfo De Mori nel 1911]] |
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'''Podista'''. Partito militare per la [[Prima Guerra Mondiale]] cadde in combattimento al fronte. |
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Medaglia d'Argento al valore militare. |
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Podista, nato a Roma il [[1 giugno]] [[1892]] da Stefano e Sofia Ascenzi e deceduto il [[26 agosto]] [[1915]] a Santa Lucia di Tolmino (Slovenia). Soprannominato "Erdimo" dall'anagramma del suo cognome. |
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Impiegato ferroviario diplomato ragioniere. Nel [[1907]] è socio della "Rondine", piccolo sodalizio romano. Nel [[1910]], ormai della S.P. Lazio, prende parte anche ad alcune partite di calcio. Partito [[Prima Guerra Mondiale|per la grande guerra]] come sottotenente del 5° reggimento bersaglieri cade in combattimento al fronte. La notizia della sua morte è annunciata il [[27 novembre]] [[1915]], anche se al Ministero della Difesa (Div. Onorcaduti) risulta deceduto per ferite riportate in combattimento sugli altopiani di Santa Lucia, nell'agosto dello stesso anno. Le recenti ricerche di LazioWiki hanno appurato la morte di De Mori il [[26 agosto]] [[1915]] a Santa Lucia di Tolmino (Slovenia). Probabilmente è stato il primo a cadere in ordine temporale, fra gli atleti biancocelesti richiamati al fronte. Decorato con la Medaglia d'Argento al V.M.. |
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Medaglia d'Argento al valore militare. E' stato uno dei migliori podisti della Lazio, vincendo importanti gare di livello nazionale. Risulta anche recordman nazionale sugli 800 metri piani. Insieme ad [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Giottiga]] e [[Smailer]] forma la staffetta biancoceleste che si aggiudica per ben sei volte la Targa Masini negli anni intorno al [[1910]]. Nel [[1911]] è eletto consigliere sportivo della Lazio e fa parte della staffetta olimpionica biancoceleste. Nel [[1912]] viene eletto vicesegretario della Sezione sportiva nell'Assemblea Generale. L'anno successivo si trasferisce a Bologna per motivi professionali, senza per questo cessare di gareggiare con i colori della Lazio. Proprio nella città felsinea, nel corso di una sfida con lo studente in medicina Ciuffarelli, fa registrare un tempo di 10 secondi e 4/5 sui cento metri che avrebbe costituito il record italiano, se un controllo dei giudici non avesse accertato che la pista era posta in discesa e pertanto il record non fu omologato. Era diplomato Ragioniere. |
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File:DeMoriRodolfo1908.jpg|De Mori vincitore della Prima Corsa Staffette Podistica Romana, tenutasi il 18 dicembre 1908 sul percorso di Viale delle Milizie |
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File:torquattro.jpg|thumb|right|180px|Le circostanze della morte e la motivazione della Medaglia d'Argento al V.M. Da "La Gazzetta dello Sport" del 16 luglio 1916 |
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file:demori_libro.jpg|Rodolfo De Mori ricordato nell'Albo d'Onore dei ferrovieri dello stato <BR> (Gent. conc. Sig.a Silvia Musi) |
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Immagine:DeMori.jpg|De Mori vincitore di un'importante gara podistica nel [[1911]] |
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Immagine:10giu1910a.jpg|Da La Stampa del 10 giugno 1910: Rodolfo De Mori giunge primo nella corsa di mezzofondo (m. 1.000) nel Concorso Ginnastico Militare di Roma del giorno precedente |
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Immagine:demori_atto_di_morte.jpg|Il nome di De Mori nel libro dei caduti |
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Immagine:DeMoriMess17mar1913.jpg|Una notizia su una vittoria di De Mori tratta da "Il Messaggero" del 17 marzo 1913 |
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Immagine:De Mori Rodolfo_morte.jpg|Il ritaglio che tratta della morte di De Mori in guerra |
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Versione attuale delle 15:46, 25 ago 2024

Pioniere
Podista, nato a Roma il 1 giugno 1892 da Stefano e Sofia Ascenzi e deceduto il 26 agosto 1915 a Santa Lucia di Tolmino (Slovenia). Soprannominato "Erdimo" dall'anagramma del suo cognome.
Impiegato ferroviario diplomato ragioniere. Nel 1907 è socio della "Rondine", piccolo sodalizio romano. Nel 1910, ormai della S.P. Lazio, prende parte anche ad alcune partite di calcio. Partito per la grande guerra come sottotenente del 5° reggimento bersaglieri cade in combattimento al fronte. La notizia della sua morte è annunciata il 27 novembre 1915, anche se al Ministero della Difesa (Div. Onorcaduti) risulta deceduto per ferite riportate in combattimento sugli altopiani di Santa Lucia, nell'agosto dello stesso anno. Le recenti ricerche di LazioWiki hanno appurato la morte di De Mori il 26 agosto 1915 a Santa Lucia di Tolmino (Slovenia). Probabilmente è stato il primo a cadere in ordine temporale, fra gli atleti biancocelesti richiamati al fronte. Decorato con la Medaglia d'Argento al V.M.. Medaglia d'Argento al valore militare. E' stato uno dei migliori podisti della Lazio, vincendo importanti gare di livello nazionale. Risulta anche recordman nazionale sugli 800 metri piani. Insieme ad Ancherani, Giottiga e Smaller forma la staffetta biancoceleste che si aggiudica per ben sei volte la Targa Masini negli anni intorno al 1910. Nel 1911 è eletto consigliere sportivo della Lazio e fa parte della staffetta olimpionica biancoceleste. Nel 1912 viene eletto vicesegretario della Sezione sportiva nell'Assemblea Generale. L'anno successivo si trasferisce a Bologna per motivi professionali, senza per questo cessare di gareggiare con i colori della Lazio. Proprio nella città felsinea, nel corso di una sfida con lo studente in medicina Ciuffarelli, fa registrare un tempo di 10 secondi e 4/5 sui cento metri che avrebbe costituito il record italiano, se un controllo dei giudici non avesse accertato che la pista era posta in discesa e pertanto il record non fu omologato. Era diplomato Ragioniere.
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De Mori vincitore della Prima Corsa Staffette Podistica Romana, tenutasi il 18 dicembre 1908 sul percorso di Viale delle Milizie
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Le circostanze della morte e la motivazione della Medaglia d'Argento al V.M. Da "La Gazzetta dello Sport" del 16 luglio 1916
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Rodolfo De Mori ricordato nell'Albo d'Onore dei ferrovieri dello stato
(Gent. conc. Sig.a Silvia Musi) -
De Mori vincitore di un'importante gara podistica nel 1911
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Da La Stampa del 10 giugno 1910: Rodolfo De Mori giunge primo nella corsa di mezzofondo (m. 1.000) nel Concorso Ginnastico Militare di Roma del giorno precedente
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Il nome di De Mori nel libro dei caduti
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Una notizia su una vittoria di De Mori tratta da "Il Messaggero" del 17 marzo 1913
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Il ritaglio che tratta della morte di De Mori in guerra
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