Orazi (II) Vezio: differenze tra le versioni
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Molto legato al regime fascista, negli anni [[1930|'30]] fu un importante dirigente dello sport, impegnato soprattutto riguardo all'organizzazione dei G.U.F. Fu nominato Federale dell'Urbe e prefetto di Cuneo, Gorizia e nel [[1941]] di Zara. Fu anche Direttore generale della cinematografia al Ministero della Cultura popolare. Era sposato con Renata Ausenda, nota storica della religione cattolica, e aveva tre figli: Maria Romana, Fausto e Lucio. Cadde il [[26 maggio]] [[1942]] in un'imboscata tesa da partigiani titini ad una colonna militare italiana. I funerali solenni si tennero a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli il [[16 giugno]] [[1942]]. E' sepolto al Verano. Medaglia d'Oro al Valor Militare. |
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Suo figlio Lucio fu noto giornalista; così fu riportata la notizia della sua morte avvenuta nel [[1990]] |
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Immagine:VezioOrazi7nov1933Mess.jpg|Da "Il Messaggero" del 7 novembre 1933 |
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Immagine:veziorazi2.jpg|Firma autografa di Orazi <BR> (Gent.conc. Lorenzo D'Amario) |
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File:ora1.jpg|Da "Stampa Sera" del 27 maggio 1942 |
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File:OraziVezioLittoriale.jpg|Da "Il Messaggero" del 28 maggio 1942 |
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Versione attuale delle 19:08, 12 gen 2025


Centrocampista, nato a Roma il 1 novembre 1904 e deceduto il 26 maggio 1942.
Nella stagione 1920/21, dopo aver precedentemente militato nella squadra Boys, entra a far parte della prima squadra e insieme al fratello Spartaco Orazi (I) cominciano a far coppia fissa nella mediana biancoceleste. La carriera calcistica di Vezio si conclude nel 1923 mentre quella di Spartaco dura fino al 1924. Nel frattempo la formazione biancoceleste aveva confermato il suo predominio a Roma e arrivò a giocare la sua terza finale nazionale contro il Genoa, e, pur perdendola, Orazi I risultò tra i migliori. Seguitarono, giocando quasi sempre insieme, a scendere in campo fino ai primi anni '30 in varie squadre minori romane tra le quali l'Appio-Metronia e formazioni di "Gentlemen". Nella stagione 1925/26, per un breve periodo, fu anche allenatore della Lazio.
Molto legato al regime fascista, negli anni '30 fu un importante dirigente dello sport, impegnato soprattutto riguardo all'organizzazione dei G.U.F. Fu nominato Federale dell'Urbe e prefetto di Cuneo, Gorizia e nel 1941 di Zara. Fu anche Direttore generale della cinematografia al Ministero della Cultura popolare. Era sposato con Renata Ausenda, nota storica della religione cattolica, e aveva tre figli: Maria Romana, Fausto e Lucio. Cadde il 26 maggio 1942 in un'imboscata tesa da partigiani titini ad una colonna militare italiana. I funerali solenni si tennero a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli il 16 giugno 1942. E' sepolto al Verano. Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Suo figlio Lucio fu noto giornalista; così fu riportata la notizia della sua morte avvenuta nel 1990
Dopo otto mesi di malattia è morto oggi a 51 anni Lucio Orazi, capo redattore del Tg1. Lucio Orazi lascia due figli, Vezio e Barbara. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 11 nella chiesa romana di Santa Lucia, alla circonvallazione Clodia. Romano, Lucio Orazi era entrato nel giornalismo nel 1963, lavorando in numerosi quotidiani, come il Roma di Napoli, Momento Sera e Il Giornale d'Italia. Dal 1977 lavorava alla Rai, al Tg1. Anche nel sindacato Lucio Orazi aveva espresso un grande impegno personale e una capacità fuori del comune, prima a livello romano, quindi sul piano nazionale. fra l'84 e l'86 aveva diretto il sindacato dei giornalisti della Rai, tra i fondatori del gruppo di Fiesole, consigliere nazionale della federazione della stampa, nonostante il progredire della malattia, aveva voluto fino all'ultimo assolvere agli impegni sindacali, partecipando al congresso di rifondazione della stampa romana. (agi).
- Galleria di immagini
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L'atto di nascita di Vezio Orazi
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Da "Il Messaggero" del 7 novembre 1933
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La notizia della morte. Da "La Stampa" del 28 maggio 1942
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Firma autografa di Orazi
(Gent.conc. Lorenzo D'Amario) -
Da "Stampa Sera" del 27 maggio 1942
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Da "Il Messaggero" del 28 maggio 1942
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